Fare un traforo per snellire il traffico e poi creare nuovi poli attrattivi di automobili è un controsenso.
da: Traforo delle Torricelle (21)
* Proposte: prorogare il periodo di gestione o concordare un bonus d’uscita: alla fine dei 50 anni si può prevedere una somma (50 – 60 milioni) da versare al gestore.
* Dionisio Brunelli, assessore provinciale: “Dalla Valpantena scendono 10.000 veicoli al giorno; dalla Valpolicella (Sp4 e Sp12) 50.000 e si prevede sviluppo edilizio per 60.000 abitanti in 10 anni. La strada di Gronda collega Valpolicella, Tangenziale Ovest e casello di Verona Nord. Richiede un nuovo ponte sull’Adige all’altezza del Nassar e un collegamento con il tracciato del tunnel in località La Sorte. Costo: 24 milioni. Però al Nassar è prevista una lottizzazione su una vasta area”.
*Marco Comencini: “Non sono contrario al traforo, ma non ho visto la stessa fretta per opere fondamentali per Verona Sud: Statale 12 e Transpolesana”.
*Mauro Spada, presidente della VI Circoscrizione – Borgo Venezia: “Il traforo non risolverà i problemi di Veronetta. Serve però: per andare all’ospedale di Negrar occorrono adesso 50 minuti: troppi. La valenza dell’opera è a livello provinciale o di collegamento tra le estreme periferie cittadine, ma poco funzionale per i problemi del traffico tra i quartieri”.
18 aprile. Lo stop.
Inusuale vertice notturno per ricompattare le fratture. Presenti: Aldo Brancher, Massimo Giorgetti, Daniele Polato, Stefano Bertacco, Cinzia Bonfrisco, Matteo Bragantini, Enrico Corsi, Flavio Tosi. E’ intesa: sì a Technital come soggetto promotore. Sì al traforo.
Tutti d’accordo?
In maggioranza c’è chi ritiene che il traforo, senza filobus, non possa raggiungere il suo scopo e chiede a Tosi di fermarsi. Ciro Maschio (AN) torna a chiedere una pausa di riflessione su tutte le opere viabilistiche, traforo in primis. Si fa presente che la priorità è potenziare il trasporto pubblico.
Matteo Gelmetti (presidente I^ Circoscrizione): “Traforo e filobus vanno di pari passo. Se non si dà a chi attraversa la città l’alternativa al traforo, con mezzi pubblici, non ci siamo: meglio fermarsi e valutare. O si recuperano i fondi o bisogna riflettere attentamente”.
Augurio di Pasqua
Conosciamo queste parole. Le riascoltiamo.
Chi le ha scritte continua ad accompagnarci e ci sprona, con la forza del Risorto
“Vorrei che potessimo liberarci dai macigni
che ci opprimono ogni giorno:
Pasqua è la festa dei macigni rotolati.
La mattina di Pasqua le donne, giunte nell’orto, videro il macigno rimosso dal sepolcro.
Ognuno di noi ha il suo macigno.
Una pietra enorme messa all’imboccatura dell’anima che impedisce la comunicazione con l’altro.
E’ il macigno della solitudine, della miseria,
della malattia, dell’odio,
della disperazione del peccato.
Pasqua allora sia per tutti il rotolare del macigno, Continua a leggere →
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