Piazza Chiesa aperta o chiusa al traffico automobilistico? Più o meno con questo titolo si apriva un volantino datato 6 marzo 2014 e diffuso tra gli abitanti di San Massimo-Croce Bianca da parte del locale Comitato di Quartiere. Una querelle che va avanti con alterne vicende fino dal febbraio 2007 quando l’allora Sindaco di Verona, con parere favorevole della Circoscrizione, chiudeva al traffico veicolare la piazza della chiesa, assieme al breve tratto di strada che unisce via Romagnoli a Via brigata Aosta. Subito dopo, al sopravvenire dell’amministrazione Tosi la chiusura veniva revocata:l’esperimento era durato solamente undici mesi.
La Piazza della Chiesa più che una piazza è uno slargo che finisce in una via stretta, transitabile in un solo senso di marcia. Manca una vera piazza davanti alla chiesa parrocchiale Si legge in un documento del Consiglio pastorale: “La comunità di San Massimo manca di una piazza che sia un luogo sicuro e protetto di aggregazione e la piazza antistante la chiesa parrocchiale può sicuramente svolgere questo ruolo di aggregazione e socializzazione. Quando la piazza è stata chiusa al traffico i cittadini di tutte le età hanno mostrato di gradire la nuova sistemazione viabilistica”. Tornando ai giorni nostri: Continua a leggere
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Pedonalizzare Piazza Chiesa a San Massimo?
Questione amianto
Luglio 2014. Via San Marco, tra Borgo Milano e lo Stadio. L’incubo di un isolato: è un tetto, in cemento-amianto, di un grande mobilificio, di oltre mille mq, potenzialmente cancerogeno.
23 famiglie raccolgono firme per far sloggiare il temuto vicino. Gli accertamenti di Comune e Arpav stabiliscono che quel vecchio tetto va tolto. Ma non succede. Residenti: “Temiamo per la salute nostra e dei nostri figli che frequentano tre nidi e due scuole elementari nelle vicinanze”. Sollecitano il sindaco Tosi a costringere il proprietario a eseguire quanto notificato. Ma non succede nulla. Sono tanti i casi come questo. La Regione li sta censendo. Controlla tutti gli edifici pubblici con amianto sui tetti, nei pavimenti e nelle tubature, in vista dello smaltimento. Continua a leggere
Di nuovo la Speziala
Marzo 2014. San Massimo. E’ rientrata nella Tangentopoli scaligera. Dopo 30 anni di tentativi di rendere redditizio quell’enorme spazio, la proprietà (Area srl, di Bergamo) riporta sul mercato l’ex cava Speziala – 200.000 mq – dalla quale si è estratta ghiaia in enorme quantità. Oggi è una voragine ricoperta da fitto bosco, vincolato.
Il percorso, secondo la proprietà: si bonifica; si mette in sicurezza l’area (idrocarburi e metalli pesanti non hanno intaccato lo strato naturale e le falde); infine si tagliano 10.000 mq di alberi.
I proprietari: “Non c’è un progetto definitivo. Pensiamo a una operazione di cui possano beneficiare la cittadinanza e “Area srl” che oggi ha un patrimonio congelato”.
Netta contrarietà di PD, M5S e Comitato. Forti i dubbi della Lega Nord. “Sì” della Lista Tosi e del presidente Paci: “E’ una fortuna avere imprenditori decisi a recuperare un sito degradato, ricettacolo di gente poco raccomandabile e di immondizie”.
Il Comitato annuncia mobilitazioni. Continua a leggere
Un fatto di estrema gravità: Nessuno sapeva?
Giugno 2014. Borgo Milano – area di Esselunga. Sono previste varie opere che, con la rotonda di corso Milano già costruita e un parco pubblico in via Licata, rientrano nell’accordo tra Comune e proprietà del supermercato in vista della demolizione e della ricostruzione dell’attuale market.
Succede che, in viale Sicilia, tra Borgo Nuovo e Borgo Milano, dove un autolavaggio ha operato per 30 anni in un’area di mille mq, il cantiere che costruisce la rotonda di 20 metri di diametro ha portato alla luce una zona contaminata, probabilmente da idrocarburi. Scavando per togliere le vecchie cisterne, tecnici e operai si sono imbattuti nella contaminazione: una vasta area di terreno melmoso e nero. La quantità dei rifiuti è molto superiore ai limiti consentiti.
L’autolavaggio può essere il responsabile (l’unico?) dei versamenti di gasolio, di scarti delle cere da lavaggio e di altre sostanze? Continua a leggere
Il quartiere Stadio. Solo calcio e mercato ?
