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Repubblica o sultanato?

REPUBBLICA O SULTANATO? E’ DA RECUPERARE L`ORGOGLIO DELLA POLITICA

L’Italia è inchiodata in una guerriglia spietata tra parti politiche. Il problema italiano non è Berlusconi o lo scontro tra Berlusconi e Fini, ma un fenomeno più serio: il berlusconismo. Da un trentennio in Italia un sistematico lavoro di devastazione della cultura e dei valori ha quasi cancellato l’identità nazionale, costruita con fatica. Ai partiti si sono sostituiti i “professionisti della politica”, incapaci di rinnovarsi e di rinnovare il Paese, refrattari alla legalità, ambiziosi, senz’anima e senza ideali. Continua a leggere

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La P2 e la corruzione sono al governo del Paese

La P2 e la corruzione sono al governo del Paese. La Chiesa la denunci.

È il duro appello di mons. Luigi Bettazzi contenuto nell’editoriale di settembre di Mosaico di Pace, mensile promosso da Pax Christi.

Parte dalle notizie delle ultime settimane il vescovo emerito di Ivrea: la cosiddetta P3 – così chiamata “in analogia alla P2” di Licio Gelli – “ sarebbe una Loggia massonica impegnata a manovrare le istituzioni e a organizzare opportunità finanziarie a vantaggio del governo e di personaggi partecipi o comunque amici del governo. Se la democrazia è, come indica l’etimologia, il ‘potere del popolo’, questo non può esercitarsi se non nella trasparenza e oggettività dell’informazione, che permetta ad ogni cittadino di fare le scelte con consapevolezza e libertà e lo garantisca e lo difenda da tutte le manipolazioni e le pressioni. Continua a leggere

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Manovra economica: chi paga? (5)

La manovra economica di classe va oltre :

– Chi evade il fisco continua a evaderlo: le entrate diminuiscono;

– Il governo Berlusconi, nel 2008, abolisce l’ici per la prima casa. “Bene!”, vien da dire. E infatti questa decisione strombazzata ha procurato molti voti a Berlusconi. Peccato che si sia trattato di un ulteriore regalo ai ricchi. Infatti il governo Prodi aveva già tolto l’ici per la prima casa a ‘poveri’ e ceto medio. Continua a leggere

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La casa del Governo

Il Presidente del Consiglio Berlusconi riunisce i ministri a palazzo Grazioli, la sua casa romana; riceve il primo ministro russo Putin nella sua villa in Sardegna; colloquia con la Presidente croata nella sua proprietà in Lombardia;… Da questa estate pare che privilegi, per gli incontri che contano, una villa di amici romani. Continua a leggere

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Presenza e qualità dei parlamentari europei italiani (7)

Silvio Berlusconi, nel suo ruolo di parlamentare europeo (20 luglio 1999 – 20 giugno 2001. Non aveva cariche di governo), è stato presente 10 volte su 131 sedute. Record assoluto di assenteismo: il 92,4%. Secondo: Marcello Dell’Utri. Terzo: Gianfranco Fini.

E Berlusconi ha il coraggio di dire: “I candidati sono spesso vecchi arnesi della politica: le sinistre liberano il campo in Italia e li mandano in Europa in pensione, soltanto interessati al compenso e molto spesso assenteisti. Continua a leggere

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A noi l’Unione Europea interessa (6)

Ma costruire l’unità europea non entra nel dibattito politico.

Non c’è un progetto di Europa condiviso dal popolo europeo. L’europeismo deve farsi sentire dal basso. Ma che ne sappiamo noi europei dell’Unione Europea? A quanti, tra i nostri pseudo politici sta a cuore l’Europa?

Qualcuno ha sentito Berlusconi parlare seriamente con noi popolo delle prospettive dell’Europa?

Bossi è ripiegato nel suo cortile padano. Oggi fa qualche apertura, ma i danni che ha creato all’idea di Europa ce li porteremo in groppa per decenni. Pensiamo solo alla guerra all’euro Continua a leggere

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Ci fidiamo di quest’uomo?

Ci fidiamo di quest’uomo. Come si spiega?

Berlusconi ha la stima di molti italiani. Mi domando come possa essere possibile tenuto conto delle figuracce fatte nei rapporti internazionali:

– ha definito “kapò” un deputato tedesco;

– si è vantato di aver acquisito, grazie al suo sex-appeal, il parere favorevole della Presidente finlandese circa la scelta di una città italiana per l’agenzia alimentare dell’U.E., causando la protesta del governo finlandese nei confronti dell’Italia; Continua a leggere

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Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones a Silvio Berlusconi

In visita a Tirana, durante l’incontro col presidente Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all’Albania. Poi ha aggiunto: “Faremo eccezioni solo per chi  porta belle ragazze”.

“Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: “le belle ragazze albanesi”. Mentre il premier del mio paese d’origine, Sali Berisha, confermava l’impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che “per chi porta belle ragazze possiamo fare un’eccezione.”

Io quelle “belle ragazze” le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia.

Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate.

A “Stella” i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E’ solo allora – tre anni più tardi – che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio. Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai  madre e nonna. Quel “puttana” sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell’uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l’utero.

Sulle “belle ragazze” scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo “Sole bruciato”.

Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un’altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei,  signor Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo. E’ una storia lunga, signor Presidente… Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma l’avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.

In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent’anni di difficile transizione l’Albania s’è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L’Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.

Questa “battuta” mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui infuria la polemica Bertolaso, ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni di uomini come Berlusconi e company, pensieri e azioni in cui il rispetto per le donne é messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo camuffate sotto gesti galanti o regali costosi, mi vergogno profondamente e chiedo scusa anch’io a tutte le donne albanesi.

Merid Elvira Dones

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Il Bossi scudiero, con progetti di potere

Pretese di impunità da parte di Berlusconi. La voce di Umberto Bossi lo esige. Il ‘senatur’ oggi ci tiene a essere “alleato fedele”. Tuona contro i magistrati che ‘massacrano’ il premier; contro la disinformazione della sinistra ed elogia il governo. Si propone come l’uomo forte del governo, quello su cui Berlusconi può contare davvero. Bosi stampella del Cavaliere o viceversa? Continua a leggere

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Crisi economica. Dramma o questione psicologica? (29)

La crisi economica: dramma per milioni di persone e di famiglie o questione psicologica?

Continua il confronto tra Berlusconi e altre componenti sociali e dell’economia.

Fine giugno 2009: Berlusconi ripete che la crisi è una dura realtà, ma il peggio è passato; non sta peggiorando, anzi migliora, perché le ragioni che hanno scatenato la crisi oggi sono finite e se qualcosa resta “deriva preminentemente da fattori psicologici”. Quello che doveva accadere di negativo è accaduto; le banche che dovevano fallire hanno fallito e chi doveva togliersi dal mercato si è tolto. Continua a leggere

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