Archivi del mese: ottobre 2012

Verona si trasforma. Ce ne accorgiamo?

Verona Sud sarà rivoltata come un calzino”. Vero o falso?

Progetti all’insegna del gigantismo in quella che fu la Zona Agricola e Industriale (ZAI): diventerà area residenziale e dei servizi: una nuova città. Dovrebbero concentrarsi qui i principali lavori del Piano degli Interventi, che cambieranno il volto della zona. Saranno riconvertite le ex maxi aree industriali: Manifattura Tabacchi, Autogerma, Officine Adige. Sarà rifatto viale del Lavoro, come porta d’ingresso alla città. Il Comune punta alle infrastrutture, al parcheggio alla Genovesa, al ribaltamento a Sud del casello autostradale, al deposito del filobus.

Annunci simili si ripetono da molti anni (Amministrazioni Sironi e Zanotto). Sarà la volta buona?

Progetti principali:

Ex Officine Adige. Vi sorgeranno un complesso di abitazioni, una grande ‘città degli uffici’, spazi commerciali, un albergo, servizi alle persone, una piazza, un parco pubblico, una torre di 100 metri.

Ex Manifattura Tabacchi. Sono previsti un albergo, un centro congressi, negozi, uffici, parcheggi una piazza pubblica, un parco pubblico e un collegamento pedonale tra la stazione e la Fiera. Continua a leggere

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Verona si trasforma. Chi se ne accorge?

Finisce l’epoca della ZAI (zona agricola e soprattutto industriale).

Verona Sud da grande polo produttivo e delle fabbriche diventa polo commerciale.

Con il Piano degli Interventi, l’ex Mercato Ortofrutticolo, le ex Officine Adige, l’ex Manifattura Tabacchi, l’ex Autogerma diventeranno insediamenti commerciali, direzionali (uffici) e abitativi.

Principale novità: l’insediamento di Ikea, nell’area ex Biasi, a Verona Sud. Nato nel 1935, è stato polo, di dimensione europea, delle fonderie per produrre caldaie, radiatori in ghisa e ferrovie. Nel dopoguerra è moltiplicatore di ricchezza della famiglia e della città. Un colosso del Nordest, segno di lungimiranza, con il primo grattacielo di Verona, lungo l’autostrada. Alla fine del secolo scorso, l’azienda comincia a svuotarsi. La Compometal, azienda padovana, affitta il ramo FondVer. Ma nel 2011 si chiude. 130 dipendenti senza futuro sperano nell’arrivo di Ikea che impiegherà 700 persone direttamente e 1300 nell’indotto. Continua a leggere

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Verona cambia. Chi se ne accorge ?

Amministrazione Zanotto. Cariverona compra dal Comune :

– Castel San Pietro ( area di 5000 mq, costruito a metà 800). Il colle è considerato il luogo in cui è nata la città. Vi si celebravano riti pagani. In epoca romana vi sorgeva il tempio di Giano. Restano tracce di insediamenti di ogni epoca, dalla preistoria a oggi. Ospiterà il Museo di Storia naturale. La sala d’ingresso sarà la cisterna viscontea del 1300. Una funicolare garantirà il collegamento con la città. Percorso turistico in un parco panoramico. Gru in azione entro fine anno. Parola di Paolo Biasi.

– Ex Magazzini Generali. Ospiteranno il Polo culturale con auditorium; uffici di Unicredit, USSL 20, Archivio di Stato; la sede degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri.

Amministrazione Tosi. Cariverona compra dal Comune :

– Palazzo Forti. Ospita “Amo”, il Museo della Lirica.

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Cattolici e politica. Ripartiamo dalle parrocchie

Cattolici e politica. Ripartiamo dalle parrocchie, come confluenza dei diversi nell’unico popolo di Dio, aperto al mondo e al progetto politico internazionale

Ho incontrato due parroci che conosco e stimo: persone diverse; entrambe disponibili a donarsi, in fedeltà a Dio, per il bene di tutti; accomunati da una fede viva e dall’attaccamento generoso alla comunità loro affidata. Uno è prete ‘progressista’: attento ai bisogni delle persone; promotore di iniziative di avanguardia; guardato con ammirazione da molti e con sospetto da altri. L’altro è prete ‘tradizionale’, innamorato di Dio e della sua gente, ligio alle regole.

Entrambi mi hanno detto che vivono con gioia il loro compito di parroco; che il rapporto con praticanti, credenti e miscredenti è ricco di soddisfazioni. Insomma sono contenti della loro esperienza di fede, di umanità e di servizio.

Ho condotto il discorso su come è cambiata la loro vita sacerdotale rispetto a 40 – 45 anni fa, al ’68 per intenderci. La risposta del prete ‘progressista’ è stata molto esplicita. Quella dell’altro prete non altrettanto. L’impressione però è che i due vissuti non siano diversi:

“Sono contento della mia esperienza di vita. Siamo vicini a persone, famiglie e gruppi. Procediamo nella fede e ci accompagniamo nella vita quotidiana. Differenze rispetto al ’68: tempo della grande partecipazione, della novità del Concilio e della nuova sensibilità giovanile? Enormi. Allora ci aprivamo alla Chiesa universale, Continua a leggere

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Cattolici e politica. C’è una alternativa alla vecchia e preziosa Azione Cattolica?

