Si può consentire che un consigliere comunale arrivi in aula, firmi e se ne vada prendendo gli stessi soldi di chi rimane per ore?
Così si comportava il consigliere Tosi, oggi moralista: non una volta ogni tanto: quasi sempre.
Gennaio 2008. Lo stipendio dei consiglieri comunali scende dai 1446 euro lordi ai 1350 al mese.
Primavera 2010. Il Presidente del Consiglio comunale Fratta Pasini (guadagno mensile: 4.700 euro) illustra i tagli di stipendio previsti dalla manovra economica per i 48 consiglieri comunali. Guadagneranno 1156 euro lordi al mese. Il netto sarà sugli 850, con presumibile ulteriore calo. Dice: “Sacrificio economico accettato. I mal di pancia sono perché si è cominciato a tagliare dal basso”. A Verona la spesa complessiva cala da 704.000 euro all’anno a 560.000. Altre novità: il divieto di cumulo delle indennità; il calo dei consiglieri: – 11; gli assessori saranno al massimo 10 (oggi sono 14). Preoccupa la conclusione del Presidente: “Bisogna individuare meccanismi per incentivare la partecipazione, come la riduzione dell’indennità in caso di assenza ingiustificata”.
Il sindaco Tosi interviene:
– non faccio politica per i soldi: prendo meno della metà dello stipendio di assessore regionale; Continua a leggere
Presenza e qualità dei parlamentari europei italiani (7)
Silvio Berlusconi, nel suo ruolo di parlamentare europeo (20 luglio 1999 – 20 giugno 2001. Non aveva cariche di governo), è stato presente 10 volte su 131 sedute. Record assoluto di assenteismo: il 92,4%. Secondo: Marcello Dell’Utri. Terzo: Gianfranco Fini.
E Berlusconi ha il coraggio di dire: “I candidati sono spesso vecchi arnesi della politica: le sinistre liberano il campo in Italia e li mandano in Europa in pensione, soltanto interessati al compenso e molto spesso assenteisti. Continua a leggere →
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