E’ il grande problema che interpella la città. Chi paga i 20 milioni di euro di debito di “Fondazione Arena?”. Il Comune no, se finanzia il progetto mostre di Goldin.
E’ facile sostenere che le mostre Goldin e Fondazione Arena devono procedere insieme e che il progetto Goldin serve per portare a Verona un respiro internazionale e per rinforzare le attività invernali.
Ma chi paga?
C’è chi dice un ‘no’ chiaro:
Fernando Morando (Confartigianato): “Le nostre categorie sono le più tartassate. Ben venga Goldin, ma non si chiedano a noi nuovi soldi”.
Ferdinando Albini (Confartigianato): “Bene il Louvre: le opportunità non vanno perse. Contribuiscano le banche però e le istituzioni, non noi”.
Giulio Cavana (Albergatori): “Occorre riempire le camere degli alberghi. Va bene Goldin, ma non a scapito di Fondazione Arena: è valore aggiunto; non può essere caposaldo della città. Grave è se Goldin impedisce il risanamento di Fondazione Arena. Errore altrettanto grave è che Camera di Commercio e banche si tirino indietro nel sostegno all’ente lirico”.
Il mondo economico veronese teme, nonostante le assicurazioni. Verifica i dati delle mostre di Goldin a Brescia e Treviso: solo il 5% dei visitatori ha utilizzato servizi alberghieri. Chiede di combinare musei, cantine, escursioni al lago e in montagna, degustazioni e di organizzare trasporti, aree di sosta, parcheggi. Occorre gioco di squadra per favorire il guadagno degli albergatori. Se no, sarà flop”. Non mollano gli albergatori: “Una mostra costosa non deve lasciare da parte altre importanti fonti di indotto per il turismo, come l’Arena, la sua stagione lirica e i congressi, che contribuiscono a un turismo stanziale. Abbiamo perso metà dei congressi e rischiamo di perderne altri se non troviamo uno spazio adeguato, se la Gran Guardia diventa inaccessibile”.
Notiamo: Sindaco, Amministrazione e mondo economico, in particolare gli albergatori, hanno un solo metro di valutazione e di giudizio per essere favorevoli o no alle mostre d’arte: i soldi che devono guadagnare.
Diciamo la nostra. Va bene o no il progetto “Grandi Mostre”?
1) L’Amministrazione Tosi, come tutte le Amministrazioni, ha bisogno di mostrare ai cittadini che lavora, produce e cambia in meglio la città. Finora è riuscita nell’intento per le iniziative eclatanti legate alla sicurezza dei cittadini. Su questo tema il Sindaco è stato bravissimo: negli anni scorsi e, con particolare impegno, durante la campagna elettorale del 2007, ha lavorato per evidenziare tutto ciò che crea disagio in questa società in trasformazione, portando la città, e non solo, alla percezione di trovarsi in uno stato insopportabile di delinquenza diffusa. E ha guadagnato tanti voti. Da Sindaco ha preso iniziative, anche valide, che favoriscono la percezione dell’allontanamento delle persone ‘pericolose’ e, di conseguenza, di una crescente sicurezza del singolo cittadino. E ha guadagnato tanti consensi popolari. Bravissimo: sul piano della percezione più che della realtà, che nella nostra società interessa sempre meno. Da quando è sceso in campo Silvio Berlusconi è così: prevale la politica dell’apparire, dell’annunciare con sicurezza. Continua a leggere →
Lascia un commento
Archiviato in Commenti, Comune Verona
Con tag cultura, Riflessioni