E’ difficile valutare il comportamento dell’Amministrazione Tosi e del Sindaco in prima persona sulla vicenda Filobus, come su altre scelte amministrative. E’ difficile perché pare impossibile che le cose siano avvenute come vi abbiamo descritto. Risulta senza ombra di dubbio che chi ci ha governato negli ultimi 9 anni si è assunto un compito che non è capace di concretizzare. Un solo esempio: come fa il sindaco Tosi ad avere il coraggio e la faccia tosta di dichiarare che “lui e Ederle hanno preso in mano una situazione critica: eredità del passato”? (Il Sindaco attacca il precedente CdA di AMT per “colpevole ritardo”) Ma chi è questo passato? C’era Enrico Corsi, non certo un’aquila. Ma il sindaco Tosi dov’era? Non era al corrente dell’evolversi della questione filobus? Non è stato lui a garantire, in decine e decine di casi e da protagonista delle scelte, che il progetto andava avanti e sarebbe arrivato in porto “a tempi brevi”?
Se poi andiamo a vedere, come spesso ci è capitato di fare, l’elenco delle opere previste e date per imminenti dal luglio 2007 l’elenco è lunghissimo, ma le realizzazioni sono pochissime, quasi inesistenti. Continua a leggere
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Eravamo pronti per la pubblicazione degli articoli sul Filobus, quando ci è arrivata notizia di eventi sconvolgenti: “Ci sarebbe da piangere, ma non c’è tempo”, dicevano i nostri nonni. Di che cosa si tratta?
5-4-16. Il nuovo filobus? “Entrerà in funzione presumibilmente tra circa 5 anni”. Una previsione che cambia radicalmente quelle fatte finora. E a farla non è un oppositore o un cittadino qualsiasi: l’ipotesi di dover aspettare un altro quinquennio è contenuta in una proposta di delibera che arriverà la settimana prossima in Consiglio comunale, firmata personalmente dal sindaco Flavio Tosi. La novità di maggior rilievo sta tutta in 3 righe in cui si parla di una riunione, a fine novembre, del nuovo Comitato di indirizzo del bacino territoriale del trasporto pubblico, composto dal Presidente della provincia, dal Sindaco di Verona e dal sindaco di Legnago. Quel comitato sta preparando la gara pubblica (obbligatoria con le nuove norme europee) per affidare al miglior offerente tutto il trasporto locale. Ma in quell’incontro si è dovuto prendere atto che per fare quella gara occorre un Piano Urbano ed extraurbano che (citiamo letteralmente) “tenga conto anche della realizzazione del sistema filoviario della città di Verona, che entrerà in funzione presumibilmente tra circa 5 anni”. In pratica i nuovi mezzi dovrebbero sfrecciare in città più o meno all’inizio del 2021.
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