Il Comune contro il Comune

Il Settore Mobilità e Traffico del Comune di Verona analizza i flussi del traffico in città e mostra che il traforo, se il suo scopo è decongestionare i punti critici della viabilità cittadina, servirà poco: in base alla simulazione dei flussi di traffico nel 2033, con o senza traforo la differenza è minima. “I grossi attrattori di traffico sono il centro storico, Verona Sud, Borgo Trento con il polo ospedaliero e i centri scolastici. L’Amministrazione ritiene di risolvere il problema con il Passante Nord, che invece non avrà effetti positivi sulla mobilità in centro e sulle penetrazioni da sud. Esso è utile a scala extraurbana: facilita la percorrenza da est verso nord e ovest; intercetta il flusso che avrà come destinazione il casello di Verona Nord e la Valpolicella; ma non decongestiona le circonvallazioni, gli assi di penetrazione e le aree critiche di Borgo Trento e Porta Vescovo, delle zone commerciali, di Santa Lucia e del Centro storico.

Non ne trarranno benefici le arterie che attraversano Veronetta, fino a via Mameli, per collegare le zone ad est con quelle a ovest. Quanti percorreranno il Passante Nord da Poiano a Ca’ di Cozzi, pagando un pedaggio? Recenti studi mostrano che solo il 30% del flusso veicolare che passa per via Mameli va verso la Valpolicella o la statale del Brennero. Meglio la tranvia, parcheggi scambiatori, rete di piste ciclabili, limitazione del traffico privato”.
Leggiamo a pag 26 dello studio: “Il nuovo sistema è poco efficace rispetto alla penetrazione dal settore meridionale della città e nei confronti della mobilità nell’area urbana centrale; risultano necessari contestuali interventi a più ampio livello di sistema, che orientino l’utenza sul trasporto pubblico (magari con un sistema di trasporto di massa come la tranvia) e sulla limitazione crescente del traffico nelle aree centrali”.
Dal modello di simulazione risultano due modelli di riferimento al 2033:
Primo scenario, con traforo: la bretella Verona Nord – Centro decongestiona soprattutto la parte più esterna, diversificando gli accessi. La fascia nord, sgravata dal traffico di attraversamento di media e lunga percorrenza, assorbito dal traforo, viene percorsa da 3.600 autovetture nell’ora di punta. La Strada di Gronda sarà satura all’80% e la Tangenziale Est al 60%. Gli effetti sulla mobilità urbana centrale saranno poco efficaci rispetto alla penetrazione dal settore meridionale della città e nei confronti della mobilità urbana centrale. Consigliamo un sistema di trasporto pubblico di massa.
Secondo scenario, senza traforo. Saranno saturi l’80% degli archi stradali; in particolare la bretella Verona Nord – Centro, gli assi di penetrazione urbana, le direttrici Est e Nord. La Tangenziale Est rimane sottoutilizzata tranne la parte in cui si innesta la Statale 11, con funzioni di distribuzione urbana e non di attraversamento. Si aggrava la saturazione della rete urbana”.
– E’ d’obbligo chiedersi: hanno ragione il settore Mobilità e Traffico del Comune e una larga parte di consiglieri comunali, di maggioranza e di minoranza, o il Sindaco e i suoi sostenitori?

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