Archivi del mese: novembre 2012

La Verona che non cambia. Un parco alla Spianà?

Ottobre 2012. Dopo decenni di progetti, oblio e degrado, ecco novità di rilievo alla Spianà (un milione di mq in parte pubblici, in parte privati), la più grande area non costruita di Verona, tra lo Stadio e San Massimo.

Scontri in Consiglio comunale.

Assessore Giacino: “Grazie alla collaborazione tra pubblico, privato e associazionismo, la Spianà sarà un insieme di impianti sportivi privati, immersi nel verde: una pista per bici da cross, campi da tennis, baseball e golf, piscine, strutture ricettive, parcheggi, una viabilità interna ed esterna. Il tutto a carico dei privati (che si accolleranno anche la manutenzione), cui il Comune concederà le aree di sua proprietà. Cementificazione? No. Non costruiamo case e alberghi, ma impianti sportivi convenzionati con il Comune, con garanzia di prezzi popolari. Unico modo per riqualificare l’area, ricevuta in eredità nel degrado: spaccio, scarichi abusivi di rifiuti, materassi usati dalle prostitute e dai loro clienti.

Reperire risorse finanziarie è difficile. Aree verdi sono previste nel programma. Ma dobbiamo guardare in faccia la realtà e puntare alla sostenibilità economica dell’intervento”.

Proposta alternativa del Partito Democratico, che teme la cementificazione. Bene gli spazi per varie discipline, ma prioritario un parco pubblico di 120.000 mq. Il Comune non deve cedere, ma comprare dai privati i terreni che, sommati a quelli di sua proprietà, possono costituire il parco, di cui l’Ovest cittadino non dispone: occasione da non perdere. Continua a leggere

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La Verona che non cambia. Un nuovo stadio?

Giugno 2011. Due obiettivi nel futuro del Verona Hellas, oltre a quello di puntare alla serie A:

– nuovi imprenditori a disposizione della squadra, con il sostegno dell’Amministrazione;

– uno stadio nuovo, di proprietà della società che avrebbe risorse per crescere, polivalente, tecnologico, ultramoderno, con 25.000 posti coperti, utilizzabile anche per eventi e spettacoli, da costruire alla Marangona, con negozi, ristoranti, attività commerciali (tali da creare introiti da reinvestire nella società), uffici, piscina olimpica, acquapark, stadio per il rugby.

Tra i primi a lanciare l’appello a sostegno del Verona sono il sindaco Flavio Tosi e l’allora assessore allo Sport Sboarina.

Il nuovo stadio verrebbe costruito e gestito solo dal Verona Hellas, senza soldi pubblici, in un’ottica di consolidamento della società. L’Amministrazione sostiene chi porta avanti l’idea di questa nuova struttura come volano per lo sviluppo della società. I progetti però devono essere concreti. Uno stadio privato, per di più, significa sobbarcarsi la sicurezza interna e la gestione dell’ordine pubblico.  Continua a leggere

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La Verona che non cambia. 14 anni di annunci

A che punto è il nuovo piazzale davanti alla stazione ferroviaria?

Maggio 2012. Palazzo Barbieri. Presenti il sindaco Tosi e l’assessore alla viabilità Corsi. Comune e Grandi Stazioni, società responsabile dei lavori, presentano la piazza come biglietto da visita per i turisti: luogo per il benvenuto, ordinato e verde. L’investimento è di 18 milioni.

Opere esterne, sul piazzale: termineranno nel 2013. Prevedono un parcheggio interrato (293 posti auto e 44 per moto) e uno per bici; un edificio, nuovo, per ATV, con biglietteria, collegato con il parcheggio; il tracciato per la filovia e aree verdi.

Opere all’interno del palazzo ferroviario: 10 negozi (quasi un centro commerciale), la biglietteria rinnovata, l’ufficio per informazioni turistiche, un centro servizi: lo scalo diventa luogo di vitalità urbana, accogliente e attrattivo.

Tutto bello. Continua a leggere

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La Verona che non cambia. I grandi annunci

1) 13 maggio 2010. Incontro pubblico alla Gran Guardia, presenti il sindaco Tosi, il suo vice Vito Giacino, il vice presidente della Provincia Fabio Venturi e i tecnici addetti.

Tema: le ex Cartiere.

Si prevedono: un centro commerciale e uno direzionale, un parco urbano, un sistema di viabilità. Gli studi sono della società Verona Porta Sud.

Si comincia a lavorare nei primi mesi del 2011 (non ci sono errori: 2011).

* Si tratta di uno dei tanti esempi. Bisognerebbe parlare e promettere quando si è nelle condizioni di farlo. Ma allora il Sindaco e gli amministratori andrebbero sui mass media in poche circostanze. E allora … annunci su annunci.

Così va la politica!

2) Ottobre 2012. Enrico Corsi, assessore comunale alla Mobilità: “Nessun problema. Entro il Natale 2012 arriva la firma per il traforo delle Torricelle”.  Continua a leggere

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Scricchiolii? No. La casta Tosi traballa nelle vicende di AGEC (1)

Settembre 2012. L’avvocato Michele Croce, eletto nel maggio 2012 consigliere comunale di Verona, nella Lista Tosi; nominato dal Sindaco, un paio di mesi fa, Presidente di AGEC, decide di cambiare l’arredamento del suo ufficio: pareti, controsoffitti, impiantistica, scrivania, poltrone di pregio, mobili, lampadari, tappeti. Costo: circa 33.000 euro.

Nessuna discussione nel Consiglio di Amministrazione (CdA). Nessuna delibera.

