“Catullo spa”: “L’aumento di capitale è finalizzato a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture degli aeroporti di Verona e di Montichiari, secondo gli indirizzi del Piano industriale e come previsto dal progetto del sistema aeroportuale del Nord Est. Al termine dell’operazione (fine ottobre), il Polo aeroportuale del Nord Est dovrebbe essere realtà. Montichiari sarà prevalentemente cargo, ma muoverà anche passeggeri. Sarà aperta la nuova autostrada Brescia-Bergamo-Milano”.
– Cade la garanzia della “veronesità” della “Catullo spa”: si cancella la norma dello statuto per cui il 51% delle quote dovevano essere possedute da società con sede legale nella provincia di Verona.
– La Giunta comunale di Verona trasferisce le proprie quote della Catullo (111.563 azioni, per un valore di oltre 3,5 milioni) a Aerogest.
– Il Catullo sposa Save in condizioni migliori di quelle semi-comatose di 3 anni prima, ma ancora non completamente in salute. Bilancio 2013: – 3,2 milioni.
– I conti della “Catullo spa”, negli anni scorsi sull’orlo del crac, sono in sicurezza, grazie all’arrivo di soldi spendibili.
– Non è finita. Fine giugno. Collegio dei Revisori dei Conti di Camera di Commercio: “La procedura dell’accordo Save-Catullo, come delineata nella delibera e nella documentazione a corredo, difetta del confronto concorrenziale tipico delle procedure ad evidenza pubblica”. In altre parole: si doveva fare la gara. Ci si chiede perché si sia scelta a tutti i costi la trattativa privata. Si decide comunque di procedere.
Sindaco Tosi: “Le procedure sono legittime.
Anche il governo nazionale sostiene il progetto”.
Bertucco: “E’ resa senza condizioni di Verona di fronte alla voce del padrone”.
Paolo Arena: “L’accordo favorirà un’accelerazione per la gestione sinergica di 4 aeroporti. Potremo rispondere al meglio alla domanda di traffico del territorio. Saremo tutti protagonisti all’interno di un sistema unico, con quote proporzionali agli investimenti di ciascun socio. Con l’apporto di soci privati, doteremo il sistema del Nord Est delle risorse che ci faranno competere sul mercato internazionale.
Il Veneto diventa più unito, con vantaggi sul piano degli investimenti e dell’occupazione: risultato significativo nel panorama dei sistemi aeroportuali italiani. L’accordo favorirà il turismo, il volume di affari e l’indotto economico della regione.
Il nostro aeroporto entra in una fase nuova di sviluppo. Adesso facciamo conoscenza reciproca, lavorando insieme; domani chissà: può essere che Save venga individuata come la casa comune”.
Carmine Bassetti: “L’integrazione con Save, a supporto della macroregione del Nord Est, diventerà un modello da seguire per tutto il trasporto aereo”.
Enrico Marchi: “Si compie il percorso che porterà Save in assemblea e nel CdA della “Catullo spa”. Considerando i tempi lunghissimi di queste operazioni, il passo va colto con soddisfazione. E’ solo l’inizio però. Non parliamo di investimenti di minoranza, ma di creare il Polo aeroportuale del Nord Est. Spero che, come a Treviso, spetti a noi il controllo della “Catullo spa” e che tutti gli attori del Polo siano rappresentati nell’assemblea e negli organi della capogruppo Save, in comunanza di interessi”. Parole chiare.
Assessore Toffali: “Le responsabilità (per Montichiari) hanno origini antiche, non di una sola parte politica. Occorreva un investimento finanziario forte: l’unica proposta concreta arrivata è quella di Save”.
Mauro De Robertis (Sel): “Un aeroporto simile come si è potuto impoverire fino al fallimento?”.
Luca Mantovani (M5S): “Lo sviluppo è stato illustrato, mai realizzato. Perché credere alle attuali promesse di rilancio?”.
Daniele Polato (F.I.): “I vertici del Catullo non hanno gestito correttamente i 2 aeroporti. Non rimane che avvallare il modello Save che genera risorse. Siamo di fronte a nuove promesse di scenari entusiasmanti. Ci affidiamo al nuovo azionista per sperare nella ripresa”.