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Cattolici e politica. C’è una alternativa alla vecchia e preziosa Azione Cattolica?

Abbiamo detto del dovere di porre in vita esperienze associative ecclesiali capaci di formare laici cristiani in grado di operare nella chiesa e in politica con sguardo globale: quello del bene comune. Ne parla, in visione universale, il Concilio Ecumenico Vaticano II^, nel n° 15 e successivi del decreto sull’apostolato dei laici (Apostolicam Actuositatem). I Padri gioiscono del molteplice apostolato individuale e stimano le forme associative. Poi, al n° 20, scrivono:

“Da decenni i laici, in molte nazioni, si sono raccolti in forme varie di attività e di associazioni che, mantenendo un più stretto legame con la Gerarchia, si occupano di fini propriamente apostolici: è l’Azione Cattolica, qualificata come collaborazione dei laici all’apostolato gerarchico. Queste forme di apostolato sono costituite dal concorso delle seguenti note caratteristiche, prese tutte insieme:

a) Loro fine immediato è il fine apostolico della Chiesa: evangelizzazione, santificazione degli uomini, formazione cristiana della coscienza, in modo che riescano ad impregnare dello spirito evangelico le comunità e gli ambienti. Continua a leggere

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Cattolici e politica. Non solo singoli beni, ma il bene comune

Perché è carente e poco significativa la presenza di cattolici in politica?

Per diventare politici, sono utili predisposizione e capacità personali ed è essenziale educare la disponibilità a conoscere e a promuovere non solo singoli beni, ma il bene di tutti.

Persone di questo tipo (globali: a molte dimensioni) si diventa attraverso una formazione e una esperienze di vita che ci rendono capaci di essere attenti a tutte le fasce di età e a tutte le fasi della vita; a tutte le situazioni e a tutti gli ambiti in cui si esplica l’esperienza umana; di condividere, laicamente, la visione globale della vita e della storia ecclesiale e politica. Persone e cristiani del genere si qualificano per la globalità del progetto di vita: “Tutto ciò che è umano e cristiano mi interessa: entra a far parte di me”. Continua a leggere

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Cattolici e politica. Scarsa la presenza a Verona

“Cattolici e politica”. Su questo impegnativo tema esprimo, in quattro articoli, la visione, da pochi condivisa, che mi accompagna da decenni. Parecchi dicono che il discorso è troppo difficile. Io fatico a vedere alternative.
Tito Brunelli 

Cattolici e politica

Domanda: “Come si spiega la scarsa presenza di cattolici in politica a Verona?”. Eppure:

A-. Sono migliaia i catechisti che rispondono alla vocazione cristiana: annunciare il Vangelo; educare all’eucarestia, alla comunione di chi mangia lo stesso Pane e alla carità.

Questi catechisti sono in grado di presentare il servizio politico come modo eminente di servire il Vangelo e la Dottrina Sociale della Chiesa come parte integrante dell’annuncio cristiano?

B-. Sono migliaia gli animatori della comunità: liturgia, preghiera, attenzione a persone e famiglie, anche in difficoltà, bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani, sport, tempo libero, cultura, … sono alcuni degli ambiti di presenza.

C-. Molte persone e famiglie sono coinvolte in vivaci movimenti e percorsi ecclesiali (Focolarini, Comunione e Liberazione, Catecumenali, Pentecostali, …), capaci di slanci sempre nuovi.

D-. Ci sono servizi diocesani per fasce di età (adolescenti, bambini, giovani, famiglie) e su obiettivi specifici (universitari, lavoratori, …).

Tutti doni del Signore: segno dei tempi e dello Spirito che soffia dove e quando vuole.

Constatazione: le persone non mancano.  Continua a leggere

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