Così va la politica…: la Lega Nord e la Tramvia

combino.jpgHo davanti a me la pagina di “La Padania” del 10 gennaio 2001, con le foto della tramvia, di Flavio Tosi (allora capogruppo leghista in Consiglio comunale) e di Stefano Zaninelli (allora presidente dell’AMT Verona).

Titolo: “Dopo vent’anni si realizza un sogno”

Sottotitolo: “Il capogruppo leghista Tosi soddisfatto per il risultato ottenuto in città”

Testo: “Il progetto destinato a rivoluzionare i trasporti veronesi ha incontrato la logica soddisfazione di Flavio Tosi, capogruppo leghista in Regione e consigliere comunale a Verona. “Erano più di vent’anni – commenta – che in riva all’Adige non si facevano infrastrutture importanti. Sappiamo tutti, infatti, come capitasse di sovente che nelle pubbliche amministrazioni gli appalti finissero male. Opere come questa, perciò, si erano fatte più che mai necessarie per il benessere dei cittadini veronesi”. Un progetto fortemente targato Lega Nord (che lo inseguiva dal 1994), ma che è comunque riuscito a mettere d’accordo un po’ tutti, tant’è vero che in Consiglio comunale è stato votato anche dagli esponenti di Forza Italia e dei DS. “Certamente – conferma Tosi – scelte così importanti devono assolutamente andare oltre le valutazioni politiche, soprattutto considerando l’apporto che un’opera come questa può dare a Verona, che sarà notevolmente qualificata, grazie anche agli interventi di arredo urbano previsti per inserire la tramvia nel contesto urbano cittadino. Sarà senz’altro una Verona più gradevole e più vivibile. Ora non resta che risistemare alcune questioni relative al tracciato e dare il via definitivo ai lavori, prestando la necessaria attenzione affinché vengano portati a termine nel migliore dei modi”.

 Stesso giornale e stesso giorno. Altro articolo:
 Titolo: “La Lega regala il tram a Verona”

Sottotitolo: “Il Presidente dell’AMT: servirà 61 milioni di utenti all’anno” – “L’opera, da 700 miliardi di lire, sarà realizzata entro il 2004. Il tutto grazie al Carroccio”

Testo: “A Verona il babbo natale leghista quest’anno ha portato il tram. Proprio in questi giorni infatti il Consiglio comunale scaligero ha approvato la realizzazione della rete tramviaria fortemente voluta dalla Lega Nord fin da 1994. L’opera vale complessivamente oltre 700 miliardi. La convenzione, per la realizzazione del progetto, è stata assegnata all’AMT, l’azienda municipale che, sempre dal 1994, è guidata dal leghista Stefano Zaninelli”. Segue una presentazione entusiasta della tramvia. Zaninelli conclude con queste parole: “Si tratta di un progetto fondamentale che in questi anni abbiamo portato avanti costantemente. Ho sempre pensato, infatti, che questa fosse l’unica alternativa al sistema di trasporto pubblico attuale …”.

°° Come questi signori possano oggi sostenere il contrario di quanto affermavano (con convinzione?) sette anni fa devono spiegarlo. E’ da aggiungere che mentre Tosi fratello affermava quanto qui riportato, Tosi sorella condannava con forza il progetto di tramvia: mobilitava il popolo di Borgo Venezia contro, raccoglieva firme, chiedeva arrabbiata il referendum. Difficile capire tra persone normali, ma “normale” in politica.

Il giornalista veronese Antonio Spadaccino scriveva qualche giorno fa su Zaninelli, appena nominato direttore generale dell’Azienda Trasporti Verona:”(Egli è) sempre sotto l’egida della Lega, il movimento divenuto partito e, come tale adeguatosi ai costumi nazionali, anche quelli partoriti da “Roma Ladrona” (leggi occupazione del potere). (Si è perplessi) per quello che Zaninelli rappresenta per Verona: l’uomo che più di ogni altro si è speso – e ha speso soldi pubblici (circa tre milioni di euro, dice lo stessi Zaninelli) – per la realizzazione della tramvia. Ebbene, dopo aver perorato per anni la causa di un’opera che non si farà più – fucilata dal sindaco Tosi – ha sacrificato la coerenza politica (ammesso e non concesso che sia mai esistita, ma questa è una sottolineatura non ad personam) sull’altare di una poltrona, tra l’altro in un’azienda che dovrà cercare di fornire risposte alla cittadinanza veronese in materia di trasporto di massa. La speranza a questo punto è che non predichi invano per gli altri anni di mandato amministrativo”.

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