Archivi categoria: Verona che non cambia

Nassar: altri guai

Nel marzo del 2008, Tito Brunelli scriveva sul nostro blog:

“Il piano di lottizzazione al Nassar prevede la “monetizzazione degli oneri di urbanizzazione” (= si autorizza a costruire anche dove, per legge, ci dovrebbero essere spazi verdi, per il tempo libero e per i servizi. Naturalmente pagando) perché, dice l’assessore Giacino, “non era possibile realizzare gli oneri urbanistici. Semmai si tratterà di fare in modo che quanto monetizzato venga riversato sul territorio”. Semmai…. Intanto viene a mancare il verde sotto casa, per bambini, anziani e famiglie. Continua a leggere

Pubblicità

Lascia un commento

Archiviato in Progetti di media importanza, Senza Categoria, Verona che non cambia, Verona e il suo Territorio

Nassar,lungo l’Adige: case su case?

Il Nassar è una vasta area verde, a Parona, dopo il cavalcavia ferroviario, lungo l’Adige, a rischio esondazione. Sede del cimitero della frazione.

C’è chi vuole edificare su quest’area. A qualcuno interessa che, in caso di piena, le conseguenze possano essere pesanti? Sull’Adige, dall’altra parte della città, in località Boschetto (nei pressi del ponte “Francesco Giuseppe”), le condizioni sono simili e ci sono alcune case. I proprietari hanno gli stivaloni impermeabili sempre a disposizione. Quando l’acqua dell’Adige cresce, invade le cantine. Accade abbastanza spesso. Al Nassar, se si costruirà, la situazione sarebbe la stessa: preoccupante. Le tecniche moderne possono salvare dall’acqua le abitazioni, non il territorio. Sono questioni di verde (edificando si peggiorano ambiente e inquinamento), di aumento del traffico, di spazi agricoli da preservare, di recupero di spazi per cittadini, nel nostro caso: di possibili esondazioni. Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Progetti di media importanza, Verona che non cambia, Verona e il suo Territorio

Ex Lux: Nota di Tito Brunelli

Quando il Comune consente, come nel caso dell’ex Lux, continue deroghe ai regolamenti, diventa normale che tutti i costruttori avanzino richieste simili. E’ successo con il Piano degli Interventi: con gravi conseguenze per la salvaguardia del territorio e per la bellezza della città.

Essere il Sindaco di tutti i Veronesi implica, per Flavio Tosi, invertire la tendenza degli scorsi sette anni e mezzo: guai se la prima preoccupazione del Sindaco è fare soldi, ad ogni costo, per chissà quali obiettivi, visto che le realizzazioni dell’Amministrazione non si vedono. Guai vendere territorio ovunque e in base al miglior offerente. Va bene invece recuperarlo per creare prospettive di lavoro per i giovani e per fare più bella e accogliente la città. Occorre mettersi insieme per nuovi progetti e prospettive.

Nell’estate 2007, riferendosi a tutta la città, il nostro blog ha posto alcune lungimiranti domande: Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Parere di Tito Brunelli, Progetti di media importanza, Riflessioni, Verona che non cambia

Ex Lux: Anno 2015

Gennaio. Vallani e Segattini (PD) riaprono la ferita e ne chiedono conto alla Giunta comunale. La proprietà ha assicurato più volte la fine dei lavori e l’Amministrazione ha fatto del Lux un simbolo di riqualificazione dal degrado. Eppure, dopo più di 7 anni dal voto del Consiglio comunale, il Lux era e permane area a rischio. Non è pronto nonostante le deroghe, concesse dal Comune, in altezza, volumetria e superficie. Per il recupero volumetrico e il piano casa, le camere sono aumentate a 72. Ma i fatti confermano che neppure il 2015 sarà l’anno buono: a bloccare il cantiere sono le difficoltà economiche.
I due consiglieri sussurrano che, se il Comune non avesse concesso deroghe e avesse limitato il volume costruibile, e quindi gli investimenti della proprietà, forse il Lux sarebbe terminato. Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Progetti di media importanza, Verona che non cambia

Ex Lux: Anno 2013 e 2014

Anno 2013

Ottobre. Dall’estate 2012 il cantiere del Lux è bloccato. Scusa che non regge: “Per ferie e ritardi nella consegna del materiale”. Luciano Lonardi, proprietario: “Il 2013 è anno particolare. I permessi sono a posto. I sottoservizi sono terminati. Mancano tappezzerie e rifiniture interne. I tempi per pratiche, rimborsi, finanziamenti e lungaggini burocratiche non sono prevedibili; è impossibile indicare una data certa per la fine dei lavori. Se la situazione si sblocca, li terminiamo in un mese e mezzo: entro il 30 novembre”.

Giacino, vicesindaco con delega all’Urbanistica: “Si può prorogare la concessione di due anni”, comprese le opere di compensazione pattuite col Comune: sistemazione della piazza, del verde e del parcheggio, limitrofi all’albergo. Per la concessione a costruire Lonardi ha versato 380.000 euro al Comune e 284.000 per la sistemazione dell’area intorno all’albergo.

