Agosto 2015. Il decreto “Sblocca Italia” prevede, per lo smaltimento rifiuti, 12 “insediamenti strategici di preminente interesse nazionale”. Uno è in Veneto, perché “l’elevato fabbisogno di incenerimento residuo e l’elevata produzione di rifiuti determinano l’esigenza di un impianto di incenerimento di 150.000 tonnellate all’anno”. Si tratta di Ca’ del Bue?
Fabio Venturi è soddisfatto della scelta del Governo: “Essere tra i siti strategici dimostra la bontà del progetto e dell’idea che ne è alla base. Lavoriamo per capire se esso è sostenibile: se sta in piedi si fa; se non ci sono garanzie non lo faremo e guarderemo altrove”.
La Regione ribadisce: si attiene al nuovo Piano regionale rifiuti ed esclude rifiuti da altri territori.
Ottobre 2015. Il Governo fa i conti con 40 milioni di sanzioni comminategli dall’Europa perché non autosufficiente nello smaltire i rifiuti. Sottosegretario Degani: “Ca’ del Bue riparte se lo decide il Veneto. Regione, facci sapere se sei autosufficiente nello smaltire i rifiuti con i termovalorizzatori che hai e con la raccolta differenziata. Se non lo sei, ti serve un termovalorizzatore. Potenziare gli impianti esistenti può bastare? Se trovi soluzioni diverse dall’incenerimento, bene. Decidi però”. Continua a leggere