Archivi del mese: luglio 2011

Il bilancio del Comune di Verona per il 2010 e per il 2011: un percorso tortuoso

da “Il bilancio del Comune di Verona per il 2010 e per il 2011” (1)

La Giunta Tosi: quella del fare o del non fare ?

Riportiamo l’essenziale di due interventi del consigliere comunale Roberto Uboldi, uno di qualche mese fa e uno recente.

Si evidenzia il fallimento di una esperienza amministrativa. Eppure…Tosi è il sindaco più amato. Le ragioni sono essenzialmente  due:

– un avvio efficace (sgombero dei “vu cumpra” in centro e dei rom da Chievo) ha conquistato il cuore dei Veronesi che si sono sentiti “liberati”. Ciliegine sulla torta: l’abbattimento di ex-cartiere e albergo Lux, infischiandosene di ogni norma urbanistica e delle conseguenze a lungo termine delle due operazioni;

– un ruolo nazionale, conquistato con una campagna mediatica costosa ma efficace. Il traffico a Verona? Meglio parlare del sindaco di Gela. Le casse del Comune vuote? Colpa di Tremonti. I fondi per l’Ente lirico ribassati? Colpa di Bondi. Ogni giorno un intervento sulla stampa, mirato a creare l’immagine del leghista non troppo leghista che delega alle “giovanili intemperanze” qualche bischerata di troppo. Continua a leggere

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Una parte della popolazione non era povera e oggi lo è

da: La Verona del sindaco Flavio Tosi (12)

Dove sta la responsabilità di tutti, dell’Amministrazione in particolare?

Una parte della popolazione non era povera e oggi lo è

Un paio di anni fa, il Vescovo di Verona e l’allora Presidente della Provincia Mosele hanno incontrato i Sindaci del veronese per affrontare i guasti umani ed economici della crisi economica. A Verona il sindaco Tosi, dopo il saluto iniziale, ha abbandonato l’incontro per partecipare a un dibattito televisivo. Non c’è stato seguito.

Per i nuovi poveri, il Comune può intervenire in vari modi:

– bollette di luce, gas, acqua. Da assessore, avevo raggiunto un accordo con AGSM: versava all’Assessorato una percentuale dei suoi introiti (circa 150.000 euro all’anno) a favore di chi non ce la fa a pagare le bollette. Oggi si deve stanziare di più, data la dura situazione. La questione bollette è basilare per la qualità della vita di chi ha meno. Chi prende l’iniziativa?

– contributi per l’affitto della casa di residenza. E’ grande problema di oggi. Chi ha la casa non la deve perdere. Continua a leggere

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I Cattolici e il berlusconismo (2)

Quale atteggiamento tenere?

E’ errore sottovalutare il berlusconismo. Più grave è esserne complici e diffusori, più o meno coscienti. Succede a pastori e laici cattolici, troppo tolleranti nei confronti del berlusconismo e del leghismo, ad esso correlato. Domanda: è possibile essere cristiani e, insieme, berlusconisti e/o leghisti? Il berlusconismo sembra propugnare quel tipo di cattolico borghese che si accontenta di un richiamo, spesso solo a parole, a certi principi della dottrina cattolica (famiglia, salvaguardia della vita, bioetica) e ne dimentica e tradisce tanti altri (bene comune, solidarietà, accoglienza e promozione degli ultimi, giustizia e legalità, promozione della pace e della salvaguardia dell’ambiente naturale). Forse l’appoggio è funzionale a garantire la continuità di privilegi economici e fiscali verso la comunità cattolica. Continua a leggere

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La povertà allargando gli occhi all’Italia

da: La Verona del sindaco Flavio Tosi (11)

Luglio 2010. In Italia il numero dei poveri aumenta di poco, ma la loro situazione peggiora: sono sempre più poveri. La crisi economica trascina i suoi bersagli ai margini della società. Sono giovani, operai, famiglie numerose, immigrati, bambini: persone già deboli diventano indigenti e barcollanti. Finora cassa integrazione e intervento dello Stato e della Chiesa hanno retto l’urto e salvato il ceto medio; ma cosa succederà quando questi aiuti si esauriranno?

Oggi 2.657.000 famiglie, il 13% della popolazione, vivono con meno di mille euro al mese.

I poveri che mancano dei beni essenziali sono 3.074.000, il 5,2% della popolazione. Continua a leggere

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La condizione della famiglia nella provincia di Verona (4)

CONCLUSIONI

         La prima conclusione dello studio  è che  i dati rilevati  ed analizzati, anche se non riguardano un intervallo di tempo omogeneo ed aggiornato  almeno sino al 2008, mettono in evidenza delle tendenze che confermano   largamente ed indiscutibilmente la crisi della famiglia in tutto il paese Italia e quindi anche nella Regione Veneto e nella Provincia di Verona:  il calo e la scarsa durata dei matrimoni, la bassa natalità, l’aumento delle separazioni e dei divorzi e l’incremento delle interruzioni volontarie della gravidanza.

