Archivi categoria: sociale

Alberi. Le diverse visioni

Enrico Toffali, assessore all’Ambiente, circa l’abbattimento dei platani di viale Galliano per allargare la carreggiata: “E’ dovere tagliare le piante che si ammalano e diventano pericolose per persone e cose e fonte di contagio. Valuta AMIA. I platani di via Galliano sono sani. Vanno sacrificati in favore di un intervento risolutore contro gli incolonnamenti d’auto, inquinanti. L’aria migliora di più grazie all’eliminazione dell’eterno ingorgo invece che mantenere alberi con funzione decorativa”.

Bertucco (PD): “Il Regolamento del verde urbano raccomanda di limitare i tagli ai casi inevitabili, come l’albero malato che diventa pericoloso; Continua a leggere

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La cura del verde costa

L’elenco delle aree verdi bisognose di cura nella nostra città è lungo. Interventi efficaci, programmati e continuativi devono individuare priorità e prevenire il degrado.
Autunno 2013. Nell’ultimo anno le aree verdi pubbliche da curare sono aumentate e i finanziamenti comunali restano gli stessi. Ci riferiamo alla cura di mura, prati, parchi, giardini pubblici; al ripristino e alla sicurezza del fondo e del ciglio delle strade; alla vicinanza con chi deve recuperare il significato della sua vita e del crescere insieme proprio curando il verde di tutti.
E il Comune cosa fa? Continua a leggere

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Non doveva accadere: l’estate 2014 senza le piscine di via Galliano

Tarda primavera 2014. Via Galliano: lido e piscine comunali. Nell’estate cittadina sono tradizionale punto di riferimento per eccellenza, frequentato da migliaia di veronesi. Quest’anno sono in desolante abbandono. Nessuna società sportiva si è presentata alle due gare d’appalto indette dal Comune per la gestione dell’impianto: si prevedeva la concessione per 15 anni, con l’impegno del gestore di ristrutturare l’impianto con un intervento radicale, a proprie spese: sui 2 milioni. Fallita questa strada, il Comune ha proposto un affidamento fino a settembre, compresa la pulizia e la sistemazione delle vasche. Nessuno si è fatto avanti. L’estate sarà senza lido e senza le sue piscine.

Il Comune minimizza: Continua a leggere

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Cercasi volontari

Richiesta volontari per l’emergenza freddo.

Caritas e associazioni che operano a favore delle persone senza fissa dimora hanno a disposizione un capannone, in Borgo Roma, per l’accoglienza notturna.

Cercano volontari.

Chi è disponibile a svolgere questo servizio – dalle ore 20,30 alle 7 della mattina successiva – ce lo comunichi. Provvederemo noi a metterlo in contatto con i responsabili.

Progetto Verona

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Ri-creazione a Napoli

di Jean-Pierre Piessou

Da un po’ di tempo Napoli è all’onore delle cronache nere per due emergenze, come si chiamano le cose ormai in Italia. Una per le microcriminalità dei quartieri e dei rioni, sostenuta e capeggiata dalla criminalità organizzata locale, la camorra, denunciata ed analizzata nel libro Gomorra dello scrittore partenopeo Roberto Saviano. La seconda, che fa parlare molto di Napoli in questi ultimi mesi, è il cumulo dei rifiuti che non ha uguale in Italia. Tutti parlano, commentano, giudicano, discutono di Napoli – “Napule” , dai più piccoli ai più grandi, dagli artisti ai politici professionisti ai dilettanti di mestiere: tutti esperti della tecnica dello smaltimento delle immondizie, dei rifiuti, dei gassificatori. Qualcuno in questo bla bla su Napoli osa attribuire a questa città mediterranea il nome di città-monnezza. Ho potuto leggere anche analisi attente, profonde ed esperte su quello che sta succedendo in questa città di tre milioni di abitanti, una delle città più vivaci, più creative, più antiche e più interessanti di Europa per storia, per cultura e tradizioni. Nessuno pero parla di Napoli come di città ricreativa e rigenerativa d’Italia. Napoli è unica nel suo genere. Su questo provo a scrivere due righe di riflessione. Non so se servirà a qualcosa e a qualcuno. Continua a leggere

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Io ho gratitudine per gli italiani ma a loro vorrei dire qualcosa…

Dico subito che guardo gli italiani con ammirazione, stima e rispetto, mentre vivo in Italia aspettando nuove primavere sociali. Una piccola metafora per dire il mio essere in Italia in questi ultimi anni: sono in Italia come essere lungo il mare guardando, scrutando le onde delle acque, sentendo su di me la brezza, il freddo vento dell’acqua e godendo delle piccole cose, compresa la sabbia che il mare accarezza. Sento voci di persone allegre e serene, ma anche il lamento dei pescatori preoccupati del fatto che da un giorno all’altro il mare potrebbe prosciugarsi e i pesci trovarsi nudi in spiaggia: fragili e lasciati alla loro sorte.

