Archivi categoria: La Verona del sindaco Flavio Tosi

Anni 2012 – 2013: Il coraggio della denuncia

Non solo Michele Bertucco. Anche Stefano Valdegamberi

Valdegamberi:  “Il ‘modello Verona’ del Sindaco Tosi è quello dell’aeroporto che fallisce, del Quadrante Europa messo in vendita, dei buchi di bilancio di Serenissima? La storia passata ci ha trasmesso il polo universitario, una tra le Fiere più importanti d’Italia, l’aeroporto Catullo, un centro commerciale come “Verona Mercato”, il Quadrante Europa: uno dei più importanti del Sud Europa, una piazza finanziaria seconda solo a Milano, un Ente lirico che molti ci invidiano, Fondazione Arena, Società autostradali a capitale pubblico che generavano utili e investimenti, … Il ‘modello Verona’ di oggi, che ha la pretesa di far scuola a livello nazionale, cosa porta in dote? L’aeroporto Catullo sull’orlo del fallimento; Autostrada Serenissima che, invece di produrre ricchezza, mangia denari della collettività; un sistema finanziario in declino; un Comune che svende quote della Fiera e immobili di pregio e dissangua le proprie società come AGSM solo per coprire i buchi di bilancio; che mette in vendita persino un’area strategica come il Quadrante Europa; una città in cui gli inciuci di basso profilo tra finanza e politica portano allo scambio di poltrone e di favori persino tra parenti di politici; una città delle opere da anni annunciate e mai realizzate; dove manca un progetto strategico di sviluppo e dove la meritocrazia è sacrificata alle logiche del potere autoreferenziale; un Comune con la spesa pro capite superiore persino a quella delle città del sud del paese e dove le poltrone, insieme alle tasse, si moltiplicano invece di ridursi”.

Valdegamberi: “In 5 anni l’Amministrazione Tosi ha venduto patrimonio comunale per 350 milioni: Continua a leggere

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Archiviato in Amministrazione Tosi, Elezioni comunali 2017, La Verona del sindaco Flavio Tosi

Casa di Giulietta e illuminazione pubblica

                                          Fa capolino il project financing       

Sindaco Tosi: “La Casa di Giulietta è gestita male e non dà reddito. Qualsiasi ente locale valorizzerebbe al massimo questo cortile con milioni di visitatori; a Verona è luogo di degrado, accessibile gratis e gestito in modo disordinato e confuso. E’ impensabile andare avanti così. Se arriva una proposta seria che garantisca una migliore gestione e un introito molto più alto, perché dire di no? La collaborazione tra pubblico e privato non può essere un tabù. Anzi! L’idea è di affidare a privati la gestione del secondo sito turistico più visitato della città, dopo l’Arena”. Continua a leggere

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Archiviato in AGSM, Il Centro storico, La Verona del sindaco Flavio Tosi

Quale futuro per la Verona dei project financing?

Il project financing è un’operazione pubblico-privata per realizzare lavori pubblici o di pubblica utilità. L’ente affida a un investitore la progettazione, la costruzione e la gestione di un’opera. Le entrate remunereranno il capitale investito. L’Amministrazione Tosi ha basato gran parte dei suoi progetti sul ricorso a privati per opere costose, concedendo loro, in cambio, la gestione e i guadagni delle opere realizzate, per un periodo concordato.
Non mancano i risultati buoni. Basti pensare al Polo Confortini (scelta di Galan e di Biasi) e al futuro Ospedale della donna e del bambino, pensato e finanziato dalle aziende sanitarie. In altri casi i risultati sono da verificare, come nel caso AMIA, al quale accenneremo tra poco. Spesso però i risultati sono deludenti, come per il Passante Nord con traforo delle Torricelle e ponte sull’Adige e per il Piano degli Interventi. Continua a leggere

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Archiviato in AMIA, Aziende partecipate, La Verona del sindaco Flavio Tosi

Riuscirà la Regione Veneto a metter ordine nei project financing?

Giugno 2015.  Luca Zaia, presidente confermato della Regione Veneto, ripesca due proposte fondamentali: la legge sul contenimento del consumo del suolo, con la previsione di fermare per 2 anni i nuovi insediamenti previsti dai PRG e dai PAT, ma non ancora attuati (la cosiddetta “moratoria del cemento”) e la revisione radicale dei project financing, commerciali e infrastrutturali.
Questi nuovi indirizzi della Regione Veneto possono essere uno schiaffo per Verona.  Perché? Continua a leggere

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Archiviato in Amministrazione Tosi, La Verona del sindaco Flavio Tosi, Verona e il suo Territorio

Seconda batosta

La Regione guarda con sospetto il project financing.  E la Verona dei project financing che fa?

 Febbraio 2014. Corte dei Conti del Veneto: “Il project financing consente alle Amministrazioni di costruire opere pubbliche ad alto costo con il concorso di privati; però la modalità va rivista a favore dei Comuni, che ne devono trarre vantaggio”. Il rischio riguarda la realizzazione dell’infrastruttura: la ritardata consegna, il mancato rispetto degli standard predeterminati, costi aggiuntivi di importo rilevante, deficienze tecniche, interventi esterni negativi, il rischio ambientale.
La Regione decide di rivedere i project financing. Luca Zaia: “Quelli sulle infrastrutture vanno bene: le spese si ripagano con i pedaggi. Per quelli della Sanità (ampliamento, ammodernamento, realizzazione di nuovi ospedali), complici i servizi per calore, mensa e pulizia, non ci siamo”. Continua a leggere

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Archiviato in Amministrazione Tosi, La Verona del sindaco Flavio Tosi, Verona e il suo Territorio

Mi permettete uno sfogo?

