“E’ importante avere memoria di chi siamo e da dove veniamo” (Barack Obama)
Lavoratori? Sì, ma clandestini
In Veneto, secondo dati attendibili, sono circa 35.000. Ma c’è chi sostiene che sono 81.000. Non hanno diritti e rispondono ‘sissignore’ al datore di lavoro. Sono un esercito silenzioso e invisibile che entra e esce dalle nostre fabbriche e dalle nostre case. Fanno, in nero, i lavori più duri, quando c’è bisogno. Attendono spesso con ansia una chiamata. Sono operai non specializzati, facchini, turnisti in fonderie o concerie. In tempi di crisi perdono possibilità di lavorare. Sono anche cercati perché si accontentano di poco. Tra loro molti sono badanti, colf, muratori.
Su 100 stranieri gli irregolari sono 19,7. Gli stranieri (regolari e non ) sono 10,4 su 100 abitanti. Probabilmente aumenteranno di numero: nei prossimi mesi l’Italia rischia di trovarsene in casa milioni.
Cresce il disagio delle popolazioni locali: l’immigrazione clandestina è percepita come sbarco di delinquenti e sbandati.
Carlo Melegari: la clandestinità non è sinonimo di delinquenza, bensì di lavoro in nero, irregolare, che fa comodo al mercato del lavoro e alla nostra economia. Penso a certe imprese, soprattutto agricole e a certe famiglie benestanti che assumono colf e badanti in nero per risparmiare. Tutti siamo d’accordo nel combattere l’immigrazione irregolare. La clandestinità prima di tutto reca danno agli stessi immigrati che devono svendersi a causa della loro condizione vedono diminuire la possibilità di far valere i loro diritti. Se il sindaco Tosi vuole puntare solo sulle politiche repressive, gli consiglio che, anziché controllare solo i call center, suoni i campanelli delle abitazioni di Borgo Trento: troverà un gran numero di colf e badanti non in regola”.
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Su 100 stranieri gli irregolari sono 19,7. Gli stranieri (regolari e non ) sono 10,4 su 100 abitanti. Probabilmente aumenteranno di numero: nei prossimi mesi l’Italia rischia di trovarsene in casa milioni.
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Carlo Melegari: la clandestinità non è sinonimo di delinquenza, bensì di lavoro in nero, irregolare, che fa comodo al mercato del lavoro e alla nostra economia. Penso a certe imprese, soprattutto agricole e a certe famiglie benestanti che assumono colf e badanti in nero per risparmiare. Tutti siamo d’accordo nel combattere l’immigrazione irregolare. La clandestinità prima di tutto reca danno agli stessi immigrati che devono svendersi a causa della loro condizione vedono diminuire la possibilità di far valere i loro diritti. Se il sindaco Tosi vuole puntare solo sulle politiche repressive, gli consiglio che, anziché controllare solo i call center, suoni i campanelli delle abitazioni di Borgo Trento: troverà un gran numero di colf e badanti non in regola”.
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