Archivi tag: immigrati

L’avvocato di strada Enrico Varali valuta alcune norme del decreto sicurezza governativo

“L’iniziativa economica privata è libera. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali” (Costituzione della Repubblica Italiana, n° 41)

da: Quello che il sindaco Tosi dice e quello che fa (58)

* Decreto: la pena aumenta di un terzo se chi commette un reato si trova illegalmente in Italia.   Varali: è aggravante culturale, anticostituzionale: discrimina soggetti considerati ‘diversi’.

* Decreto: confisca dell’immobile e pena fino a tre anni di carcere per chi affitta una casa a un immigrato clandestino. Varali: il solo fatto di affittare (non importa se l’affitto è congruo) fa scattare sanzione penale e confisca. E’ scelta grave. Ne consegue l’aumento dell’emarginazione e dell’esclusione. Continua a leggere

Pubblicità

Lascia un commento

Archiviato in Flavio Tosi e gli immigrati: quello che dice - quello che fa, Riflessioni

C’è qualcuno disponibile a “partire dagli ultimi” per la rinascita di Verona?

da: La Verona del sindaco Flavio Tosi (14)

I senza fissa dimora

* Dicembre 2009. Assessore ai servizi sociali Bertacco: “I senza dimora che utilizzano i posti letto di notte a Verona sono circa 240. Un centinaio li rifiuta e preferisce dormire in strada. Si pensa a un capannone in ZAI, nei pressi de Il Samaritano e a una locanda in Borgo Venezia”.

* Novembre 2009. Corte Marini per i diseredati. Le persone che mangiano sono circa 50; i posti letto sono 20. E per gli altri 30? Ogni sera si deve fare la selezione per un posto letto. Chi lo ottiene sa che deve andarsene entro le 7 del mattino. L’Amministrazione Tosi non aiuta corte Molon. Gli operatori sono due: uno de Il Samaritano e uno della Ronda; cercano di mettere in rete, per i pacchi di alimentari, 110 associazioni e parrocchie.

A Verona 11.000 persone ricevono i pacchi della Ronda. C’è bisogno di cibo, ma anche di altro. Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in La Verona del sindaco Flavio Tosi, Riflessioni

Piano per gli immigrati della Regione Piemonte

“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge” (Costituzione della Repubblica Italiana, n° 54)

da: Quello che il sindaco Tosi dice e quello che fa (55)

Piano per gli immigrati della Regione Piemonte (presidente Mercedes Bresso)

La politica deve cogliere i cambiamenti e rispondere alle richieste di una società in rapida evoluzione, tenendo conto dei bisogni di tutti i cittadini: italiani e stranieri.

Le priorità politiche:

– rafforzare la collaborazione tra le istituzioni regionali e provinciali, assegnando a queste ultime un ruolo di programmazione locale e di coordinamento sul territorio delle politiche di settore: lavoro,  formazione, istruzione, sanità, casa, cultura, …; Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Flavio Tosi e gli immigrati: quello che dice - quello che fa

Mutuo casa: contributi regionali?

Contributi regionale ai cittadini che hanno contratto un mutuo per la casa?

No, se vanno anche a stranieri

“Ogni individuo ha diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, alle cure mediche e ai servizi sociali” (Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo, n° 25)

Regione Veneto. Giugno 2009. C’è l’elenco dei cittadini che hanno contratto un mutuo per l’acquisto della casa e che, non riuscendo a far fronte al pagamento delle rate, rischiano di perdere l’abitazione. Un contributo regionale per loro?

Figurarsi i leghisti nostrani! Fanno due conti per confermare i loro sospetti: ai primi 100 posti compaiono 70 nomi stranieri. Alla fine i foresti sono 438, poco meno della metà. Inaccettabile. Si arrabbia l’allora presidente Galan: Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Conosciamo la Lega Nord, Riflessioni

Si può dimenticare la “Questione Bettio”?

Si può dimenticare la “Questione Bettio”, consigliere comunale a Treviso?

