Archivi del mese: giugno 2015

Corsi minimizza il clamore

Marzo 2014. Corsi: “A breve apriranno i cantieri del filobus. Le Amministrazioni comunali lo promettono da 20 anni, senza successo”. Alle perplessità di Zaninelli, risponde: “Un sistema complesso come il filobus comporta costi maggiori rispetto ai tradizionali autobus; in cambio la città avrà un sistema di trasporto di massa moderno e tecnologico. Grazie ai finanziamenti statali verranno realizzate opere infrastrutturali importanti (deposito, sottopasso di via Città di Nimes, opere lungo il tracciato). Rivedremo il Pef e copriremo i maggiori costi con razionalizzazioni e risparmi, come:

– gli aiuti economici della Regione;

– la dismissione degli autobus vecchi e l’unificazione dei vecchi depositi, magazzini e officine;

– la razionalizzazione delle linee urbane ed extraurbane ridurrà i costi della manutenzione dei mezzi e dei parametri per l’assistenza;

– risparmieremo 24 milioni per un ribasso d’asta del 17%. Continua a leggere

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Ciò che non ci si aspetta: La tegola di Stefano Zaninelli

Marzo 2014. Il direttore generale di ATV elenca gli aspetti del progetto in grado di rendere impraticabile la gestione del filobus alle condizioni previste dalla convenzione.

– I costi superano le previsioni. Gestire la percorrenza annua del filobus (1.504.000 chilometri), al costo di trazione (al chilometro) di 5,75 euro, tre in più (quasi il doppio) rispetto alla previsione, costa 4,5 milioni in più all’anno. Non si può. E’ necessario aggiornare il quadro gestionale (il Pef – Piano economico finanziario), con i costi complessivi dei cantieri, la fornitura e la manutenzione delle vetture, la reale spesa per la manutenzione, che dovrà trovare copertura senza oneri per ATV.

– Occorre stabilire dove i mezzi viaggeranno su corsie preferenziali e dove nel traffico privato.

Dopo questi chiarimenti, si potrà confermare o rivedere l’impegno contrattuale di ATV.

Conseguenza: la Giunta provinciale ribadisce ad ATV, APTV, AMT e al Comune di Verona Continua a leggere

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Anno 2014: Passi avanti e, subito, passi indietro

Come da abitudine, al termine del 2013, arriva l’annuncio del sindaco Tosi: il 2014 è l’anno delle grandi opere: traforo, filobus, inceneritore di Ca’ del Bue, …. Ritornello uguale all’anno precedente e a tutti gli anni dell’Amministrazione “del fare”. Fare cosa? Nessuna opera annunciata è partita.

Corsi: “Concorderemo con Ferrovie dello Stato le prime opere, in piazzale XXV Aprile, funzionali al progetto filobus: la cura dell’assetto stradale, la posa dei sottoservizi, le nuove pensiline e le basi per i pali di sostegno dei fili elettrici ai quali si allaccerà il filobus nei tragitti esterni al centro città. Primo cantiere entro marzo”. Aprile: nulla si è mosso. Corsi: “Dipende da Grandi Stazioni”.

Maggio. Altro rinvio: lavori in settembre.

Il CdA di AMT approva il progetto definitivo del filobus, con le varianti apportate: cambi della viabilità al casello di Verona Sud e alla Fiera; arredi conformi al contesto alle fermate in centro; aggiornamento degli impianti semaforici; modifiche in viale delle Nazioni e in piazzale XXV Aprile: Continua a leggere

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Dicembre preoccupante :Le favole di Corsi

L’Agenzia europea per l’Ambiente boccia Verona: attende da 20 anni la tranvia-filovia e non ha un sistema di trasporto pubblico di massa che assicuri puntualità, efficienza e comfort. Conseguenza: gran parte dei veronesi si sposta in città con mezzi privati.

Bettarello, presidente ATV, si chiama fuori: è colpa dello Stato. “E’ inconcepibile la carenza di risorse statali per il settore: 4,9 miliardi all’anno; poco più della metà di quanto spende la sola Londra per lo stesso servizio. I biglietti in Italia sono meno cari rispetto a Londra e a altre città. I mezzi di trasporto sono vecchi: non attraggono utenza. Dato positivo: la Regione aumenterà i finanziamenti per il 2014. Sarà l’anno del riscatto”. Parola di Bettarello. Chi gli crede? Continua a leggere

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Non ce ne facciamo mancare una

Novembre 2013. Roma discute la Legge di Stabilità. Il filobus di Verona ridiventa ad alto rischio. Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico, propone di cancellare i finanziamenti per le opere pubbliche non realizzate, concentrandoli su quelle in via di completamento. Intervengono Cinzia Bonfrisco e il sottosegretario all’Economia Alberto Giorgetti: non si bloccano opere già appaltate e con i cantieri pronti al via. Giusto invece togliere i finanziamenti a opere il cui iter non è cominciato. Per il filobus tutto torna come prima. Ma è giusto tenere i soldi per un’opera oggetto di dibattito, ma il cui futuro non è certo? Perché è tutto fermo, dopo anni?
Il sindaco Tosi difende l’indifendibile: “Il filobus veronese non è bloccato. Continua a leggere

