Gennaio 2016. Una mozione di maggioranza (Lista Zaia e Lega Nord) del Consiglio regionale impegna la Giunta a non attivare inceneritori, neppure quello di Ca’ del Bue. Bastano Schio e Padova. E’ già in atto la diminuzione dei rifiuti urbani inceneriti”.
Perché la decisione diventi operativa e definitiva, c’è bisogno di un nuovo Piano regionale rifiuti. Zaia: “Cancelleremo Ca’ del Bue dal Piano veneto dei rifiuti. Il Veneto è autosufficiente con i due impianti che ha. Prevediamo la differenziata al 76% entro il 2020, soglia già superata nel 2014 da 163 Comuni. Nel 2015 la quantità dei rifiuti urbani inceneriti è diminuita”.
Sindaco Tosi: “Ca’ del Bue non si fa. Ci fu imposto dalla Regione che adesso lo affossa. Meglio per noi. Il tema è serio. Voglio studiare a fondo cifre, numeri e dati. Addirittura il Veneto fa capire che sarà lui a portare fuori regione i rifiuti per smaltirli”.
Bertucco (PD): “Non è sufficiente cancellare Ca’ del Bue dal Piano regionale rifiuti. Vanno costruiti gli strumenti affinché proceda l’obiettivo del 76% di raccolta differenziata entro il 2020”.
Salemi e Albertini: “La Giunta Zaia colmi l’imbarazzante vuoto normativo che ha generato”.
Chiusura senza penale, spera AGSM. Urbaser punta a ottenere il 2,5% di 130 milioni: 3 milioni.