“Tutto per il popolo – Nulla con il popolo”
Prima. Nella nostra storia sono vissute e vivono persone sagge e lungimiranti, anche nel mondo dell’economia e della finanza. Non possiamo dimenticare chi, più di un secolo fa, a partire dalle nostre parrocchie, ha dato vita a Banche Popolari, Casse di Risparmio, Casse Rurali, Assicurazioni, che hanno significato il concreto aiuto a gruppi, famiglie e persone, soprattutto giovani capaci e meritevoli, che, con il loro lavoro produttivo, hanno reso possibile una vita migliore per molti. Alcune di queste persone lungimiranti hanno deciso che gli utili delle banche avviate non vengano distribuiti tra i soci azionisti, ma tornino alle comunità locali, in modo da garantire loro un benessere complessivo, sociale, culturale e produttivo.
Lo sappiamo bene noi Veronesi: Cariverona ha investito somme enormi nel nostro territorio; è stata e deve continuare ad essere una “musina” inestinguibile, permettendo alla nostra e ad altre città una crescita armoniosa, per la quale ringraziamo.
Seconda. Soprattutto negli ultimi decenni, con responsabilità che vanno indietro nel tempo, quello della finanza è un mondo a sè, con regole e riti incomprensibili a moltissimi, gestito da un numero molto ristretto di persone (e di famiglie) che agiscono in modo tale da escludere non solo il popolo, Continua a leggere
Altre due note di Tito Brunelli, riferite a Verona e al Veneto
Prima. Quanto è accaduto negli ultimi mesi in Cariverona, in Property, in Torre è il segno locale di un potere per molti aspetti benefico, ma che non risponde a nessuno; che è chiuso in se stesso, nella volontà di gestire i soldi di molti da parte di tecnici che ritengono di avere l’esclusiva di decisioni che dovrebbero coinvolgere tutti.
Il nuovo presidente di Cariverona, Alessandro Mazzucco, ha portato però un atteggiamento nuovo: parla, informa, esprime opinioni, giustifica le scelte. E’ una novità vera, da riconoscere e da valorizzare, nella comune volontà di far fruttare i nostri risparmi per un bene maggiore che coinvolga molti. Se si apre il dialogo della conoscenza e della progettualità, si va verso la crescita complessiva della città. Il nostro blog si mette a disposizione come parte della nostra comune storia.
Seconda. Chi sostiene (lo abbiamo riportato nei nostri articoli) che Verona deve badare a se stessa; che i nostri soldi sono solo nostri; che le banche non veronesi in difficoltà devono arrangiarsi; … in pratica che ogni ente economico faccia la sua strada a favore dei concittadini, veda di non trovarsi nelle stesse condizioni. Una veronesità chiusa, che pretende tutto per sé prima di dare una mano ad altri in difficoltà, può diventare una nemica dei Veronesi. L’obiettivo è il grande progetto, il nuovo ordine economico e finanziario, dal livello locale a quello internazionale, capace di garantire a tutti la dignità della vita, del risparmio, della crescita economica e culturale. Ogni precauzione è doverosa: non si può spendere ora senza creare le condizioni di un futuro di garanzie. Ma l’egoismo, il pensare solo a sè, come oggi facciamo con i profughi che arrivano in Grecia e in Europa, è destinato a chiuderci nelle piccole certezze quotidiane, perdendo di vista un bene più grande, in grado di coinvolgere tutti e, perciò, capace di produrre una vita dignitosa per tutti.
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