Archivi del mese: febbraio 2020

Sintesi ragionata dell’assemblea di DemoS Veneto del 31 gennaio 2020

La democrazia non è di moda. Oggi ci sono tante dittature; parecchie, tra cui Russia e Turchia, si impongono con le elezioni. Possiamo chiamarle dittature democratiche (imposte con elezioni). Le dittature segnano la fine della democrazia. Un esempio in Italia: Salvini chiede contemporaneamente di essere eletto e di ottenere i pieni poteri. E’ una contraddizione. Eppure molti italiani sono d’accordo: Salvini li rassicura.

Le ‘novità’ dell’odierna democrazia. Lo scenario politico cambia ogni mese. La solidarietà non appartiene più al vocabolario; è moribonda. Il sistema politico ridiventa bipolare, con una diversità: il Centro Destra si ricompatta attraverso il dialogo tra i tre capi (Salvini, Meloni, Berlusconi); il Centro Sinistra invece fatica a fare unità.

Manca la coerenza. Un esempio: “Vado a Messa e voto Salvini”. In questo scenario spuntano le Sardine. Dicono: “Questo andazzo non ci piace. Occorrono serenità, proposte e lavoro, altrimenti i giovani se ne vanno e si separano gli anziani dai giovani”. Le Sardine si ribellano, “altrimenti non c’è speranza”.

DemoS, il nostro partito politico, ha il compito di intercettare il disagio di tanti e la realtà complessa; deve aver chiara la pluralità delle culture e fare opinione; deve strappare la gente alla paura. DemoS ama questa terra: l’unica che abbiamo e deve costruire una proposta politica. Non lo possono fare i gruppi Calenda e Renzi: lì decidono i due capi. Chi entra perde il diritto di parola. DemoS fa politica nella vita quotidiana, ricucendo i rapporti sociali e tenendo presente che quella italiana è una galassia di cento fiori, che faticano a diventare mazzo. DemoS deve fare di tanti pezzetti una unità. Deve parlare anche del positivo, come si fa in famiglia, e recuperare i grandi valori, insieme con chi ci sta. Partire dal basso è punto di forza, ma anche di debolezza: significa puntare su tempi lunghi.

Le elezioni regionali del prossimo maggio. Se eleggiamo una persona cominciamo a esistere politicamente. Come DemoS Vicenza e DemoS Verona facciamo rete con gruppi di Treviso, Padova e Belluno. Ciascuno porta i suoi valori. Possiamo puntare a una lista civica. Costruiamo noi Il percorso e il progetto. Non c’è la linea che arriva da Roma. Occorre creare consenso, che diventa voti. Occorrono programmi e candidati. Ci interessa il partito verde.

TEMI SU CUI PUNTARE.

Abbiamo il pensiero della Chiesa da valorizzare. Ci proponiamo di arrivare a 2-3 idee base, da comunicare oggi al popolo veneto e domani agli Italiani e agli Europei. Possono essere:

  • Unione Europea;

  • Ambiente e inquinamento;

  • Economia sostenibile: se gli attuali meccanismi economici aumentano la povertà e generano iniquità, dobbiamo pensare a un’altra economia;

  • Solidarietà e sussidiarietà, democrazia di prossimità, autonomia del Veneto nel contesto nazionale;

  • Fisco, agricoltura, informatica;

  • DemoS può creare contatti permanenti con molte associazioni per risolvere i loro problemi;

  • Educazione e scuola, per riaprire l’ascensore sociale. Il ruolo della scuola pubblica e di quella parificata – Educazione civica;

  • Innovazione: i fondi assegnati alle Università vanno gestiti dalla Conferenza delle Rettorie;

  • Famiglia, senza equivoci, a partire dalla sconfitta dell’inverno demografico;

  • Tener presenti i limiti dei social: non sostituiscono la democrazia;

  • Lavoro: i lavori sono destinati a cambiare; saranno altri rispetto agli attuali. Già succede!

  • Problemi legati alla Terza e alla Quarta Età.

Tito Brunelli 333 2795916

 

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Ci sono due modi (buoni) di fare politica

Primo. Fare politica ogni giorno, attenti a tutto ciò che riguarda la vita dei concittadini: “Tutto mi interessa di ciò che accade”, alla ricerca del bene comune. Significa prendere atto, con soddisfazione, di ciò che funziona, sempre tesi a migliorarlo ulteriormente. Bisogna però essere attenti anche a ciò che non funziona (in città, in Italia, in Europa, nel mondo) per puntare a una svolta positiva. Preso atto della realtà, chi fa politica sa che da soli si fa poco o niente; è necessario mettersi insieme con politici con prospettive simili alle nostre, tesi a essere a fianco di persone, famiglie, gruppi e aziende che hanno bisogno e/o mostrano capacità rilevanti. Primo dovere del politico è perciò osservare e studiare per capire, per elaborare visioni, programmi e proposte con chi la pensa come noi ed è disponibile a progettare insieme per favorire una crescita che si allarga e coinvolge molti. Il politico sa anche che deve essere pronto a entrare in una lista elettorale per promuovere le nostre idee e i nostri programmi e per chiedere il voto e il sostegno dei concittadini per vincere le elezioni , in modo da poter realizzare ciò che vediamo importante per tutti.

Secondo. Fa politica chi si informa e si lascia informare su quanto succede e si muove nel territorio, a tutti i livelli. Si tratta in particolare di leggere libri e giornali seri e di partecipare a incontri e iniziative organizzati da DemoS e da altri gruppi. Continua a leggere

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A chi, negli scorsi anni, ha seguito il percorso di Progetto Verona

Da un anno alcuni di noi sono tra i promotori del nuovo partito politico “Democrazia Solidale” con sigla “DemoS”, nato nel solco della Comunità di Sant’Egidio e che si ispira agli ideali cristiani. Con i due articoli che pubblichiamo sul nostro blog, richiamiamo alcune riflessioni fondamentali e vi informiamo di quanto avviene in questo partito, nella speranza che alcuni di noi possano trovarvi la strada per aiutare l’umanità a crescere .

Per chi fosse interessato ad approfondire le motivazioni che hanno fatto nascere DemoS può documentarsi nel sito internet “Https://www.democraziasolidale.it” dove si può leggere il manifesto del partito. Su Facebook invece si può cercare “democrazia solidale” per la parte nazionale e “demos veneto”per gli argomenti regionali

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