L’assessore Giacino risponde alle critiche :
“La Giunta Zanotto – Uboldi ha previsto i 25.000 veronesi in più e 5 milioni di mc edificabili. Noi li riduciamo di più della metà: il 50% sarà a verde. Costruiremo in verticale.
Il PAT dell’Amministrazione Zanotto trasforma in edificabili 4,1 milioni di mq di aree agricole. Noi ne riporteremo una parte ad agricole e costruiremo meno della metà rispetto alle potenzialità. L’80% degli interventi è su aree da riconvertire, già edificate. Solo il 20% sono insediamenti nuovi. Nessuna colata di cemento, perciò nell’attuale crisi il settore edilizio va aiutato, incentivando la qualità. Per di più abbiamo ottenuto opere di compensazione per 140 milioni.
– Case sfitte: i privati che cercano credito firmano accordi per realizzare progetti versando il 10% e sottoscrivendo un atto pubblico. Le banche non finanziano se non vedono i contratti di vendita degli immobili che si costruiranno.
– Il P.I. prevede la valorizzazione delle ville venete e delle corti rurali e protegge le parti realmente storiche e significative. Le parti di minore pregio (fienili o simili), fino ad oggi inutilmente bloccate, vengono trasformate in appartamenti.
– Sovradimensionamento delle nuove abitazioni: il problema è consentire alle imprese di lavorare per rilanciare l’economia. Chi si oppone ha una visione quanto meno limitata di quanto accade anche nella nostra città.
– Troppo cemento per realizzare i 280 interventi previsti, in particolare in collina e a Santa Maria in Stelle, Avesa, Quinzano, Parona? Allarme ingiustificato: le aree urbanizzate nel P.I. lo erano già nel PAT. A opere di privati corrisponde un’opera pubblica, pagata dai privati stessi.
Nota di Tito Brunelli. Alle critiche sulla eccessiva edificazione del P.I., Giacino risponde che la sua Amministrazione è virtuosa rispetto alla precedente che, con il PAT, ha ampliato la possibilità di trasformare l’uso del territorio e di edificare in tanti spazi verdi, piccoli e grandi. Continua a leggere