Archivi tag: Flavio Tosi

E’ possibile una società sicura?

 Nota di Tito Brunelli

Di fronte ai problemi della convivenza tra le due città (quella dei ‘normali’ e quella degli ‘sbandati’) siamo tutti disarmati: non sappiamo cosa fare né come eliminare il diffuso degrado.

Traballano e si dimostrano impotenti le proposte di cui si parla. Le elenchiamo:

– aumentare i presidi delle Forze dell’ordine; l’intervento dell’esercito; le pattuglie miste (polizia ed esercito), le ronde (ricordiamo?);

– leggi severe che prevedano di cacciare dalla città stranieri e italiani indesiderati;

– una maggiore illuminazione e simili.

Nel 2007 Flavio Tosi ha vinto le elezioni, presentando ai Veronesi varie modalità di repressione, l’abbattimento delle ex Cartiere e dei campi nomadi, in modo che non fossero più rifugio di chi delinque e si nasconde.

Per inciso, faccio presente che, all’inizio della prima Amministrazione Tosi, le ex Cartiere erano libere dalle centinaia di stranieri che prima le abitavano. La città si dovrebbe chiedere perché se ne sono andati spontaneamente e a quali condizioni. Sono disponibile a parlarne, per la mia parte.

Dopo cinque anni e mezzo della “cura Tosi” si può dare un giudizio: come stanno le cose? Continua a leggere

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Archiviato in Amministrazione Tosi, Questione sicurezza

Come mai un avviso di garanzia per Fabio Venturi, delfino del sindaco Tosi ?

Maggio 2011. Fulmine a ciel sereno: avviso di garanzia per Fabio Venturi, iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in abuso d’ufficio, per divulgazione di notizie che dovevano rimanere segrete. Entra nell’inchiesta perché, in alcune intercettazioni telefoniche, chiedeva ragguagli a Pasini che lo informava sull’arrivo di esposti, prevalentemente per rumori, contro il bar Tiffany di via Arno, in IV Circoscrizione (non è quella di cui Venturi è presidente),  o su controlli che si sarebbero dovuti effettuare “a sorpresa, diretti a verificare la regolarità della gestione del locale oggetto di lamentele per molestie sonore”. In questo modo, secondo l’accusa, si procurava al gestore del Tiffany, tramite Venturi, “indebito profitto”: evitava multe. Il tutto senza tornaconto personale per Venturi, che deve fornire spiegazioni su interventi illeciti e telefonate di favore. Continua a leggere

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Archiviato in Un viaggio nella Lega Nord

Una triste vicenda che potrebbe coinvolge il delfino di Tosi: Fabio Venturi

Non ci sono solo i fallimenti della Lega Nord nei Comuni. 

Sulla scena non ci sono solo Gianluigi Soardi, Alessandro Dall’Ora, Nicola Falsirollo, Sandro Sandri, l’Amministrazione comunale di Verona, col sindaco Tosi, che occupa il potere cittadino.

Quanto segue è da verificare: è al vaglio della Magistratura. Ad oggi Venturi è innocente a tutti gli effetti.

Nostro dovere è informare ed essere informati

Fabio Venturi, leghista proveniente da A.N., è vicepresidente della Provincia, Presidente della Quinta Circoscrizione (Borgo Roma) ed è da molti indicato come il delfino del sindaco Tosi.

Per capire il personaggio, riportiamo un suo intervento sull’Amministrazione provinciale nei rapporti con la Lega Nord: “Il futuro della Giunta provinciale? Realizzare il suo programma. A patto che ci si ricordi che la Lega è il partito più forte e ha la maggioranza assoluta. Altrimenti qui non ci sono i numeri per nessuno. La Lega è il partito di maggioranza nella maggioranza, il più grosso partito della provincia. Il presidente Miozzi conosce bene i numeri. Siamo partito in continua crescita, che pesa politicamente moltissimo. Finché la Lega viene rispettata per i numeri che ha, nessun problema”.

