Proseguiamo l’illustrazione delle varie posizioni.
– Partito Democratico. “Verona Sud, nei prossimi anni, sarà intasata da traffico e cantieri: la maggior parte faranno sorgere aree commerciali. Di fronte alla Fiera se ne aggiunge una ai 432.000 mq di commerciale previsti a Verona Sud dal Piano degli Interventi. L’Amministrazione Tosi per anni ha raccontato che i parcheggi sono la priorità assoluta per la Fiera e che, di fronte a essa, non si può realizzare altro. Adesso si spazza via proprio l’area di sosta più vicina ai padiglioni e comoda per collegarsi al centro città. Golosine, Borgo Roma e Cadidavid non hanno ricevuto un solo metro di verde fruibile”. Si polemizza anche sul valore economico dell’area: i prezzi di mercato sono altri.
Il P.D. è contrario a un grande parcheggio all’ex Scalo merci: porta il traffico all’interno dei quartieri anziché fermarlo all’uscita dell’autostrada. Chiede in quella vastissima area (da viale Piave a Santa Lucia) un grande parco urbano. Segattini: “Il sindaco Tosi ha chiesto alle FS un’area nello scalo per 5.000 posti auto per la Fiera, ma quell’area è strategica per lo sviluppo della città: deve saldare il debito di verde e vivibilità che il Comune ha nei confronti di Verona Sud e Golosine”.
Pesante e logico è quanto afferma Bertucco (P.D.): “L’urbanistica è sotto dettatura di privati”.
– PD e PdL minacciano ricorso al TAR. In un contratto trentennale, a firma Riello (Fiera) e Paolo Paternoster (Polo fieristico), le parti garantiscono sull’area, per 30 anni, almeno 2.160 posti auto, che, con il nuovo centro commerciale, calerebbero della metà.
– Il PD diffonde uno studio di Confesercenti-Lombardia: Ikea, a fronte di 841 posti di lavoro promessi, ne manda in fumo 1.085, con saldo negativo di 284. In Lombardia, negli ultimi 4 anni, a seguito del sorpasso delle grandi e medie superfici commerciali rispetto al piccolo commercio di vicinato, sono stati persi 20.000 posti di lavoro”.
Vito Giacino: “Di fronte alla Fiera sorgerà un supermercato alimentare, non un centro commerciale. Continua a leggere
Orgogliosi dei nostri concittadini
Giugno 2014. Cadidavid. Cittadini innaffiano con acqua privata il parco pubblico di via Turazza, di 9000 mq, per evitare che in estate diventi brullo e arido. Il parco, inaugurato un paio d’anni fa, ha piante giovani, che soffrono la calura. Senza la dovuta quantità d’acqua, con il calore, il verde rischia di andare in malora. Manca l’acqua perché “Acque Veronesi” ha sigillato i rubinetti, per la morosità del privato che ha in gestione l’area, ottenuta tramite bando AGEC.
PD: “Probabilmente il gestore è in difficoltà economiche, ma non si può buttare via il denaro investito. Il parco è frequentato. Bisogna intervenire presto per salvaguardare il manto erboso e i giovani alberi ad alto fusto. Continua a leggere →
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