Agosto 2013. Via Longhena – angolo tra le vie Da Vinci e Sansovino, al confine con il giardino di una scuola d’infanzia. Due aree verdi recintate e incolte sono rifugio di ratti, zanzare e insetti molesti. Specialmente dopo la partita di calcio e durante e dopo il mercato settimanale diventano orinatoi. Escrementi e rifiuti provocano cattivo odore. Da anni.
“Aree come questa sono molte. L’Amministrazione inviterà i proprietari alla bonifica, ma tra qualche mese il degrado si riproporrà”.
Novembre 2013. Roberto Simeoni (consigliere della Lega Nord in 3^ Circoscrizione): “La sporcizia in strada, soprattutto dopo le manifestazioni sportive e il mercato, degrada l’immagine del quartiere. Ci sono rifiuti accumulati ai bordi dei viali e accanto ai cassonetti. Le auto parcheggiate sulle strade limitano le pulizie degli operatori AMIA: perché possano fare il loro mestiere, bisogna spostare le auto, almeno nelle strade più importanti del quartiere”.
Proposta: un calendario dello spazzamento meccanico delle vie principali e i vigili che fanno rispettare i divieti di sosta temporanei. Proposta inascoltata. Gli spazzini puliscono come possono, tra lunghe file di auto.
Giugno 2014. Commercianti e residenti chiedono che il quartiere viva: Continua a leggere
Piano degli Interventi in III^ Circoscrizione : Grandi costruzioni allo Stadio.
Colpa dell’Amministrazione Tosi o dell’Amministrazione Zanotto?
Giacino: “Non potevamo non accogliere le domande dei privati. Gli stessi che gridano ‘al lupo al lupo’ hanno approvato la trasformazione di tali aree in zone a completamento, con il loro PAT. Unico nostro errore: aver approvato l’emendamento che consente di innalzare i condomini da 6 a 10 piani. Lavoriamo per tornare alla soluzione iniziale. Non siamo cementificatori e palazzinari. Ampliamo il Parco della Spianà, a nord: dove la precedente Amministrazione prevedeva 16 palazzoni di 12 piani. Attueremo un parco sportivo per gli atleti di bicycle motocross. Permettiamo palazzi accanto alle scuole? Demagogia. Le proposte dei privati in zona Stadio sono state accolte perché il PAT della precedente Amministrazione aveva classificato quelle aree a completamento urbanistico, perciò edificabili. E’ speculazione politica, perché uno dei progetti è di Paternoster. Non accoglierlo sarebbe stato penalizzante nei confronti di una persona solo perché è in politica. Se il P.D. avesse voluto ampliare l’area pubblica delle scuole e della Circoscrizione con un’area verde adiacente, di proprietà privata, avrebbe potuto farlo in sede di redazione del PAT. Noi abbiamo adottato il PAT della precedente Amministrazione. Faremo nascere, allo Stadio, un parco di circa 12.000 mq tra le vie Pirandello, Sogare e Cristofoli”.
Carla Padovani, allora consigliere comunale, contesta Giacino: “Nel PAT di Zanotto le aree dello Stadio erano classificate come trasformabili; sta all’attuale Amministrazione decidere come trasformarle: se sono edificabili o a verde. Dove sta scritto che bisogna per forza edificarle? Perché non farne un parco pubblico o a servizi che tanto mancano in un quartiere tanto popoloso? L’assessore dice che la metà della superficie sarà a verde: è certo che sia a verde aperto a tutti e non verde condominiale?”.
Nota di Tito Brunelli. Solita questione: la ‘colpa’ della cementificazione: è dell’Amministrazione Zanotto, Continua a leggere
Piano degli Interventi. Circoscrizione III^ (Borgo Milano, Stadio, Saval, Navigatori, San Massimo, Chievo, Basson)
Compensazioni per 41 milioni in 70 opere pubbliche.
Priorità: viabilità, manutenzione edifici scolastici (Pacinotti, Milani, Fedeli, Uberti), parcheggi.
La IV torre del Saval non crescerà: si troverà una soluzione. Al suo posto si pensa a un parco pubblico e a un piccolo supermercato.
– Spianà: parco urbano a carattere sportivo, con percorsi della salute.
– Basson: nuova viabilità, palestra, area servizi, tra cui l’Ufficio Postale.
– Chievo: baita alpini, rotatorie, piste ciclabili, spazi verdi, giardini, asilo, area cani. Restauro di villa Pullè, con parco.
– Piazzale Guardini: da curare.
– Via Aosta: marciapiedi e parco pubblico con impianti sportivi.
– Canale Conagro: pista ciclabile.
