Aiuterà Verona a ripensarsi come città plurale, dove popoli e culture differenti decidono di camminare insieme, con l’obiettivo di:
1) Superare l’isolamento tra immigrati. Si devono organizzare gruppi nazionali, con responsabili eletti, per il dialogo e il coordinamento tra connazionali.
2) Superare l’isolamento tra immigrati e italiani originari. Si devono evitare concentrazioni di immigrati in pochi quartieri; promuovere il confronto tra culture (tutti partecipano alle iniziative di tutti), studiare lingua e cultura italiane; conoscere la Costituzione italiana e, progressivamente, leggi e usanze; conoscere Verona, l’Italia, l’Unione Europea e la loro storia; programmare insieme iniziative culturali, musicali e sportive. Immigrati e Italiani insieme si prenderanno cura della città e lavoreranno perché sia bella, pulita e curata.
3)Strutture di integrazione. Va avviato e intensificato il dialogo con gli Stati di provenienza, aprendo canali di conoscenza reciproca.
Il personale scolastico deve essere preparato alle nuove presenze. Bambini e ragazzi vanno educati a partecipare alle feste e alle attività dei coetanei. Lo sport è per tutti, insieme: pensiamo a tornei di calcio tra squadre nazionali e all’inserimento dei giovani immigrati nelle organizzazioni sportive locali. Va sostenuto il dialogo tra le religioni presenti a Verona. La settimana del cinema africano deve diventare evento cittadino. Vanno pensate iniziative simili da parte di gruppi provenienti da tutti i continenti. Ci deve essere attenzione per le espressioni dell’arte immigrata . Obiettivo politico: la costituzione della Consulta comunale degli immigrati.
4) Servizi per tutti: sanità – medico di famiglia – ospedali – USSL – attenzione ai disabili – casa. Avvio al lavoro e conoscenza dell’organizzazione del lavoro a Verona: informazioni e accompagnamento, in collaborazione con il sindacato.
5) La transizione in atto crea disagi: molti immigrati sono protagonisti negativi. Prefettura, Questura e forze dell’ordine garantiscono la sicurezza. I connazionali organizzati e positivi devono essere protagonisti nel risolvere beghe nei condomini e nel quartiere a causa dei diversi stili di vita. L’Amministrazione collaborerà con le forze dell’ordine e con le singole comunità immigrate per recuperare i connazionali violenti, devianti, dediti al malaffare o in difficoltà di ambientamento.