“Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. Nessuno può essere costretto a far parte di un’associazione” (Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, n° 20)
Dal Vaticano : l’orientamento è ad attuare un principio di indesiderabilità
Dal maggio al settembre 2008 il Vaticano i critica in quattro occasioni il governo in materia di immigrazione.
L’Osservatore Romano, a firma di don Vittorio Nozza (Caritas), avanza profonde critiche sulle nuove regole per gli extracomunitari: “Il giro di vite adottato dall’esecutivo alimenta l’intolleranza; le politiche europee prevedono restrizioni, ostacoli e barriere all’immigrazione. Sofisticate forme di intolleranza si fanno avanti anche nel mondo culturale, intellettuale e politico italiano: intristisce quando dal mondo politico arrivano segnali che alimentano un clima di paura e di intolleranza. Le solidarietà si accorciano sempre di più, mentre si moltiplicano intenzioni e decisioni che incrementano l’orientamento ad attuare un principio di indesiderabilità per chi bussa alla porta”.
In risposta al “Popolo delle Libertà” che sostiene che:
– la mancanza di regole e l’invasione di clandestini, non le politiche in campo, alimentano l’intolleranza,
– una seria politica dell’accoglienza si può fare solo attraverso la lotta all’immigrazione clandestina e la difesa del diritto alla sicurezza, tre sono le critiche al governo da parte degli organismi ecclesiastici su:
– detenzione degli immigrati clandestini,
– rispetto delle norme internazionali in materia di rifugiati,
– gioco al ribasso sui diritti umani dei migranti.
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L’Osservatore Romano, a firma di don Vittorio Nozza (Caritas), avanza profonde critiche sulle nuove regole per gli extracomunitari: “Il giro di vite adottato dall’esecutivo alimenta l’intolleranza; le politiche europee prevedono restrizioni, ostacoli e barriere all’immigrazione. Sofisticate forme di intolleranza si fanno avanti anche nel mondo culturale, intellettuale e politico italiano: intristisce quando dal mondo politico arrivano segnali che alimentano un clima di paura e di intolleranza. Le solidarietà si accorciano sempre di più, mentre si moltiplicano intenzioni e decisioni che incrementano l’orientamento ad attuare un principio di indesiderabilità per chi bussa alla porta”.
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– la mancanza di regole e l’invasione di clandestini, non le politiche in campo, alimentano l’intolleranza,
– una seria politica dell’accoglienza si può fare solo attraverso la lotta all’immigrazione clandestina e la difesa del diritto alla sicurezza, tre sono le critiche al governo da parte degli organismi ecclesiastici su:
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– rispetto delle norme internazionali in materia di rifugiati,
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