Abbiamo detto del dovere di porre in vita esperienze associative ecclesiali capaci di formare laici cristiani in grado di operare nella chiesa e in politica con sguardo globale: quello del bene comune. Ne parla, in visione universale, il Concilio Ecumenico Vaticano II^, nel n° 15 e successivi del decreto sull’apostolato dei laici (Apostolicam Actuositatem). I Padri gioiscono del molteplice apostolato individuale e stimano le forme associative. Poi, al n° 20, scrivono:

“Da decenni i laici, in molte nazioni, si sono raccolti in forme varie di attività e di associazioni che, mantenendo un più stretto legame con la Gerarchia, si occupano di fini propriamente apostolici: è l’Azione Cattolica, qualificata come collaborazione dei laici all’apostolato gerarchico. Queste forme di apostolato sono costituite dal concorso delle seguenti note caratteristiche, prese tutte insieme:

a) Loro fine immediato è il fine apostolico della Chiesa: evangelizzazione, santificazione degli uomini, formazione cristiana della coscienza, in modo che riescano ad impregnare dello spirito evangelico le comunità e gli ambienti. Continua a leggere

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Cattolici e politica. Non solo singoli beni, ma il bene comune

Perché è carente e poco significativa la presenza di cattolici in politica?

Per diventare politici, sono utili predisposizione e capacità personali ed è essenziale educare la disponibilità a conoscere e a promuovere non solo singoli beni, ma il bene di tutti.

Persone di questo tipo (globali: a molte dimensioni) si diventa attraverso una formazione e una esperienze di vita che ci rendono capaci di essere attenti a tutte le fasce di età e a tutte le fasi della vita; a tutte le situazioni e a tutti gli ambiti in cui si esplica l’esperienza umana; di condividere, laicamente, la visione globale della vita e della storia ecclesiale e politica. Persone e cristiani del genere si qualificano per la globalità del progetto di vita: “Tutto ciò che è umano e cristiano mi interessa: entra a far parte di me”. Continua a leggere

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Cattolici e politica. Scarsa la presenza a Verona

“Cattolici e politica”. Su questo impegnativo tema esprimo, in quattro articoli, la visione, da pochi condivisa, che mi accompagna da decenni. Parecchi dicono che il discorso è troppo difficile. Io fatico a vedere alternative.
Tito Brunelli 

Cattolici e politica

Domanda: “Come si spiega la scarsa presenza di cattolici in politica a Verona?”. Eppure:

A-. Sono migliaia i catechisti che rispondono alla vocazione cristiana: annunciare il Vangelo; educare all’eucarestia, alla comunione di chi mangia lo stesso Pane e alla carità.

Questi catechisti sono in grado di presentare il servizio politico come modo eminente di servire il Vangelo e la Dottrina Sociale della Chiesa come parte integrante dell’annuncio cristiano?

B-. Sono migliaia gli animatori della comunità: liturgia, preghiera, attenzione a persone e famiglie, anche in difficoltà, bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani, sport, tempo libero, cultura, … sono alcuni degli ambiti di presenza.

C-. Molte persone e famiglie sono coinvolte in vivaci movimenti e percorsi ecclesiali (Focolarini, Comunione e Liberazione, Catecumenali, Pentecostali, …), capaci di slanci sempre nuovi.

D-. Ci sono servizi diocesani per fasce di età (adolescenti, bambini, giovani, famiglie) e su obiettivi specifici (universitari, lavoratori, …).

Tutti doni del Signore: segno dei tempi e dello Spirito che soffia dove e quando vuole.

Constatazione: le persone non mancano.  Continua a leggere

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Tosi sindaco a metà

La visione distorta della politica come potere, non come servizio

Porto un altro esempio personale, per parlare in concreto e farmi capire.

Nei tre anni in cui sono stato Assessore comunale ai Servizi Sociali ho dato il massimo delle mie possibilità, con risultati che considero straordinari. In tre anni mi sono preso in una occasione una decina di giorni di ferie e in un’altra cinque giorni. Ogni giorno, compresi il sabato e la domenica, ho lavorato in media 12 ore. Raramente sono andato a letto prima delle due di notte: leggevo la corrispondenza e tutte le carte che arrivavano (un borsone ogni giorno). Nonostante questo, non sono riuscito a tenere il passo degli impegni che avrei dovuto seguire. Ho avuto la fortuna di avere due segretarie, in ufficio, appassionate ed efficienti e l’appoggio di mia moglie e dei tre figli. Scrivo questo per dire che il mestiere dell’amministratore di un Comune come Verona, per chi vuole farlo bene, è gravoso e assorbe completamente una persona, anche se abituata al servizio alla comunità.

Chiedo: è più impegnativo fare l’Assessore ai Servizi Sociali o fare il Sindaco di Verona? La risposta è ovvia. Continua a leggere

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Archiviato in I primi mesi della seconda Amministrazione Tosi

Proposte : controlli e trasparenza contro le infiltrazioni mafiose a Verona

– Idea D’Arienzo (P.D.): istituire in Prefettura un tavolo per garantire la trasparenza dei grandi appalti. Dal 70 in poi i corpi ispettivi delle Amministrazioni sono stati sviliti: la politica sceglie i dirigenti e la corruzione ha trovato terreno fertile.

– Idea Melis, storico della Pubblica amministrazione: meno potere ai politici. L’Amministrazione è nelle mani della cattiva politica; lo spoil system (= collocare in tutti i posti chiave del potere amici e compagni di partito) ha avuto conseguenze nefaste. Proliferano i dirigenti. Nessuno decide. Solo il capo”.

– Prefetto Stancari ai giovani: “Non lasciatevi tentare da facili guadagni.. L’illusione dei soldi e del potere può spingere a compromessi”. Continua a leggere

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Archiviato in Mafia al Nord