Anno 2014 Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Progetti di media importanza, Verona che non cambia

Ex Lux: Anno 2010

Ottobre. E’ uno dei mesi stabiliti per l’inaugurazione del nuovo Lux. Nulla.
I consiglieri PD Uboldi, Pozzerle e Segattini: “Tanti annunci, niente fatti. I lavori non seguono le regole. Il Comune ha concesso deroghe su deroghe a volumetria, altezza e distanza di rispetto. I 4 piani iniziali sono diventati 5 e ora 6: un altro piano e un altro ampliamento”.
Assessore Montagna: “La normativa regionale elargisce concessioni. Il proprietario può recuperare 30 cm di solai e 4 metri in larghezza. Il sesto piano, un cilindro, cura, sul piano tecnico, scale e ascensori. La legge consente due ulteriori piani. Il Lux ridarà dignità a una zona degradata”.
Lonardi, proprietario: “Il progetto è di 8 anni fa. L’hotel sarà bellissimo. Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Progetti di media importanza, Verona che non cambia

Ex Lux: Anno 2009

Aprile. A 17 mesi dal rilascio della concessione edilizia, parte il cantiere. Giustificazione: controlli, imprevisti, valutazioni tecniche. Lonardi: “Sarà edificio di qualità, con poca dispersione di calore, isolamento termico e acustico, minimo impatto ambientale. Abbiamo studiato il terreno; introdotto le norme antisismiche; fatto lo smaltimento di amianto e cavo Telecom; analizzato ogni possibile evenienza, con calma e precisione. La concessione edilizia vale per tre anni, a partire da settembre 2007. Tra 13-15 mesi si inaugura”.
Giugno. Giancarlo Frigo, ex assessore: “L’ex Lux è icona di una Verona lasciata al degrado. Perché per anni non si è fatto nulla? Perché oggi si procede con tanta lentezza? L’albergo di lusso interessa realmente?”.
Il Comune accondiscende alle richieste della proprietà: Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Progetti di media importanza, Verona che non cambia

Ex Lux: progetto simbolo per l’Amministrazione Tosi Estate 2007

Luglio. Flavio Tosi, neo Sindaco di Verona, decide di abbattere il vecchio hotel Lux, da tempo ricettacolo di sporcizia, prostituzione e delinquenza.

Settembre. Il Comune rilascia la licenza di costruire. Il nuovo Lux, opera apripista dell’Amministrazione, sarà inaugurato entro il 2010.

Luciano Lonardi, il proprietario, ha acquistato l’immobile e l’area circostante nel 1985, per una edificazione di rilievo. Nessuna delle Amministrazioni comunali succedutesi ha autorizzato il progetto perché le richieste andavano oltre quanto le norme comunali consentono.

Lonardi non demorde, in base a una ordinanza del Tar, del 2004, che obbliga l’Amministrazione Zanotto a preparare la pratica, che però non viene conclusa. Il sindaco Tosi, appena insediato, dà il via libera: “La Giunta Zanotto ha perso tempo. Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Progetti di media importanza, Verona che non cambia

Ex Lux – Nassar – Monsel

Tre parole quasi sconosciute. Tre sconfitte per Verona: segni tra i tanti di un procedere a vanvera, coinvolgendo nella stessa miseria l’ente pubblico Comune e imprenditori privati con obiettivi incerti. Verona esige di essere rispettata.

Per capire, passiamo in via Dal Cero, nei pressi di piazza XXV Aprile (stazione). Lo scavo per il futuro hotel LUX è dell’estate 2007. Sono passati otto anni e l’albergo non è ultimato. Lavori fermi per mesi, nel passato e oggi.

Impressiona una classe dirigente che realizza pochissimo e che questo pochissimo lo fa male. Negli articoli che seguono presentiamo tre fallimenti importanti ma, nel contesto cittadino, di rilievo limitato. Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Progetti di media importanza, Verona che non cambia

Valutazione di Tito Brunelli. Quale visione urbanistica ?

Dopo i luccichii (Eataly, Esselunga, Ikea, Adige City)

una domanda e una proposta concreta per Verona Sud

La domanda: “Criticare è facile. Ogni scelta è difficile, ma bisogna decidere. Tu cosa avresti fatto? Avresti cacciato Eataly, Esselunga e Ikea?”

Rispondo: “Di sicuro no. Non ci penso neppure. La questione è un’altra”.

Verona, come ogni città e territorio, ha bisogno di un piano urbanistico che può partire da un’area, ma che deve riguardare e coinvolgere tutta la città e oltre.

Verona: una farfalla

Nella mia esperienza di amministratore comunale (consigliere di minoranza per 4 anni e assessore ai servizi sociali per tre) ha avuto un posto di grande rilievo la stretta collaborazione, durata anni, con una persona competente, un ingegnere, che mi ha spiegato come è cambiata la città negli ultimi decenni e come va ripensata e rilanciata. Mi ha accompagnato strada per strada, quartiere per quartiere; mi ha fatto conoscere decisioni, modalità di procedere e intrighi che oggi paghiamo, senza saperlo e senza conoscere chi sono stati i responsabili; mi ha indicato quella che, secondo lui, è la migliore trasformazione urbanistica oggi possibile.

Descrivo la sua idea di Verona Sud e di città come l’aveva ricevuta da urbanisti che, con notevoli compensi, hanno studiato a fondo la nostra città (dove sono i risultati del loro lavoro? Perché sono spariti?). Diceva:

“Paragoniamo la Verona che c’è e quella che verrà a una grande farfalla, con l’esile corpo allungato e le ali aperte, colorate, mobili”.

Il corpo della farfalla Verona è la ferrovia, da San Michele a Santa Lucia.

La grande ala aperta verso nord è l’attuale centro storico di Verona: la Verona che conosciamo. Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Commenti, Riflessioni, Urbanistica, Verona che non cambia