Per battersi con frutto, bisognava partire quattro anni prima. Partito Democratico:
– La filosofia di fondo del piano è condivisibile. Bene le compensazioni. Se passiamo all’attuazione pratica, mancano uno studio urbanistico approfondito e un organico piano dei servizi. Vediamo una serie di francobolli, senza un disegno complessivo: un contentino a molti, a scapito della qualità della vita, del verde e della programmazione del territorio. Occorre potenziare il trasporto pubblico.
– Il P.I. è una cementificazione. Si consumano campagna e aree di servizio; si aggrediscono zone delicate, come Poiano e Montorio.
– Si consuma quasi tutta la potenzialità edificatoria del PAT, creando quartieri fantasma.
– E’ spropositato il numero di metri quadrati di commerciale a Verona Sud, costellata di torri: la zona sarà quartiere dormitorio o by night.
– Il Piano dà per scontato che la popolazione cresca di 25.000 abitanti, mentre è in calo o stazionaria (grazie agli immigrati): è la scusa per costruire, anche se non ce n’è bisogno.
– Grave indice di un modo di concepire la politica: i Consiglieri di Circoscrizione non hanno avuto il tempo di esaminare il P.I.
Una nota di conferma, da parte di Tito Brunelli.
Ero presente quando, in III^ Circoscrizione, si è riunita la Commissione che doveva valutare il P.I. nel suo territorio. Nonostante la difesa dell’Amministrazione comunale da parte del Presidente (gli altri Consiglieri di maggioranza assistevano muti e scocciati), è stato evidente che solo il Presidente era parzialmente informato sulle conseguenze del piano nel territorio circoscrizionale.
Alla prova dei fatti, l’Amministrazione leghista, ritenuta vicina alla gente, si è mostrata chiusa al confronto, con unico interlocutore i proprietari e gli imprenditori interessati. Continua a leggere →