Cerchiamo di capire la portata dell’operazione AGSM-AMIA sulla base delle dichiarazioni dei protagonisti.
Primo scenario. Discussione sul bilancio 2012. Sindaco: “I conti 2011 sono stati salvati vendendo le quote comunali della Fiera; il bilancio 2012 è salvo grazie ai 30 milioni dell’operazione AGSM-AMIA: bbiamo chiesto a AGSM le riserve aziendali e noi l’abbiamo rafforzata cedendole AMIA”. L’assessore Toffali, nell’ottobre 2011, parla dell’operazione AGSM-AMIA come di un’idea per creare flussi finanziari verso il Comune. Il Sindaco, in più occasioni, ha sostenuto che l’operazione porta nelle casse del Comune una trentina di milioni.
All’inizio, il piano era vendere AMIA ad AGSM. Ma c’era il rischio che un’azienda privata, in gara, acquistasse AMIA. Perciò si pensò a un passaggio senza gara. Secondo l’Amministrazione, con il trasferimento di AMIA, AGSM recupera la trentina di milioni che dà al Comune.
Chiaro: l’operazione è stata pensata per portare soldi all’Amministrazione, prelevandoli, attraverso operazioni interne, ad AGSM (come negli anni precedenti era stato fatto con AGEC e Fiera), scaricando sulle aziende i gravi problemi finanziari comunali.
Conclusione. L’acquisizione di AMIA da parte di AGSM è operazione di finanza creativa, con lo scopo di trasferire nelle casse del Comune circa 30 milioni di AGSM per chiudere il bilancio 2012. I debiti dal Comune vengono trasferiti a AGSM, che si vede prosciugare le magre riserve e gli utili di esercizio, tagliando le gambe alla capacità di investimento di AGSM in un momento delicato. Continua a leggere →