Archivi del mese: ottobre 2013

Il ricavato della vendita di immobili pubblici.

Dalle vendite immobiliari riportate negli articoli precedenti il Comune ha ricavato:

Immobili venduti dal Comune a Cariverona:                                 92 milioni
Immobili ristrutturati da Cariverona,
rimasti in proprietà del Comune                                                           60 milioni
 Immobili venduti a privati                                                                    24.650.000
Immobili venduti a AGEC e ATER                                                        16 milioni
           Totale                                                                         192.650.000 Continua a leggere
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Intenzioni di vendita non arrivate a conclusione.

Aste deserte:
  –  Bon Brenzoni,
  –  ex convento di San Domenico, sede dei Vigili urbani. Probabilmente rimarrà tale;
  –  Palazzo Pompei (valutato 4 milioni);
  –  un terreno a destinazione agricola in Fondo Frugose, a San Michele; valore: 2.900.000;
  –  ex scuola elementare Scopella, a Cadidavid. Base d’asta: 240.000 euro.
E’ rimasta nelle intenzioni la vendita di sedi di uffici comunali: 
  –  Palazzo Pirelli, sedi dell’Anagrafe, Edilizia privata, uffici nella cinta muraria. Continua a leggere

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Primo: vendere.

Il Comune di Verona, per avere soldi da spendere,
     – vende alla Fondazione Cariverona:
–  Castel San Pietro (sindaco Zanotto)                                              11   milioni
–  Palazzo Forti                                                                                           33  milioni
–  Palazzo del Capitanio                                                                          18   milioni
–  ex Magazzini Generali                                                                         30  milioni
Cariverona ha finanziato la ristrutturazione di:
–  Palazzi Scaligeri                                                                                     30  milioni
Restano proprietà del Comune, in comodato gratuito a Cariverona per 20 anni.
–  Biblioteca Civica                                                                                    30  milioni
Biblioteca Civica e Scavi Scaligeri restano di proprietà del Comune.
Vantaggi per il Comune in conseguenza della vendita:
-economico: incassa parecchie decine di milioni;
-sociale: Cariverona garantisce (fino a quando?) che gli immobili acquistati conservano la loro funzione; restano in orbita pubblica; vengono utilizzati come  musei e aree espositive.
       –  vende  a  privati:
–  Siemens: tramvia                                                                                        10 milioni Continua a leggere

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Obiettivo permanente dell’Amministrazione Tosi: recuperare soldi

I soldi in arrivo da Stato e Regione Veneto diminuiscono drasticamente. Decisioni dell’Amministrazione Tosi, in sei anni, per avere soldi in cassa, da spendere.

Dati che aiutano a capire il pensiero e l’azione del sindaco Tosi su un’esigenza centrale di ogni Amministrazione: avere soldi a disposizione.
Dicembre 2007. La nuova Amministrazione Tosi presenta il suo primo bilancio, per l’anno 2008. Decide di approvarlo e votarlo entro il 31 dicembre 2007. Succede un fatto mai accaduto: dopo che le commissioni comunali avevano dibattuto la proposta di bilancio per due mesi, poche ora prima della votazione conclusiva, nell’impossibilità perciò di un confronto per mancanza di tempo, il sindaco Tosi presenta un “ordine del giorno” che autorizza la vendita di significativi immobili di proprietà comunale: l’ex caserma Principe Eugenio, il bar Borsa, i palazzi Forti, Pompei e Gobetti, l’ex convento San Domenico (sede di quelli che allora chiamavamo Vigili urbani) e altri minori. Per ognuno l’Amministrazione stabilisce la cifra per la vendita, segno che da parecchio tempo il tema era all’attenzione degli Uffici comunali.
Due  anni dopo avviene la stessa cosa per Palazzo del Capitanio.
L’aver deciso di non dibattere l’argomento, mostrando la vendita come ‘obbligatoria’, è segno della determinazione del sindaco Tosi di vendere a ogni costo patrimoni pubblici. Si sa infatti che se il Consiglio comunale non avesse votato secondo la volontà del Sindaco, l’Amministrazione sarebbe caduta e si sarebbe tornati al voto popolare.
In sintesi: il sindaco Tosi aveva deciso da tempo di vendere immobili pubblici appetiti. Continua a leggere

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Nota di Tito Brunelli: Tante o poche le opere realizzate dall’Amministrazione Tosi ?

