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Bilancio consuntivo dell’era Tosi. Anno 2010

da “Il bilancio del Comune di Verona per il 2010 e per il 2011″ (5)

E’ bene soffermarsi sulla tabellina che segue, illuminante rispetto a una Giunta che accusava la precedente di “mettere le mani nelle tasche dei cittadini”. Mette a confronto la percentuale di copertura dei principali servizi a domanda individuale da parte dei cittadini.

Ci occupiamo ora non di opere ma di servizi, la parte corrente di bilancio. Il livello medio dei servizi comunali è buono e non da oggi, ma sui costi attuali è bene riflettere. Continua a leggere

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Quello che il sindaco Tosi dice e quello che fa (31)

“La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita” (Costituzione della Repubblica Italiana, n° 34)

Questione asili nido

Giugno 2008: iscrizioni ai nidi comunali. Tante domande e, in alcuni casi, posti contati. Le mamme veronesi chiedono che prima siano accolti i figli degli italiani: “Gli immigrati prendono quasi tutti i posti. Sui redditi vincono loro: li hanno più bassi di noi italiani, che dobbiamo ricorrere agli asili privati. Il Comune dovrebbe agevolarci”. Il caso limite è il nido “Della Valle” alle Golosine: i bambini inclusi sono quasi tutti figli di immigrati. Il malumore si allarga. Continua a leggere

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Riflessioni: il bilancio del Comune di Verona

asilo

e) Asili comunali. Indagine di Cittadinanzattiva. Costo per ogni bambino che frequenta il nido a Verona: 369 euro al mese: al di sopra della media nazionale (290 euro). Dura la vita per le giovani coppie!

Primi dati sui nidi nel 2008:

– le domande sono 1.184 (erano 1.231 nel 2007);

– posti disponibili: 632, più altri 40 individuati;

– 45 sono le richieste accettate da genitori unici di figli riconosciuti;

– 113 i bambini stranieri (110 nel 2007);

– 364 sono i bambini in lista di attesa.

* Le perplessità riguardano le domande delle famiglie a protezione sociale (= nuclei familiari con problematiche economiche, lavorative o sociali): su 113 solo 28 sono state accolte, perché prive dei requisiti richiesti.

* Ci si chiede anche chi sono le 364 famiglie dei bambini rimasti fuori.

* Le strutture restano comunque insufficienti. Spendiamo i soldi per autostrade e grandi mostre o per i servizi essenziali? Continua a leggere

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Il nulla va di moda … tra i battimani

Leggo la stampa locale. Colpisce l’assenza di notizie e di dibattito sulle prospettive della città. Passano mesi senza che accada nulla che riguardi realizzazioni e speranze fondate per noi, cittadini veronesi. Pare che l’unica cosa che conta sia cacciare o colpire diseredati, poveri e immigrati in difficoltà. Si parla e si parla; si scrive e si scrive e tutto finisce lì. Proviamo a richiamare alla mente quanto apparso sui mass media locali dall’inizio dell’Amministrazione Tosi (giugno 2007).

* Primi mesi: meraviglia per la larga vittoria di Tosi; felicità per il nuovo Sindaco e per il suo attivismo-presenzialismo; ordinanze sulla sicurezza e sul decoro della città. Tutti contenti: spariscono i venditori irregolari e vengono, in parte, allontanate dal centro storico persone “sgradite e sgradevoli”. Gli immigrati sono il bersaglio continuo: quelli irregolari o tutti? Difficile distinguere. Questi temi restano il distintivo del sindaco Tosi. Pagine e pagine, servizi e servizi. Il Direttore di “Il Corriere di Verona” mette in guardia: governare la città nella sola dimensione della ‘sicurezza’ e rendere ‘invisibili’ gli assessori può diventare rischioso. Un uomo solo al comando. Può funzionare?

Dovere e compito primario dell’Amministrazione è prospettare il volto futuro della città. Da questo punto di vista il silenzio è totale. Quale Verona è nei progetti dell’Amministrazione Tosi? Ma! Continua a leggere

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Nidi comunali: regolamento stravolto

Richieste di ammissione ai nidi, in città – anno 2008-09: 1231. Posti comunali disponibili: 1100.

