Ottobre 2012. Dopo decenni di progetti, oblio e degrado, ecco novità di rilievo alla Spianà (un milione di mq in parte pubblici, in parte privati), la più grande area non costruita di Verona, tra lo Stadio e San Massimo.
Scontri in Consiglio comunale.
Assessore Giacino: “Grazie alla collaborazione tra pubblico, privato e associazionismo, la Spianà sarà un insieme di impianti sportivi privati, immersi nel verde: una pista per bici da cross, campi da tennis, baseball e golf, piscine, strutture ricettive, parcheggi, una viabilità interna ed esterna. Il tutto a carico dei privati (che si accolleranno anche la manutenzione), cui il Comune concederà le aree di sua proprietà. Cementificazione? No. Non costruiamo case e alberghi, ma impianti sportivi convenzionati con il Comune, con garanzia di prezzi popolari. Unico modo per riqualificare l’area, ricevuta in eredità nel degrado: spaccio, scarichi abusivi di rifiuti, materassi usati dalle prostitute e dai loro clienti.
Reperire risorse finanziarie è difficile. Aree verdi sono previste nel programma. Ma dobbiamo guardare in faccia la realtà e puntare alla sostenibilità economica dell’intervento”.
Proposta alternativa del Partito Democratico, che teme la cementificazione. Bene gli spazi per varie discipline, ma prioritario un parco pubblico di 120.000 mq. Il Comune non deve cedere, ma comprare dai privati i terreni che, sommati a quelli di sua proprietà, possono costituire il parco, di cui l’Ovest cittadino non dispone: occasione da non perdere. Continua a leggere