A “Lettere al Direttore” – L’Arena
Lega Nord e popolo sovrano
Ieri sera ero in Borgo Roma per un’assemblea pubblica organizzata da cittadini. Di amministratori di Comune e Circoscrizione: nessuno.
Ascoltavo e ricordavo le assemblee promosse dall’Amministrazione Comunale o da gruppi di cittadini, presenti l’ex sindaco Zanotto e amministratori delle allora maggioranza e minoranza. I dibattiti erano coinvolgenti e liberi. Numerosi erano i confronti e i dibattiti tra Amministrazione e realtà economiche, culturali e sociali della città, alla ricerca della Verona da costruire: idee e proposte hanno dato vigore alla città. Ricordo solo che Verona è diventata città europea di riferimento per la viabilità nel nostro Continente e che la Gran Guardia fu sede di numerosissimi incontri di alto livello culturale, in particolare nell’ambito della salute e della qualità della vita.
Con l’avvento dell’Amministrazione Tosi, questi incontri pubblici sono spariti. Non ricordo una occasione in cui il sindaco Tosi, di sua iniziativa, abbia promosso dibattiti pubblici, aperti a tutti, per informare i cittadini sugli indirizzi politici e sulle scelte del Comune, da discutere insieme. All’inizio del suo mandato, qualche volta si è presentato ad assemblea organizzate da comitati o gruppi, con atteggiamento di sfida. Preferisce la televisione e i media compiacenti.
Giro i quartieri e chiedo se Comune, Circoscrizione, partiti politici di maggioranza e di minoranza organizzano assemblee pubbliche e confronti aperti. Ovunque la risposta è: “Che io sappia, no”.
Stupisce che questo Sindaco e la Lega Nord vengano sbandierati come genuina espressione del popolo; come politici che vivono a contatto quotidiano con la gente, di cui sarebbero espressione diretta. Può essere vero nel senso che interpretano la sensibilità diffusa di salvaguardare i privilegi che abbiamo conquistato e che vogliamo tenerci cari, pensando di ottenere questo escludendo gli intrusi. E’ certamente falso come modello di democrazia, di partecipazione, di impegno responsabile dei cittadini che individuano i problemi e propongono soluzioni reali. Oggi i cittadini veronesi sono ai margini: siamo fuori. Ci godiamo il nostro benessere egoista. La politica si fa nei palazzi. Anzi: neppure nei palazzi perché Consiglio comunale e Commissioni sono enti inutili. Conta solo ciò che pensa e decide il Sindaco.
Siamo alla morte di ogni tipo di partecipazione. Il “popolo sovrano” o si sveglia o affida la sovranità a un uomo solo al comando: a Verona al sindaco Tosi e in Italia al “ghe pensi mi” e al Bossi padano.
Tito Brunelli
28.09.2010
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Ieri sera ero in Borgo Roma per un’assemblea pubblica organizzata da cittadini. Di amministratori di Comune e Circoscrizione: nessuno.
Ascoltavo e ricordavo le assemblee promosse dall’Amministrazione Comunale o da gruppi di cittadini, presenti l’ex sindaco Zanotto e amministratori delle allora maggioranza e minoranza. I dibattiti erano coinvolgenti e liberi. Numerosi erano i confronti e i dibattiti tra Amministrazione e realtà economiche, culturali e sociali della città, alla ricerca della Verona da costruire: idee e proposte hanno dato vigore alla città. Ricordo solo che Verona è diventata città europea di riferimento per la viabilità nel nostro Continente e che la Gran Guardia fu sede di numerosissimi incontri di alto livello culturale, in particolare nell’ambito della salute e della qualità della vita.
Con l’avvento dell’Amministrazione Tosi, questi incontri pubblici sono spariti. Non ricordo una occasione in cui il sindaco Tosi, di sua iniziativa, abbia promosso dibattiti pubblici, aperti a tutti, per informare i cittadini sugli indirizzi politici e sulle scelte del Comune, da discutere insieme. All’inizio del suo mandato, qualche volta si è presentato ad assemblea organizzate da comitati o gruppi, con atteggiamento di sfida. Preferisce la televisione e i media compiacenti.
Giro i quartieri e chiedo se Comune, Circoscrizione, partiti politici di maggioranza e di minoranza organizzano assemblee pubbliche e confronti aperti. Ovunque la risposta è: “Che io sappia, no”.
Stupisce che questo Sindaco e la Lega Nord vengano sbandierati come genuina espressione del popolo; come politici che vivono a contatto quotidiano con la gente, di cui sarebbero espressione diretta. Può essere vero nel senso che interpretano la sensibilità diffusa di salvaguardare i privilegi che abbiamo conquistato e che vogliamo tenerci cari, pensando di ottenere questo escludendo gli intrusi. E’ certamente falso come modello di democrazia, di partecipazione, di impegno responsabile dei cittadini che individuano i problemi e propongono soluzioni reali. Oggi i cittadini veronesi sono ai margini: siamo fuori. Ci godiamo il nostro benessere egoista. La politica si fa nei palazzi. Anzi: neppure nei palazzi perché Consiglio comunale e Commissioni sono enti inutili. Conta solo ciò che pensa e decide il Sindaco.
Siamo alla morte di ogni tipo di partecipazione. Il “popolo sovrano” o si sveglia o affida la sovranità a un uomo solo al comando: a Verona al sindaco Tosi e in Italia al “ghe pensi mi” e al Bossi padano.
Tito Brunelli
28.09.2010
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