– Borgo Nuovo: cinema teatro.
Chievo.
Si qualifica l’ex area Cardi. Sorgeranno parecchie abitazioni.
San Massimo.
Non rientra nel P.I. : nell’area del seminario diocesano si progetta un nuovo quartiere, con un centro sociale e assistenziale e uno direzionale; con aree ricettive, commerciali, residenziali.
Quartiere Stadio.
Cemento a gogò: Tre palazzi di molti piani a pochi metri da una scuola materna e vicino ad altre scuole.
Il quartiere Stadio, con poche aree verdi, è ad altissima densità abitativa: 21 abitanti per ettaro. Sono 18 in terza Circoscrizione e 13 a livello cittadino.
La notizia: in tre aree verdi sorgeranno palazzi fino a 10 piani. La proposta, presentata in Consiglio comunale dal capogruppo di “Forza Italia” Papadia, è stata approvata. In un isolato in cui gli edifici sono di due e tre piani, si raddoppiano i volumi previsti dei seguenti palazzi:
Primo: chiesto da “Costruzioni San Michele” su un lotto tra le vie Pirandello e Sogare e la scuola d’infanzia “Pascoli”, è area oggi a parcheggio per i camion della Mondialtrans, l’azienda di trasporti di Domenico Paternoster, padre di Paolo, segretario provinciale della Lega Nord.
Secondo: chiesto da Pier Giorgio Chiavegato, di fronte alla stessa scuola, tra le vie Vitruvio e Pirandello. Terzo: chiesto da “San Marco Costruzioni” tra le vie Pascoli, Verga e Cristofoli.
Il dibattito non è sulla bontà o meno di queste costruzioni, ma sul Piano di Assetto del Territorio (PAT) dell’Amministrazione Zanotto che ha cambiato la destinazione dell’area. L’emendamento Papadia consente di costruire più del doppio rispetto al previsto. Continua a leggere
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Corso Milano (ma non solo!)
Il neonato comitato “Viviamo Corso Milano” il 2 aprile scorso è riuscito a mettere insieme gli assessori Sboarina e Tosato, (assente Corsi), e la sala di via Brunelleschi piena di cittadini. Ha aperto la serata la presidente Elena Giacomin. Il lungo elenco dei problemi di corso Milano iniziava con lo smog legato al costante traffico veicolare, con i bus non ecologici diretti ai quartieri, con la centralina ARPAV per i rilievi non più presente nel corso ma in una via più interna, con i negozi che chiudono per mancanza di parcheggio, etc. Il comitato ha inoltre raccolto attraverso un questionario le opinioni degli abitanti della zona; detto questionario poneva domande che spaziavano dalla rotatoria di porta San Zeno, alla piantumatura del corso, alla pista ciclabile, alla riduzione da 4 a 2 corsie del corso al fine di guadagnare parcheggi ai lati della strada; in pratica l’intenzione è modificare il progetto di riqualificazione di corso Milano che lo considera un asse di penetrazione della città per farlo diventare invece una strada urbana vivibile dagli abitanti. Continua a leggere
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Intitolazione del Circolo del PD a Enzo Biagi
Segnaliamo una serata “speciale” che si terrà il prossimo venerdì 16 maggio, alle ore 20.45, presso l’auditorium dell’Istituto Salesiano San Zeno, in via Don Minzoni, 50 (Borgo Milano), per l’intitolazione del Circolo del Partito Democratico della Terza Circoscrizione a Enzo Biagi.
“Una carezza portata dal vento” concerto con musiche, colori e le parole di Enzo. Presenzieranno alla serata le figlie di Enzo Biagi Bice e Carla.
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Pedonalizzare Piazza Chiesa a San Massimo? – Seconda parte
Commento. E’ risaputo che questa amministrazione comunale è fisiologicamente favorevole a mantenere inalterata la circolazione stradale e il predominio delle superfici riservate ai veicoli rispetto all’affermarsi dei diritti dei pedoni e delle socialità. Purtroppo solo quando l’intervento diventa esecutivo, la gente si rende conto dell’importanza degli spazi destinati alla socializzazione.
E’ meglio lasciare l’auto in un parcheggio per poter usufruire di spazi adatti al vivere sociale, abbandonando l’idea che l’automobile debba avere il predominio nello spazio urbano.
La situazione viabilistica e di parcheggio a San Massimo dovrebbe andare in questa direzione. La scelta fondamentale è stata quella di facilitare l’arrivo al parcheggio di via Brigata Aosta. Allo scopo è stata realizzata la nuova via , don Pietro Leonardi, Continua a leggere →
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