Venerdì 27 febbraio, alle ore 21, presso la sala civica di via Brunelleschi 12 , (quartiere Stadio) si svolgerà un’assemblea pubblica promossa dall’associazione politica “Progetto Verona” per affrontare un tema di attualità anche nella nostra città:
“Emergenza democratica: rompiamo il silenzio e l’isolamento nella città bloccata“
Relatore – testimone sarà Mauro Tedeschi.
Da troppo tempo il dibattito sul presente e sul futuro di Verona non è nella coscienza di noi, popolo che chiamiamo sovrano, ma che tale è sempre meno.
* Mancano il confronto e la ricerca del bene comune da parte dei partiti politici, anche perché i partiti come previsti dalla nostra Costituzione all’articolo 49 (“Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”) non esistono per responsabilità di tutti; le poche persone che ne gestiscono le sembianze curano la vita interna del partito stesso, cioè l’occupazione degli spazi di potere, il decidere chi collocare negli enti pubblici e partecipati, con stipendio, l’organizzare liste elettorali e l’assegnare incarichi.
* Manca il dibattito aperto della cosiddetta società civile sulla città. Prevalgono l’immediato, gli interessi, la difesa dei propri privilegi, senza lungimiranza.
* Mancano il dibattito propositivo e le grandi prospettive anche sul quotidiano e sui mass media locali in generale. Si susseguono i confronti in trasmissioni televisive locali; però si punta su piccole cose e sulla conquista dei consensi, senza approfondire e costruire; si scade in battibecchi.
Molto più validi sono i confronti in alcune trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali. Però troppo spesso è dibattito tra pochi, sempre quelli. Il popolo ‘sovrano’ è zitto, deresponsabilizzato: non conta nulla.
Da qualche tempo, poi, pochissime persone decidono anche chi va in Parlamento.
Siamo tutti responsabili. Dobbiamo decidere se ci va bene così; se siamo d’accordo di lasciare che altri, sempre meno, siano i depositari unici della sovranità.
Libertà e democrazia esigono impegno: sono da conquistare giorno per giorno; richiedono ‘spiriti forti’. Forse non ci crediamo più e lasciamo andare.
Ci va bene così?
Il 27 sera ci incontriamo con un obiettivo preciso: rompere il silenzio a Verona; decidere di lasciare le pantofole e di metterci le scarpe, la sera, per uscire di casa, per valutare se e come è possibile riaprire un dibattito tra cittadini, anche utilizzando gli strumenti moderni dell’incontro, quelli informatici. Abbiamo bisogno di idee e di disponibilità di tempo e di competenza.
L’augurio è che maturiamo in noi stessi la disponibilità a lavorare insieme per rompere il silenzio a Verona e per aprire strumenti e percorsi di dialogo con il numero maggiore possibile di nostri concittadini, tutti insieme chiamati a costruire una Verona migliore.
Leggi il volantino della serata e, se vuoi, stampalo e distribuiscilo.
Immigrati e italiani insieme per il futuro da costruire (6)
Quanto segue offre elementi per la presa di coscienza, per la riflessione e per decisioni conseguenti, in una città come Verona, nella quale la paura del ‘diverso’ sta bloccando le nostre energie positive, facendoci perdere tempo prezioso per la costruzione del futuro.
UN PO’ DI NUMERI
Fonti (al 31 gennaio 2009): Istat, Caritas Migrantes, Cestim, Makno, fondazione Ismu.
A seconda della fonte, i numeri variano, in modo però non determinante. Continua a leggere →
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