Bertucco (PD): “A Verona Sud ci sarà un’enorme colata di cemento, senza un disegno urbanistico: un’accozzaglia di interventi e otto nuovi insediamenti commerciali metteranno in difficoltà i quartieri. All’ex scalo merci Sindaco e Ferrovie avrebbero dovuto realizzare il parco cittadino. Si sono preoccupati solo di creare un parcheggio da migliaia di auto per la Fiera, difficile da raggiungere per chi arriva da sud”. Con gli insediamenti previsti Borgo Roma, Golosine e Santa Lucia rischiano di essere meno vivibili, più intasati, con meno verde.
Valdegamberi: “Casali tenga conto che chi amministra la cosa pubblica ha il dovere di sostenere occupazione e sviluppo economico, senza creare difficoltà ad attività esistenti: l’apertura di supermercati ha effetti negativi sulle attività commerciali familiari. Se arriva Ikea i problemi per le nostre imprese artigianali saranno rilevanti”.
Fogliardi: “Tosi gioisce per l’incasso, ma il modello di sviluppo che dà a Verona non è lungimirante: avremo Fiera ed Esselunga a pochi passi dall’Arena. Resta il rimpianto per quello che poteva essere il Polo finanziario della città; sarà invece l’ennesima superficie commerciale. Temo che il nuovo assetto dell’area darà il colpo di grazia a tanti commercianti anche del centro storico, togliendo vita alla città antica, che diventa museo a cielo aperto per soli turisti”.
Massignan (Italia Nostra): “Leggo l’ottimismo di Casali che parla di “tasselli di un grande progetto” e promette che Verona Sud sarà una business-city. Continua a leggere
Valutazione di Tito Brunelli (continua)
Perché è tanto difficile muoversi nel campo dell’urbanistica?
Semplice: ci sono di mezzo tanti soldi: centinaia di milioni di euro. O alla testa della città c’è un gruppo di persone competenti ed eticamente inattaccabili, oppure ne succedono di tutti i colori, come accade ovunque in Italia e a Verona.
Presento, tra i tanti, due esempi di interventi urbanistici deleteri, decisi da amministratori che hanno guardato agli interessi propri e di pochi:
– Valdonega: via Marsala, via Mentana, via Valdonega. Secondo il Piano Regolatore, dovevano essere strade parallele: via Marsala, a senso unico, in andata verso le Torricelle; via Mentana, a senso unico, in discesa verso la città. Andiamo a vedere cosa è successo: via Mentana è stata interrotta in più parti da costruzioni e tutto il traffico si concentra in via Marsala: intasata. Danni irrecuperabili
– Borgo Milano. Secondo il Piano Regolatore le strade in ingresso e in uscita dalla città dovevano essere tre: corso Milano, via Pitagora (doveva proseguire fino a via Gardesane, limitando il traffico in corso Milano. Facciamo un giro per vedere come è stata interrotta) e via Spaziani-Meneghetti. Via Garibba, oggi breve e larghissima, doveva essere la strada di collegamento tra le tre vie, due delle quali sono interrotte da supermercati. E’ rimasto solo corso Milano, naturalmente intasato.
I soldi e chi li maneggia hanno vinto.
Torniamo alle scelte urbanistiche dell’Amministrazione Tosi, come si sono manifestate soprattutto nel Piano degli Interventi, approvato nel dicembre 2011. Continua a leggere →
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