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Scontro frontale

Bertucco (PD): “Verona ha bisogno di un trasporto rapido di massa non inquinante; lo poteva offrire il tram su rotaia. Il filobus, tanto più se si muove nel normale traffico, non è in grado di battere la concorrenza del mezzo privato: non intercetta nuovi utenti. Meglio gli autobus a metano. Per l’Amministrazione veronese il trasporto pubblico è marginale; voluto non per risolvere i problemi della mobilità, ma per spendere i soldi stanziati dallo Stato. Dire che il tracciato del filobus deciso prima delle ultime modifiche avrebbe intralciato il normale flusso del traffico durante le rassegne fieristiche significa ammettere in partenza il fallimento e l’inutilità dell’opera. Continuano a raccontarci che i cantieri stanno per partire, ma non completano i progetti, perché non sono in grado di farli. Viene persino il dubbio che la Giunta non voglia il filobus: dopo anni di ripensamenti, ritardi, incidenti di percorso, intralci, permette che, a pochi metri dal traguardo, l’iter di approvazione ricominci per “evitare che il filobus intralci il traffico veicolare privato nei pressi della Fiera”. Inammissibile! Corsi dovrebbe invece preoccuparsi che il filobus abbia corsie preferenziali sgombere, evitando di accumulare ritardo correndo nel traffico normale. Mobilità, trasporto pubblico e aree verdi sono scelte urbanistiche, ma prima di tutto investono la sfera della salute e della qualità della vita dei cittadini. Continua a leggere

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Tutto fermo. Qualche passo indietro

Estate 2013. Adeguare il progetto filobus alle richieste delle Circoscrizioni implica una brusca frenata: quasi un blocco. Corsi si giustifica: “Entro l’anno approviamo la variante urbanistica, con i cambiamenti che riguardano il tracciato e il deposito mezzi. Poi partirà il cantiere: due anni e mezzo di lavori. Le delibere sul filobus non arrivano in aula per problemi burocratici: non dipende da noi”.

Qualcuno ci crede?

Arriva ottobre. La variante urbanistica non è approvata. Il programma dell’Amministrazione sulla viabilità scricchiola. L’atteggiamento degli amministratori lascia perplessi.

Perché non dicono la verità? Perché non riferiscono le cose come stanno?

Decisione di grande peso Continua a leggere

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Una frenata: Come una ripartenza

L’Amministrazione accoglie molte proposte delle Circoscrizioni (e di altri, come la Fiera):
Il filobus non passerà né davanti alla Fiera né in viale del Lavoro (doveva correre su due corsie centrali, mantenendone quattro, due per senso di marcia, per il traffico privato). Nuovo percorso: Genovesa; casello di Verona Sud; innesto della linea dal policlinico di Borgo Roma, in direzione Centro. Al bar Bauli il filobus svolta a destra (via Ferrari); dopo alcune centinaio di metri svolta a sinistra (via del Commercio), sul sedime ferroviario; prosegue dietro il parcheggio della Fiera. Prima degli ex Magazzini Generali, gira a sinistra (viale dell’Artigianato) e sbuca in viale del Lavoro per poi svoltare a destra (viale Piave). Lo stesso per il senso opposto. Sono 600 metri di tracciato in più.
Motivi:
– evitare la congestione del traffico in viale del Lavoro;
– evitare un costoso sottopasso all’incrocio tra via Scoppoli e viale del Lavoro;
– continua a essere centrale il servizio alla Fiera, con una fermata a 50 metri dall’ingresso; Continua a leggere

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Anno 2013: Stranezza delle stranezze!

Programma comunale 2013. Il sindaco Tosi promette l’apertura dei cantieri per il filobus entro l’anno. Vien da ridere o da piangere. Chi si fida? Da 5 anni sindaco Tosi e assessore Corsi annunciano l’imminente avvio dei lavori: “Il contratto è firmato; le risorse economiche ci sono (ora si parla di 104 milioni: il 60% finanziato dallo Stato; il 40% da un mutuo di AMT con Banco Popolare di Verona); a breve partiamo”. Ma ogni volta che si avvicina il momento, spuntano nuove difficoltà.

Luglio. Commissione Bilancio di previsione per il 2014. Il Sindaco rinvia: “I lavori per il filobus partono entro l’anno (il 2014), da piazzale XXV Aprile e dal deposito mezzi alla Genovesa”. Tutto bene, pare di capire: si parte. Ma non è così. Ecco la stranezza.

Il progetto filobus è da almeno 5 anni all’attenzione della città, ma nel 2013 le Circoscrizioni (5 su 8, non una) chiedono modifiche al percorso: Continua a leggere

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Riemerge la questione salute: Ussl contro Ussl

Dicembre 2012. Allarme per l’aria che respiriamo. L’USSL 20 boccia il sistema dei trasporti a Verona: il filobus in particolare. La legge tollera un massimo di 35 giorni all’anno con concentrazioni di polveri sottili oltre i 50 micron. Nel 2011, a Verona, tali limiti sono stati superati per 129 volte. Nei 12 mesi precedenti erano 69. Aumentano i ricoveri per malattie respiratorie e cardiocircolatorie, attacchi d’asma, sintomi cronici come tossi, catarro e bronchiti. Preoccupa soprattutto che “le politiche in atto non evidenziano inversioni di tendenza a favore di un piano organico di potenziamento del trasporto pubblico e della ciclabilità. I dati sui flussi di traffico indicano un continuo aumento del traffico veicolare. Continua a leggere

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