Passante Nord con traforo delle Toricelle.
Il Comune contro il Comune
Maggio. In vista della realizzazione del Passante, con simulazione dei flussi di traffico al 2033, uno studio del settore Mobilità e Traffico del Comune di Verona mostra che il traforo servirà a poco se il suo obiettivo è decongestionare i punti critici della viabilità cittadina: con o senza traforo la differenza è minima.
Si legge a pag. 26 dello studio: “Il nuovo sistema è poco efficace rispetto alle penetrazioni dal settore meridionale della città e nei confronti della mobilità nell’area urbana più centrale, a dimostrazione che risultano necessari contestuali interventi a più ampio livello di sistema, che orientino l’utenza sul trasporto pubblico (magari con un sistema di trasporto di massa come la tranvia) e una limitazione crescente del traffico nelle aree centrali magari con un road pricing”.
Dal modello di simulazione risultano due scenari di riferimento al 2033.
*Primo scenario, con traforo: “La bretella Verona Nord – Centro si decongestiona soprattutto nella parte più esterna, perché in grado di diversificare gli accessi. Si decongestiona la fascia nord, sgravata dal traffico di attraversamento di media e lunga percorrenza assorbito dal traforo, che viene percorso da 3.600 autovetture nell’ora di punta. La strada di Gronda sarà satura all’80%. La Tangenziale Est raggiunge una saturazione al 60%”. Effetti sulla mobilità urbana centrale? “Poco efficace rispetto alla penetrazione dal settore meridionale della città e nei confronti della mobilità urbana più centrale. Consigliamo un sistema di trasporto pubblico di massa (tranvia).
*Secondo scenario, senza traforo. Si prevede “la saturazione dell’80% degli archi stradali. Si saturano: la bretella Verona Nord – Centro, gli assi di penetrazione urbana, in particolare le direttrici est e nord. La Tangenziale Est rimane sottoutilizzata tranne la parte in cui si innesta la SS11, con funzioni di distribuzione urbana e non di attraversamento. Si aggrava la saturazione della rete urbana”. Unica uscita in quella zona: quella di Ca’ di Cozzi, di fronte al Famila, con svincolo verso via Mameli.