di Tito Brunelli
Il nostro blog non ha un giudizio pregiudizialmente negativo sull’Amministrazione Tosi. E’ evidente invece il giudizio negativo nei confronti della persona Flavio Tosi, sulla base di una conoscenza diretta e prolungata del personaggio, bravissimo nel darla da intendere a proprio favore e nel destreggiarsi nella peggior politica. In questo Tosi è maestro.
Il caso Esselunga è uno dei tanti in cui si può imparare a capire il personaggio.
Per chi non sa (o finge di non sapere) i precedenti, sembra ovvio quanto afferma Luca Giacomelli, che ha gestito l’operazione Esselunga per conto della Polo Fieristico (Comune e Fiera): “Operazione molto importante per la città: valorizza un’area oggi adibita a parcheggio e consente di reperire importanti risorse economiche per la Fiera e per il Comune. I posti di lavoro saranno 120. Sono colpito che un’operazione così importante sia oggetto di linciaggio mediatico strumentale. Tutti si riempiono la bocca di: “Facciamo crescere la città”, “Valorizziamo il patrimonio pubblico”, “Creiamo posti di lavoro” e, quando questo diventa possibile, si è contro, senza senso civico e attenzione ai risultati. Se lavorare a favore del pubblico vuol dire questo … “.
Come stanno le cose? Continua a leggere

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Archiviato in Amministrazione Tosi, Commenti, La Verona del sindaco Flavio Tosi, Parere di Tito Brunelli

Altre critiche da tecnici comunali

Segno di che cosa?
Aprile 2015. Piano triennale delle opere. I dirigenti comunali Maria Sacchettini e Marco Borghesi rinfacciano alla Giunta il modo in cui ha salvato il bilancio 2015. Vecchia piaga: da decenni il Comune attinge soldi dalle Aziende municipali, in particolare da AGSM. “Tali aziende rischiano un deterioramento finanziario”. Ancora: Continua a leggere

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Critiche pesanti, capaci di stroncare l’Amministrazione Tosi, vengono da tecnici comunali

Passante Nord. Alcuni tecnici comunali si chiedono se è possibile procedere alla nuova gara per realizzare il tunnel a una canna, dato che i 53 milioni che Autostrada A4 si dice pronta a mettere a disposizione per il traforo, al momento non ci sono.

Si chiedono: “Si può procedere “come se” quei soldi ci fossero? O è meglio che si riveda il Piano economico finanziario, in modo da renderlo sostenibile anche senza quei 53 milioni?”.

Il dubbio viene dall’interno: da funzionari comunali. Il rilievo è forte.

Ex Arsenale. E’ pezzo pregiato del patrimonio immobiliare cittadino. In seguito a forte pressione popolare, il Sindaco spiega al responsabile della Rizzani De Eccher, il gruppo che intende ristrutturare e gestire l’immobile con una valorizzazione anche commerciale, che il project financing per il nuovo Arsenale va bene, ma i 99 anni di affidamento dell’immobile sono troppi. Si può puntare a 80, per il 30% dell’area ad uso privato. La modifica è sostanziale. Occorre far quadrare i conti. De Eccher si riserva la risposta. Da allora: silenzio. Il Sindaco si occuperà personalmente della questione. Forse altri imprenditori sono interessati, come la finanziaria Finint, presieduta da Enrico Marchi. L’idea è costituire un fondo immobiliare, con varie partecipazioni. Il Comune parteciperebbe con l’Arsenale, Palazzo Pompei e l’ex convento di San Domenico. L’Arsenale piace anche a catene della grande distribuzione.

Opposizioni (PD, M5S, Forza Italia) e Comitato di residenti chiedono che l’intera area resti a uso e a gestione pubblici. Bertucco (PD): “Dopo tanti annunci, anche l’intervento all’Arsenale è ai box di partenza e il Comune tiene in banca i 12 milioni che potrebbero essere impiegati per arrestarne il declino. L’idea del fondo immobiliare può andar bene per edifici che si intende dismettere: si aspetta che il privato tolga le castagne dal fuoco; ma questo è il contrario di ciò che fanno le Amministrazioni serie. Dal 2007 assistiamo al vuoto di idee e proposte, a pressapochismo e a dilettantismo senza precedenti. Anche gli altri edifici storici vengono buttati sul mercato a seconda delle esigenze di bilancio. Senza Cariverona e Cassa Depositi e Prestiti ci sarebbero state vendite?”.

E siamo a fine luglio 2015.

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Alla caccia di soldi

Una domanda viene spontanea: nei prossimi mesi di Amministrazione, tra difficoltà crescenti, come farà il sindaco Tosi a chiudere in pareggio i bilanci?

Negli scorsi anni l’Amministrazione ha venduto immobili preziosi:

Palazzo Forti: 33 milioni da Cariverona,

Palazzo del Capitanio: 18 milioni da Cariverona,

Palazzo Gobetti: 6,4 milioni,

Ex bar Borsa di corso Porta Nuova: 3,9 milioni,

Ex caserma Principe Eugenio: 5,4 milioni,

Ex Magazzini Generali: 30 milioni da Cariverona, Continua a leggere

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Rischio del ridicolo

L’Amministrazione Tosi guarda alle elezioni comunali del 2017. Ripete promesse e annunci su:

– Fondazione Arena (perché non si è intervenuti in occasione del centenario della stagione lirica?). Pesante è il debito di 25 milioni: 16 da restituire a Unicredit; due a Banco Popolare; 6 ai fornitori. Alcuni enti cittadini e grandi banche offrono un buon finanziamento. Si valuta un concorso internazionale per la copertura dell’anfiteatro,

– filobus,

– Ikea, Continua a leggere

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