         Il lavoro inoltre dimostra come il tema della famiglia – ma il discorso ormai vale per ogni aspetto della vita economica, civile e culturale del paese – non possa essere analizzato se non in un’ottica interetnica e interculturale, estendendo l’indagine o meglio includendo nell’indagine gli stranieri.

         Nel concreto della realtà territoriale della Provincia di Verona,   esso mette in evidenza l’apporto positivo degli stranieri sulla dinamica demografica e specificamente sulla natalità e sull’equilibrio demografico tra le varie generazioni, nonostante la loro presenza ponga problemi di integrazione. Continua a leggere

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I Cattolici e il berlusconismo (1)

Quale atteggiamento ha il mondo cattolico nei confronti del berlusconismo, fenomeno assai complesso, con risvolti antropologici, etici e politici?

Molti si chiedono: che cosa succede all’Italia politica? Il dilagare del malcostume supera gli ambiti della politica e si pone come un problema molto più generale. Con una amica psichiatra, abbiamo cercato di capire gli anni che stiamo vivendo (cfr. D’Ambrosio-Pinto, La malpolitica, Di Girolamo): si sta radicando sempre più una nuova cultura, definita “berlusconismo”. Essa è un modo di essere e pensare che supera lo stretto ambito individuale della persona di Silvio Berlusconi e si pone come un ampio movimento di idee e di azioni, che hanno in lui il leader indiscusso. Continua a leggere

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Traforo. Conclusioni

da: Traforo delle Torricelle (40)

Al di là dei brindisi di fine anno 2010

Il sindaco Tosi dichiara: “Il 2011 sarà anno cruciale, anno della svolta: Verona cambierà volto. In gennaio passa la variante urbanistica e il traforo sarà aggiudicato. Anche se le realizzazioni si avranno negli anni successivi, le decisioni diventano definitive e irrevocabili.

Per il Passante con traforo, però, le grane legali sono a catena: ricorsi giudiziari degli anti tunnel; ipotesi referendum in ballo. Per partire coi lavori servirà un investimenti iniziale, da parte dei privati, decisamente alto, con la prospettiva di ‘rientrare’ dei soldi solo dopo diversi anni. Questa è la grande incognita.

 

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E’ prevista dall’Amministrazione Tosi la presenza degli sconfitti dalla vita?

da: La Verona del sindaco Flavio Tosi (10)

Visioni diverse della società

Fatti che fanno pensare:

– marzo 2010. Nella ricca Verona, le domande inoltrate al Comune per ottenete un contributo (massimo 2000 euro) per pagare l’affitto della casa nel 2010 sono 3383, quasi 400 in più rispetto al 2009 e 833 in più rispetto al 2008.

– maggio 2010. Tornano sulla strada prostitute italiane: persone ‘nuove’e meno giovani (più di 40 anni), spinte dalla perdita del lavoro e dai figli da mantenere. Si torna a prostituirsi per povertà, anche con l’assenso del marito. Rivaleggiano con ragazze dell’Est, nigeriane e sudamericane. Senza lavoro si crea un vuoto pericoloso. Continua a leggere

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Traforo. Relazione sanitaria

da: Traforo delle Torricelle (39)

Loredana Musumeci, presidente della Commissione nominata dall’Istituto superiore di sanità per studiare le conseguenze della presenza del traforo sulla salute dei Veronesi (il calcolo è fatto sulla base del piano del traffico di Sisplan, dalle 7 alle 9 del mattino), presenta un parere  ampiamente favorevole:

a traforo pronto, 180.000 veronesi (il 70%) respireranno meglio; 29.000 resteranno nelle stesse condizioni di oggi; 35.000 (13%) andranno peggio; 18.155 (7%) rischiano doppio inquinamento rispetto all’attuale. Continua a leggere

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La condizione della famiglia nella provincia di Verona (3)

GLI  ABORTI  SPONTANEI E LE  INTERRUZIONI VOLONTARIE DELLA  GRAVIDANZA

          Per gli aborti spontanei lo studio si è  limitato ad alcuni accenni e dati.

         Il numero medio di aborti spontanei per donna ha visto dati uguali o leggermente inferiori a quelli del Veneto e leggermente superiori od uguali a quelli nazionali. Il peso degli aborti spontanei delle donne straniere, seguiti negli istituti di cura della Provincia di Verona, dal 2002 al 2006 è aumentato in misura notevole, maggiormente di quanto si è verificato nel Veneto ed in Italia.

         Le interruzioni volontarie della gravidanza,  analizzate più in profondità per la loro maggiore importanza rispetto agli aborti spontanei, nella Provincia di Verona nell’intervallo temporale 1999-2006 presentano un andamento più critico e problematico di quello che si riscontra nella Regione Veneto ed in Italia in genere. Continua a leggere

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