I sei articoli che seguono raccontano quanto si è mosso intorno a Cariverona nel dibattito cittadino, sorprendentemente misero se si tiene presente l’importanza straordinaria delle scelte in atto. I successivi articoli riportano interventi e spiegazioni del gruppo dirigente (uscente) di Cariverona. Il contenuto del dibattito in città diverge da quanto dichiara la dirigenza. Proponiamo quanto emerge, nella speranza che ci aiuti a farci un’idea. I prossimi mesi e anni ci diranno cosa sta realmente succedendo. In ogni caso le novità sono di eccezionale importanza per la città. E i Veronesi non se ne rendono conto. Parliamo anche delle decine di milioni che hanno dato un importante apporto al bilancio comunale e che devono continuare a darlo, in particolare per servizi sociali e iniziative culturali. Nel 2015 Cariverona ha stanziato ulteriori fondi oltre a quelli previsti: mezzo milione per il piano di rilancio triennale dell’Arena e 7 milioni (più altri 7 da Unicredit) per restauri al monumento. I cambiamenti sono di grande rilievo. Tenerli nell’ombra crea sospetti e imbarazzi che, prima o poi, emergeranno. Ottobre 2015. Proprietà immobiliari di Cariverona vengono trasferite a una nuova società: Property. Pare che i trasferimenti siano di eccezionale portata; riguardano beni che la Fondazione ha acquistato dal Comune in anni recenti: Palazzo Forti, Castel San Pietro, Palazzo del Capitanio, caserma Principe Eugenio, ex Magazzini Generali (con la ‘Rotonda’ dove si insedierà Eataly), … Pare che l’affitto che Oscar Farinetti pagherà per collocare Eataly nella ghiacciaia degli ex Magazzini Generali vada a Property. La gestione di alcune proprietà a scopo commerciale (per 4,5 milioni all’anno) sarà pure affidata a Property. Il rischio è che Fondazione Cariverona assuma progressivamente un ruolo di facciata e che chi crescerà sia Property. Ma chi ha deciso di trasferire gli immobili a questo Fondo, ufficialmente per farli rendere meglio e metterli al riparo da eventuali manovre del Governo nazionale sui patrimoni delle Fondazioni?
Risposta: il CdA di Cariverona, in scadenza. Il dilemma: Cariverona gestirà tutta la sua ricchezza (un enorme patrimonio: immobili, fondi e titoli, in incremento con la vendita della quota di Unicredit) o si daranno queste ricchezze in gestione (non in proprietà) a un Fondo specializzato?
Queste operazioni rientrano nella normalità della grande finanza. Il Ministero chiede che il frutto della vendita della quota di Cariverona a Unicredit (300 milioni) venga gestito da professionisti. Da anni le Fondazioni Cariplo, Torino e Padova si affidano a gestori esterni per ottenere il massimo rendimento dei loro fondi; tenendo conto che queste rendite sostengono attività dei territori.