* AGEC è l’azienda (circa 800 dipendenti) che gestisce 3.885 edifici comunali a Verona (spesso in pessime condizioni, con muffe e umidità, e perciò da ristrutturare), le mense e i servizi cimiteriali.

* I membri del CdA chiedono informazioni. Si possono spendere soldi per abbellire l’ufficio del neo presidente e comprare schedari?

Nel maggio 2009 si era verificato un caso analogo: il forzista Giovanni Frigo, appena nominato presidente di AGSM Energia, spese 21.000 euro per cambiare l’arredo del suo ufficio. Il sindaco Tosi e l’allora presidente di AGSM Sardos Albertini: “E uno spreco. Se ha speso quei soldi la responsabilità è sua”. Frigo pagò di tasca sua.  Continua a leggere

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Scricchiolii? No. Questa volta è la casta Tosi

La notizia. Nell’assemblea dei soci della Cassa di San Miniato (Pisa), il 5 settembre 2012, la Fondazione San Miniato, Grifoni CRSM spa e Cattolica Assicurazioni hanno presentato un unico nome, quello di Barbara Tosi, sorella del sindaco di Verona Flavio, come membro del Consiglio di Amministrazione della Cassa, in rappresentanza di Cattolica Assicurazioni che detiene il 25% delle azioni. L’incarico scadrà il 31 dicembre 2013.

Nota: Barbara (laurea in Scienze economiche e bancarie) è capogruppo della Lega Nord nel Comune di Verona; è stata Presidente della VI^ Circoscrizione; esercita la libera professione e si occupa di gestioni immobiliari.

La scelta di Barbara Tosi è stata fatta mesi fa da una società partecipata del gruppo in base ai criteri di onorabilità e professionalità richiesti da Banca d’Italia, che ha avvallato la scelta.

Si sviluppa la polemica. Continua a leggere

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Scricchiolii. La Verona che non cambia

1) A Verona, nel 2011, il numero dei reati (37.697) aumenta, rispetto al 2010, più che a Napoli: più 6,2%. I furti in abitazione (2803) sono cresciuti del 48,6% (a livello nazionale l’aumento è del 20%). I numeri non fanno dormire sonni tranquilli.

Verona è al 39° posto, per delinquenza, tra le 103 province italiane. Va molto meglio a Vicenza, a Trento e a Belluno.

2) Fine 2010. I residenti nel piazzale XXV Aprile (stazione): “Siamo tornati indietro di dieci anni”: mendicanti, lucciole e tossicodipendenti invadono il quartiere. Alcuni Rom hanno bivaccato nei pressi della chiesa. I volontari della parrocchia hanno portato loro coperte e vestiti. Il rapporto si è guastato per i furti in parrocchia e per il disturbo ai bambini del catechismo. La polizia municipale: “I controlli sono imponenti in tutta la zona”. I residenti: “La polizia fa controlli, ma nulla cambia”. Continua a leggere

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Scricchiolii nella città che cambia. Amministrazione federalista? Proprio no

L’Amministrazione Tosi, con una serie di decisioni, stronca l’operatività delle otto Circoscrizioni cittadine:

– niente compenso economico ai consiglieri che partecipano alle riunioni;

– drastica diminuzione dei finanziamenti;

– notevole riduzione dei dipendenti a disposizione delle Circoscrizioni.

Meno personale = meno servizi nei quartieri.

I pochi soldi a disposizione sono per la gestione ordinaria e per la manutenzione delle strade: asfaltatura e cura del fondo, a partire dalla città antica dove non regge a lungo il porfido, assemblato con sabbia o resina.

Le Circoscrizioni vivacchiano e Antonio Lella, assessore al Decentramento, resta zitto e non muove un dito. Il suo predecessore, Marco Padovani, polemizza con lui e pone un dubbio: quando Lella era consigliere comunale si era più volte detto favorevole all’abolizione delle Circoscrizioni. La pensa ancora così? Se ha cambiato idea e ha scoperto il valore di queste istituzioni, le faccia funzionare.  Continua a leggere

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Scricchiolii nella città che cambia

1) I cittadini veronesi diminuiscono. Negli ultimi 10 anni Verona ha perso circa 2500 residenti. Dati del censimento 2011: eravamo 254.607: 134.900 donne e 119.707 maschi. Le famiglie erano 115.466, composte in media da 2,2 persone. L’11 – 12% dei residenti è di origine straniera.

C’è chi, per giustificare un’enormità di nuove abitazioni previste dal Piano degli Interventi, ipotizza un notevole aumento della popolazione a Verona. Leggendo i dati del censimento, qualcuno dirà di aver sbagliato? No: non succederà. Importante è muovere il mercato, costruire e far entrare tanti soldi nelle casse del Comune e di alcuni privati.

Il discorso vale per negozi e centri commerciali: se ne prevedono molti a Verona. Chi compra siamo sempre noi. Quanti negozi e centri commerciali avranno successo? Perché il Comune autorizza scelte del genere? Questione di soldi.

2) Se ne va da Verona la boutique Bulgari di via Mazzini. La strategia distributiva del marchio privilegia le grandi città e punti di vendita ampi. Le grandi catene, proprio perché ragionano solo sui numeri, sono le prime ad arrivare se la situazione è favorevole e per prime si accorgono se qualcosa non va e se ne vanno. Assessore Corsi: “La scelta di Bulgari è brutto segnale. Ci preoccupa che sia l’inizio di qualche cosa. Il nostro progetto è presentare il Centro come una bomboniera: un grande centro commerciale naturale”. Evidentemente non ci stiamo riuscendo.  Continua a leggere

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