Ce lo chiediamo insieme, con una verifica che parta dal singolo quartiere e dalla Circoscrizione di residenza: che cosa è cambiato, per merito dell’Amministrazione, negli ultimi sei anni? Quali opere sono state realizzate? Proviamo a farne l’elenco.

Lasciando da parte gli interventi ordinari, come l’asfaltatura delle strade e la cura dei sottoservizi, che cosa è cambiato, per intervento dell’Amministrazione Tosi (quella che doveva rivoltare la città come un calzino) a livello cittadino?

I risultati della “Giunta del fare” sono quasi invisibili.

Una scommessa: confrontiamo le opere portate a termine dall’Amministrazione Tosi e le opere realizzate dai Servizi sociali del Comune nei tre anni del mio assessorato. Sono più numerose e visibili queste seconde rispetto a tutte le opere dell’Amministrazione Tosi.

Eppure molti veronesi dicono che questa Amministrazione ha fatto molto.

Potenza della comunicazione, dei mass media, di bravi propagandisti!

A meno che si ritengano opere gli annunci, a partire da traforo, filobus ed ex Cartiere.

Quando alle persone ammirate del “grande lavoro” dell’Amministrazione Tosi si chiede: “Faccia un elenco degli interventi nel territorio dove abita e in città”, cala il silenzio. Il sindaco Tosi ha saputo scegliere bravi comunicatori; ha saputo utilizzare le sue capacità dialettiche; si è presentato bene. Ma si è fermato lì: alle parole e agli annunci.

La prova chiara: andiamo a leggere, nel bilancio preventivo, il programma degli interventi che il Sindaco, nel dicembre 2007, si è impegnato a realizzare negli anni successivi:

-traforo delle Torricelle,

-spazi per la Fiera, nel territorio già assegnato al Polo Finanziario che viene cancellato,

-filobus per il trasporto di massa,

-recupero dell’ex Arsenale,

-abbattimento e riqualificazione delle ex Cartiere,

-utilizzo e riqualificazione dell’ex Passalacqua. Continua a leggere

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Arco dei Gavi e ripresa dei cantieri.

–  Arco dei Gavi

I lavori che interessano l’Arco dei Gavi, d’epoca romana, e l’area circostante terminano a fine ottobre 2013:  il monumento, costantemente illuminato, sarà restituito a veronesi e turisti, ripulito e restaurato, su un basamento di pietra bianca della Lessinia, circondato da un’area verde. Di notte l’area sarà recintata e tenuta d’occhio. La pavimentazione a mosaico di epoca romana, di cinque metri per tre, tornata alla luce durante i lavori, è stata rimossa e sarà esposta agli Scavi Scaligeri. Si sta completando il nuovo parapetto sull’Adige che alterna lastre di vetro e lastre di marmo, con l’intento di offrire la vista del panorama verso la Campagnola e di rendere il monumento visibile anche dalla sponda opposta dell’Adige. Il tratto in muratura tagliato sarà sostituito con pannelli di cristallo antisfondamento. Rimarrà visibile la parte dell’antica via Postumia, solcata dai carri romani, sulla quale l’Arco è stato eretto. Continua a leggere

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Verso la Cittadella dello Sport, alla Spianà.

Sono 1.200.000 mq di verde, in parte di proprietà comunale; il resto di proprietà privata, spezzettata tra molti proprietari. L’architetto Arrigo Rudi progettò l’intera area a parco pubblico.

