17 febbraio 2014. Vito Giacino è in carcere. Dal giorno delle sue dimissioni (15 novembre 2013) si è auto esiliato in casa, per tre mesi, con la moglie.
Accusa: concussione, corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilità, in concorso con la moglie, avvocato Alessandra Lodi. Giacino, “abusando della sua qualità e dei suoi poteri, costringeva e induceva Leardini a dargli indebitamente oltre 600.000 euro tra contanti e tangenti mascherate da consulenze, commissionate alla moglie avvocato”.
N.B. Le notizie che riportiamo nei prossimi articoli sul caso Giacino e che coinvolgono aziende e persone di varia provenienza sono apparse, con ampio rilievo, sulla stampa locale