Partito Democratico, con Michele Bertucco: “L’Amministrazione non ascolta i cittadini. Le nuove destinazioni d’uso richiedono varianti urbanistiche che il Consiglio comunale deve approvare. I negozi previsti sono troppi rispetto a quanto previsto dal PAT. Secondo gli Uffici comunali, gli spazi per la scuola sono sufficienti per 40 bambini; 20 in meno dei 60 previsti. Insufficienti anche gli spazi per le destinazioni museali: quelli disponibili sono appena sufficienti per trasferirvi quanto attualmente contenuto nella Palazzina di Comando. Una parte del materiale museale attualmente in palazzo Pompei sarebbe destinato a rimanere per strada, visto che Castel San Pietro, sede designata del museo, non ha spazi adeguati. Gallerie e spazi espositivi in parte si sovrappone al progetto dell’asilo nido e della “Città dei ragazzi”.
Lega Nord, con Paolo Tosato. “Sbagliato prevedere due spazi espositivi: uno a Castel San Pietro e uno all’Arsenale: tutto il Museo di Storia Naturale deve andare all’Arsenale (Corte Ovest e Palazzina Comando),
da ristrutturare usando i 14 milioni che il Comune vuole dare ai privati. La corte centrale sia parco dell’arte e della cultura. Qui vanno previsti gli esercizi commerciali”.
Battiti. Daniele Polato: “Il Comune blocchi il deterioramento della struttura e riapra una riflessione sull’opportunità di assumere la gestione diretta dell’Arsenale”.
Tosi, sindaco: “Per l’Arsenale occorrono soldi, non firme. Se il Comune spendesse i 15 milioni disponibili per bonificare e consolidare le strutture, a conclusione dell’intervento l’Arsenale sarebbe in sicurezza, ma non utilizzabile dai cittadini. Per renderlo fruibile a tutti servono 40 milioni. Il Comune non li ha. Se facciamo i conti con la realtà, si capisce che l’unica strada percorribile è questo progetto che prevede un investimento del Comune di 15 milioni e da parte del privato di circa 120 milioni nel corso dei 50 anni di concessione. Se si aspetta di contare solo su denaro pubblico, aspetta e spera”.