L’Amministrazione Tosi decide di privatizzare i 700.000 mq di sua proprietà destinandoli a parco sportivo per atleti, famiglie e bambini. Assessore Giacino: “L’accordo tra pubblico e privato è l’unico modo per eliminare il degrado dell’area e per avere opere pubbliche: la presenza di attività sportive e ricreative garantisce presidio e controllo”.
Spesa (sostenuta da privati) per l’intero intervento: due milioni. Per i primi lavori: 650.000 euro.
Prima opera, per 180.000 euro: percorso per bici da cross (impianto di BMX): pista olimpica tra le più belle d’Italia, con una rampa di partenza (ne seguiranno altre). Ha ospitato i campionati italiani. L’area resta comunale, in concessione a Team Verona. Assessore Giacino: “Primo passo verso il recupero dell’area”. Sono previsti il Palaghiaccio, piscine, campi da golf, da tennis e da bocce. Continua a leggere

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Altre opere realizzate dall’Amministrazione Tosi

Rifacimento di corso Milano. Con la rotatoria alla Croce Bianca (all’incrocio tra le vie Gardesane, Stanga e Milano), la pista ciclabile, i marciapiedi e i sottoservizi (fognature, elettricità, fibre ottiche) si completa il progetto, previsto da anni. L’Amministrazione Tosi ha il merito della realizzazione. Costo: 4,5 milioni

Ponte San Francesco. Intervento obbligatorio per motivi di sicurezza. Il ponte è stato consolidato e allargato, con quattro corsie per auto, due per senso di marcia, e due piste ciclabili.

Manutenzione scuole comunali dell’infanzia, elementari e medie: una cinquantina. Spesa: 761.000 euro.  La Provincia è intervenuta, per ristrutturazioni e sistemazioni e per nuovi edifici scolastici, in parecchie scuole superiori. Costo: 1.500.000

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Altre opere realizzate dall’Amministrazione Tosi

   Nuovo centro sportivo a San Michele

Rivive il vecchio stadio “Tiberghien, di San Michele e, con lui, la grande storia dell’Audace calcio.

L’impianto è di qualità, destinato in particolare all’attività sportiva dei ragazzi.

Costo: oltre un milione, per il rifacimento degli spogliatoi, della palazzina servizi, delle tribune, dell’impianto di illuminazione.

Assessore Stefano Casali: “Rinnoviamo il complesso calcistico, carente di manutenzione, adattando strutture e impianti alle attuali esigenze tecniche ed agonistiche, conformandolo alle normative in materia di sicurezza e abbattendo le barriere architettoniche”. Continua a leggere

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Le mura magistrali sono della città

 Accordo tra Demanio dello Stato, Sovrintendenza ai Beni ambientali e Comune: il governo italiano, nei prossimi mesi, dismette caserme ed edifici militari. A Verona nove chilometri di mura, un unicum ineguagliato in Europa, raccontano 2000 anni di storia della città: romana, teodoriciana, comunale, scaligera, viscontea, veneziana, austriaca, italiana. Sono 46 le caserme e i forti austriaci: Santa Caterina, John-Montorio, Lugagnano, San Leonardo, San Mattia, Sofia; una parte di Castelvecchio, la vasca natatoria dell’Arsenale e la Torricella Massimiliana, in collina.
Verona ha un patrimonio di mura, spazi sotterranei, sistemi difensivi di enorme valore storico e di grande complessità e bellezza: un bene ineguagliabile e sconosciuto.
Sindaco Tosi: “Traguardo storico: valorizzeremo un patrimonio inestimabile: promuoverà il turismo e beneficerà i Veronesi”.
– Domanda: siamo capaci di tenerci caro e di valorizzare questo patrimonio?
Preoccupa l’allarme di Legambiente (marzo 2013) sullo stato di degrado delle antiche fortificazioni, in particolare in collina. Mura, torri e forti sono a rischio crolli, aggrediti e nascosti da radici e arbusti. L’acqua piovana li penetra e li erode. Abbondano discariche abusive, nascoste da folta vegetazione spontanea. Graffiti spray imbrattano ovunque. E’ reale il pericolo di perdere per sempre questo bene comune, dichiarato “patrimonio dell’umanità”; un patrimonio che è la cintura verde di Verona. Continua a leggere

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