A fine aprile 2008, il regolamento sui nidi non viene approvato dal Consiglio comunale, che lo rinvia alla Conferenza dei capigruppo e alla commissione servizi sociali. Ne esce un nuovo regolamento che non privilegia più le coppie regolarmente sposate. Fattore determinante per l’accesso agli asili nido diventa il reddito. Continua a leggere

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Asili nido a Verona: c’è posto per chi? Il dibattito

Questo articolo è la continuazione di quanto pubblicato il 7 maggio.

Viene riportato il resoconto dei dibattiti che si sono tenuti nei diversi organismi politici cittadini. E’ un po’ lungo ma si è preferito essere il più esaurienti possibile.

Maggioranza.

– Papadia Salvatore (capogruppo di Forza Italia): “Il nostro programma garantisce la tutela della famiglia tradizionale, alla quale, per nostra precisa volontà, vanno un punteggio maggiore e grande attenzione rispetto a coppie di fatto e a separati. Chi è separato e i nuclei disagiati e a basso reddito percepiscono assegni familiari maggiori. Bisogna aiutare, con servizi di sostegno, le coppie che hanno un progetto comune, con figli da allevare. Chi si separa o divorzia deve sapere che andrà incontro a questi inconvenienti. Le madri single hanno un punteggio più basso, ma riserviamo una quota del 2% alle ragazze madri, per aiutare chi compie la scelta coraggiosa di non abortire”.

Pavesi Antonia (presidente Commissione consiliare V – lista Tosi): “Con questo regolamento diamo una risposta più fedele alle esigenze della società veronese. Le norme servono a dare un segnale: ti sposi? Devi mantenere l’impegno”.

Traverso Elena (Alleanza Nazionale): “I figli di ragazze madri sono discriminati rispetto a quelli delle coppie coniugate e delle vedove. I punti anche per loro devono diventare 20. Le ragazze madri si trovano a dover gestire una situazione di difficoltà a causa dell’irresponsabilità altrui e non hanno né alimenti né reversibilità della pensione. Poi io sono contraria all’aborto: ci affianchiamo alle ragazze madri e diamo loro un sostegno reale: invogliamo a portare a termine la gravidanza. Un asilo privato costa anche 700-800 euro al mese e una ragazza da sola non può permetterselo. Benetti prevede una riserva per le ragazze madri pari al 2%, ma, oltre a trovarla decisamente insufficiente, eticamente trovo più corretto alzare il punteggio, anche per una questione di principio. Non ci deve essere divario di punti tra la vedova e la madre single. La Traverso propone un emendamento, approvato dalla Commissione: dare ai bambini delle ragazze madri 20 punti, lo stesso attribuito ai figli delle vedove. Propone pure di portare dal 2 al 5% la quota di riserva dei posti disponibili per figli di ragazze madri.

Miglioranzi Andrea (capogruppo “lista Tosi): “Le perplessità ci sono”. Continua a leggere

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Asili nido a Verona: c’è posto per chi?

Criteri a cui ispirarci.

Chi accogliere negli asili nido comunali? L’argomento sta coinvolgendo molti cittadini di Verona in questo periodo di stanca amministrativa. Vedremo in seguito i dati. Premettiamo alcuni criteri di valutazione della questione.

° Il primo riguarda soprattutto i cattolici praticanti, componente consistente di chi legge queste pagine. Nell’ultimo anno si è parlato spesso di “principi non negoziabili”. Tra questi c’è certamente la famiglia, alla quale teniamo molto. Constatiamo ancora una volta la particolarità e la difficoltà della politica e dell’amministrare: un principio condiviso, se è applicato ideologicamente (= in base a riferimenti rigidi, non mediabili, che non tengono conto delle situazioni della vita) può portare a risultati opposti a quella che ci si propone. La “Dottrina sociale della Chiesa” è per noi riferimento essenziale; il compito del politico cattolico è di puntare al meglio possibile, nel confronto costante con la realtà della vita.

° Il secondo, collegato al primo, riguarda l’assegnazione del punteggio per l’inserimento dei nostri bambini al nido comunale. Il regolamento proposto, per stabilire criteri e punteggio, non prende in esame i bambini, i loro diritti e i loro bisogni; si riferisce invece alla condizione familiare dei genitori, privilegiando quelli regolarmente sposati e che vivono un buon rapporto familiare. Lo scopo è premiare i genitori virtuosi o cercare il meglio per i bambini? Continua a leggere

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