Maggio 2011. Si conclude l’indagine, avviata tre anni prima, che coinvolge Eliano Pasini, ex vicecomandante dei Vigili Urbani in città, Stefano Nicotra, titolare di una agenzia di servizi e la sua segretaria Patrizia Ghedini: avrebbero messo in piedi un sistema di scambi di favori, informativo e remunerativo, con i gestori di locali pubblici cittadini, avvertendoli dei controlli della Polizia municipale: così evitavano multe e provvedimenti e avevano la possibilità di mettersi in regola. Continua a leggere

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Archiviato in Un viaggio nella Lega Nord

Verona. Solo il coraggio crea avvenire

Sulla scena della globalizzazione, se i Paesi europei intendono competere e sfidare, con qualche possibilità di successo, l’agguerrita e quasi invincibile concorrenza di Cina, India, Corea,… hanno quale unica possibilità il puntare sulla qualità e sull’alto contenuto tecnologico dei loro prodotti. E’ come dire che far partire la crescita deve fondarsi su una coraggiosa politica di investimenti nel campo della scuola, dell’università e della ricerca.

Immaginiamo cosa sarebbe accaduto in Italia se, al profilarsi della crisi, avessimo investito nella ricerca. Abbiamo preferito penalizzare le fonti dalle quali scaturiscono le innovazioni, partendo dallo slogan: “Con la cultura non si mangia”.

Arriviamo alle straordinarie potenzialità di Verona:

– in alcuni settori dell’economia (agroalimentare, vino, marmo, dolciario) può essere ai primi posti  nel mondo;

– per il turismo non ha nulla da invidiare a molte capitali europee;

– in campo culturale possiede un patrimonio inferiore forse solo a Roma e Firenze; Continua a leggere

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Verona. Una città che sogna il suo “piccolo mondo antico”

Andrea Bolla, presidente uscente di Confindustria Verona, ha definito i politici veronesi ‘campioni delle chiacchiere’. Dice che una politica (su tutti il sindaco Tosi e il presidente della Provincia Miozzi) allineata e coperta a difesa delle proprie posizioni e in permanente attacco nei confronti dello schieramento avversario, ha stancato le categorie produttive.

Esempio: del trasporto pubblico di massa si parla da 15 anni, ma non se ne vede l’ombra. Unica missione in cui è stata impegnata la politica cittadina su questo tema è la corsa per mantenere in vita il finanziamento dello Stato. Per vedere alcune opere del programma 2007 dell’Amministrazione Tosi bisognerà aspettare un altro quinquennio. Molte dipendono anche da altri enti e istituzioni come Cariverona: non sono ancora decollate e non è detto che incontrino il consenso di tutto il mondo economico.

Pare che molti concordino sul ritardo di Verona. Continua a leggere

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Archiviato in Situazione economica 2013

Il fallimento della Lega Nord non è solo nei Comuni, ma anche nell’USSL 22 di Bussolengo

Alessandro Dall’Ora, direttore generale, Nicola Falsirollo e, in ultima analisi, Flavio Tosi : tutti leghisti 

“Se ci sono forti padrini politici il lavoro è assicurato”.

Ottobre 2008. Gustavo Franchetto, consigliere di Italia dei Valori, presenta una denuncia alla Giunta regionale: con provvedimento del direttore generale Alessandro Dall’Ora, l’USSL 22 ha assunto, non tramite concorso, ma per chiamata diretta, Nicola Falsirollo, 31 anni, come responsabile dell’unità di controllo gestione dell’USSL, ruolo che richiede comprovata esperienza e competenza. Compenso: 85.000 euro annui, per due anni.

– Franchetto: “Non si può far finta di niente di fronte a una raccomandazione politica e a una assunzione clientelare, con l’intenzione di trasformare l’USSL 22 in una specie di azienda di famiglia. A Zevio Falsirollo è segretario della Lega Nord e assessore in Comune. Della Lega Nord sono il direttore generale dell’USSL 22, l’assessore regionale alla Sanità Sandri e il sindaco Flavio Tosi. Conferme, all’ombra del Carroccio: da Girondini a Pisa; da Soardi a Zaninelli; da Dall’Ora a Sandri. … Continua a leggere

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Fermare il declino di Verona: tutti insieme