Dicembre 2007. Bettio :”Con gli immigrati bisogna usare metodi da S.S. Gli extracomunitari sono da mettere sotto osservazione per tre mesi. Nel momento in cui ottengono la residenza, occorre valutare, in base ai comportamenti, l’eventualità di espellerli. Sarebbe giusto fargli capire come ci si comporta usando gli stessi metodi dei nazisti. Per ogni trevigiano a cui recano disturbo o danno, si puniscano dieci extracomunitari”.

Nessuno, in Consiglio, ha reagito. Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in La saggezza della memoria, Riflessioni

Regione Veneto. Buoni scuola solo agli ultraveneti

“Tutti sono uguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge … contro ogni discriminazione” (Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo”, n° 7)

Estate 2009. Il Consiglio regionale deve decidere su “interventi a favore delle famiglie degli alunni delle scuole statali e paritarie”: i buoni scuola. In VI Commissione la Lega Nord fa passare la proposta che “costituisce titolo di precedenza assoluta per gli interventi previsti la residenza anagrafica continuativa e la prestazione lavorativa ininterrotta da almeno 15 anni in Veneto di almeno un genitore degli studenti”. Continua a leggere

1 Commento

Archiviato in Conosciamo la Lega Nord, Riflessioni

Conosciamo un po’ meglio gli africani che vivono tra noi (18)

Quale linguaggio nei confronti dei cittadini immigrati ?

Maurizio Cattaneo, in un editoriale su « L’Arena » scrive : « .. parole come pietre e politici con la fionda …. Nei giorni scorsi ci siamo stupiti che un consigliere leghista trevigiano sia arrivato ad evocare le SS parlando di immigrati …. Quello che è avvenuto in quell’aula consiliare ha radici lontane e responsabilità diffuse. Sono anni infatti che il linguaggio politico, con la scusa della semplificazione e della vicinanza al « popolo », è andato degenerando … le parole sono pietre e purtroppo molti politici usano la fionda, senza tener conto dei fragili bersagli che colpiscono ». Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Commenti, Comune Verona, Culture dell'Africa, Riflessioni

Conosciamo un po’ meglio gli africani che vivono tra noi (16)

Con l’Amministrazione Tosi CHE SUCCEDE?

Assistiamo, troppo spesso, alla campagna denigratoria e diffamatoria verso noi cittadini immigrati descritti dall’Amministrazione e da chi la rappresenta come « clandestini, irregolari, accatoni, baraccati, lavavetri, rom romeni, islamici-terroristi, criminali nonché delinquenti pericolosi » che mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Noi immigrati non siamo questo. Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Commenti, Comune Verona, Culture dell'Africa, Riflessioni

Conosciamo un po’ meglio gli africani che vivono tra noi (15)

Risultati ottenuti dai cittadini immigrati a Verona negli anni 2002-2005:

  • graduale avvicinamento alle Istituzioni (Comune, Prefettura, Questura, Ussl) con una presa di coscienza che partecipazione e  coinvolgimento nella vita della città di Verona sono presupposto e fondamento per una democrazia corresponsabile.
  • fiducia negli organi democratici istituzionali.
  • fiducia nelle persone preposte alla gestione delle situazioni difficili, come la sicurezza urbana e nei cantieri di lavoro (dove sono impiegati clandestini  che fanno gola a famiglie e imprese veronesi).
  • creazione di luoghi di discussione permanente in Comune. Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Commenti, Comune Verona, Culture dell'Africa, Riflessioni

Quello che il sindaco Tosi dice e quello che fa (25)

“Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa” (Costituzione della Repubblica Italiana, n° 36)

Assegno sociale? Solo per gli “italiani” da più di dieci anni

Novità dal gennaio 2009:

* per ricevere le prestazioni assistenziali pubbliche, è requisito indispensabile il soggiorno legale in Italia da almeno 10 anni. Non è più sufficiente aver versato i contributi per un numero di anni richiesto.

* molte persone regolari non avranno l’assegno sociale, quella che veniva chiamata pensione sociale (400 euro mensili nel 2008), perché vivono in Italia da un periodo inferiore rispetto a quello ora obbligatorio. Esso potrà essere richiesto da chi: Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Commenti, Flavio Tosi e gli immigrati: quello che dice - quello che fa, Riflessioni