Ho trascorso la mia post adolescenza in Italia; quando sono giunto qui avevo poco più di vent’anni. A distanza di 13 anni da quella prima volta, a distanza di 5000 kilometri mi si chiede: Jean Pierre Sourou, come vedi gli Italiani?

Gli italiani sono i miei concittadini. Con loro ho fatto un percorso lungo 13 anni e qualche mese. Con gli italiani ho studiato all’università e sui banchi di scuola. Continua a leggere

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ICI per la prima casa? Mai più

Chi è così duro di cuore da non condividere la decisione del governo Berlusconi di abolire l’ ICI sulla prima casa a tutte le famiglie? Qualcuno alza la mano? Eppure, anche in questo caso, l’applicazione ideologica e propagandistica di un principio sacrosanto a favore delle famiglie può creare situazioni imbarazzanti e ottenere l’effetto contrario a quello che a prima lettura sembra. Vediamo nel concreto.

Il Governo, per abbattere questa tassa, scova euro per compensare i Comuni del mancato introito. Ad esempio, nel nostro Veneto, sono stati tagliati:

– 4 milioni di euro dai fondi destinati alle Fiere di Padova e Verona,

– 24 milioni di euro alla Residenza Sanitaria Assistita di Caorle,

– 33 milioni di euro ai servizi riabilitativi dell’ospedale di Malcesine, che rischia di chiudere,

– 12 milioni di euro al centro padovano di formazione per disabili,

– 18 milioni di euro al centro di riabilitazione del Codivilla-Putti di Cortina,

– 6 milioni di euro per i mondiali di ciclismo su pista del 2012 a Treviso,

– 1 milione di euro per il mondiale di pallavolo maschile del 2010 a Verona,

– 12,8 milioni di euro per il Veneto del fondo per la promozione del trasporto pubblico locale. Continua a leggere

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La scuola nel progetto Rom

Chi ha dubbi sull’intervento promosso a Verona a favore dei Rom legga questo resoconto.

Il 9 maggio 2008, presso l’Ufficio Scolastico Provinciale di Verona, si è tenuto un convegno dal titolo “Cittadinanza europea attiva per il popolo Rom: buone pratiche per l’inclusione e la coesione sociale”. Sono intervenuti il dirigente provinciale Giovanni Pontara, il direttore del “Don Calabria” Stefano Schena con il collaboratore Gianni Corradi, Annalisa Tiberio dell’Ufficio interventi educativi, Giuliana Donzello Romanologa (“Un’esperienza in ambito di inclusione sociale dei Rom a livello scolastico”), Patrizia Ceola dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto e il Rom Nazzareno Guarnieri. Continua a leggere

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Moschea. Continua la caccia al diverso

Lettera dei lettori NON pubblicata su l’Arena

Per “Lettere al Direttore”. L’Arena

Alessandro Montagnoli, sindaco di Oppeano e neo deputato al Parlamento, ha deciso di utilizzare a uso pubblico l’area in cui sorgeva la moschea. Molti veronesi sono d’accordo. Motivazioni: “Non è questione politica. E’ problema degli islamici, legato alla loro difficoltà di integrazione: devono accettare le nostre regole e il nostro modo di vivere. Poi potranno chiedere di pregare secondo la propria fede. Non si può reclamare in Italia un diritto che viene negato negli Stati islamici. Potremo chiedere il parere della popolazione con un referendum”.

Leggiamo nella “Dichiarazione sulla libertà religiosa” del Concilio Ecumenico Vaticano II^: Continua a leggere

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Riflessioni sugli “anziani” (11)

RIFLESSIONI IN PERIODO ELETTORALE

Alcuni dati, solo superficialmente affrontati in campagna elettorale, sconquassano il nostro presente e il nostro avvenire e richiedono politici capaci di prefigurare e di costruire il futuro.

A) Su circa 60 milioni di cittadini italiani, gli aventi diritto al voto il 13 e 14 aprile scorso eravamo più di 47 milioni. Ciò significa che, in Italia, i giovani sotto i 18 anni sono circa 13 milioni, tra i quali l’apporto degli immigrati e dei loro figli nati in Italia è consistente. Significa anche che, se non ci sarà una netta inversione di tendenza per quanto riguarda le nascite, tra 80 anni i cittadini di origine italiana saranno meno della metà degli attuali e in notevole parte anziani. Il dato è sconvolgente: ci parla di un popolo che decide di scomparire. Possiamo far finta di niente? Continua a leggere

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