In questi giorni due veronesi di pregio mi hanno detto parole che dico da anni:  “L’Amministrazione Tosi è la peggiore tra quelle che hanno governato Verona negli ultimi decenni: ha fatto quasi nulla. Nell’ultimo periodo, poi, Flavio Tosi fa il Sindaco di Verona a tempo perso: la sua mente è altrove. Si crede un leader nazionale, insostituibile per sollevare l’Italia in crisi”. E’ stato un dispiacere: vorrei che della mia città e dei suoi governanti si parlasse bene, perché operano bene. Purtroppo però queste persone dicono quella che anche a me pare la verità: lo dico da più di 5 anni, da quando ho verificato che il Flavio Tosi che ho conosciuto non è cambiato una volta eletto Sindaco. Resta un solista, che vede solo se stesso; che accetta gli altri se gli si sottomettono; che elimina i concorrenti; che vuole arrivare ai vertici della politica a Verona, in Veneto e in Italia. Continua a leggere

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Archiviato in Situazione economica 2013

Scricchiolii. Il Sindaco vuole solo turisti ricchi a Verona

Estate 2012. Flavio Tosi: “Le mie ordinanze hanno ridato ordine e decoro alla città. E’ necessario tutelare monumenti e palazzi storici; elevare la qualità turistica e favorire un turismo che spende e che lascia risorse e non agevolare il turismo ‘mordi e fuggi’”.

Sono d’accordo alcuni albergatori. Giulio Cavara, dell’hotel “Giulietta e Romeo”: “Il turismo è risorsa importante per l’economia e l’occupazione. Il Sindaco agisce nell’interesse di un turismo che genera ricchezza per la città, privilegiando chi soggiorna e garantisce posti di lavoro. Se il turismo mordi e fuggi cresce a discapito di quello stanziale, soffre l’intero sistema”.

Contrarie le guide turistiche, col presidente Alberto Pavoni: “Chi non vuole turisti che spendono? Ma da qui a multare chi mangia una macedonia ne corre. Quanto durerà questa inutile e costosa battaglia contro i mulini a vento, con i vigili a presidiare i marciapiede?” Continua a leggere

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Archiviato in Riflessioni, Verona che non cambia

Scricchiolii. Quale attenzione ai disabili? O lasciamo ogni responsabilità alle famiglie?

Primavera-estate 2012. L’associazione “Più di un sogno” e l’istituto alberghiero “Berti” presentano il progetto: ristorante, albergo e campeggio a corte Molon, gestiti in larga parte da disabili e down.

Di mezzo ci sono le elezioni comunali.

La nuova Giunte destina tutta l’area a “Centro ippico sociale”: un maneggio.

L’ex assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco, che aveva coinvolto l’associazione “Più di un sogno” nella valorizzazione di corte Molon, chiede a “una città silente, quasi cortigiana di un sistema che in questi anni con tanta furbizia e bravura Flavio Tosi è riuscito a creare”, che gli spazi siano condivisi dai due progetti. Continua a leggere

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Pesanti scricchiolii. Ferrovie dello Stato, Veneto e Verona

(continua dall’articolo precedente)

Per quanto riguarda Ferrovie dello Stato, si può parlare di marginalità politica del Veneto e di Verona?

– CISL (Capocuzza): “La fortuna di Verona è che non può essere spostata, ma quella in atto è una vera e propria smobilitazione. La soppressione della direzione a Verona non risponde a logiche aziendali, ma politiche. Una regione policentrica non si può governare in modo centralizzato. La politica governa queste scelte e quella veronese, sempre in silenzio, farebbe meglio a svegliarsi: si tratta di difendere posti di lavoro”.
– Partito Democratico (Uboldi e Segantini): “Le conseguenze della marginalità politica e decisionale di Verona sono evidenti: treni regionali tagliati; biglietti e abbonamenti che aumentano a danno di famiglie, studenti e pendolari; treni che viaggiano con tutti i bagni chiusi; stazioni chiuse; continui disservizi; personale abbandonato a se stesso. Questo rimane a Verona, ‘crocevia d’Europa’, dopo anni di governo della casta leghista con in testa Flavio Tosi, presenzialista inconsistente, e Stefano Zaninelli, premiato con un doppio incarico e relativi stipendi d’oro (è membro del CdA di Ferrovie dello Stato Holding, che è capogruppo di tutte le aziende partecipate, da Trenitalia a Rfi, e direttore di ATV (Azienda trasporti Verona)”. Continua a leggere

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