Questo articolo è la continuazione di quanto pubblicato il 7 maggio.
Viene riportato il resoconto dei dibattiti che si sono tenuti nei diversi organismi politici cittadini. E’ un po’ lungo ma si è preferito essere il più esaurienti possibile.
Maggioranza.
– Papadia Salvatore (capogruppo di Forza Italia): “Il nostro programma garantisce la tutela della famiglia tradizionale, alla quale, per nostra precisa volontà, vanno un punteggio maggiore e grande attenzione rispetto a coppie di fatto e a separati. Chi è separato e i nuclei disagiati e a basso reddito percepiscono assegni familiari maggiori. Bisogna aiutare, con servizi di sostegno, le coppie che hanno un progetto comune, con figli da allevare. Chi si separa o divorzia deve sapere che andrà incontro a questi inconvenienti. Le madri single hanno un punteggio più basso, ma riserviamo una quota del 2% alle ragazze madri, per aiutare chi compie la scelta coraggiosa di non abortire”.
– Pavesi Antonia (presidente Commissione consiliare V – lista Tosi): “Con questo regolamento diamo una risposta più fedele alle esigenze della società veronese. Le norme servono a dare un segnale: ti sposi? Devi mantenere l’impegno”.
– Traverso Elena (Alleanza Nazionale): “I figli di ragazze madri sono discriminati rispetto a quelli delle coppie coniugate e delle vedove. I punti anche per loro devono diventare 20. Le ragazze madri si trovano a dover gestire una situazione di difficoltà a causa dell’irresponsabilità altrui e non hanno né alimenti né reversibilità della pensione. Poi io sono contraria all’aborto: ci affianchiamo alle ragazze madri e diamo loro un sostegno reale: invogliamo a portare a termine la gravidanza. Un asilo privato costa anche 700-800 euro al mese e una ragazza da sola non può permetterselo. Benetti prevede una riserva per le ragazze madri pari al 2%, ma, oltre a trovarla decisamente insufficiente, eticamente trovo più corretto alzare il punteggio, anche per una questione di principio. Non ci deve essere divario di punti tra la vedova e la madre single. La Traverso propone un emendamento, approvato dalla Commissione: dare ai bambini delle ragazze madri 20 punti, lo stesso attribuito ai figli delle vedove. Propone pure di portare dal 2 al 5% la quota di riserva dei posti disponibili per figli di ragazze madri.
– Miglioranzi Andrea (capogruppo “lista Tosi): “Le perplessità ci sono”. Continua a leggere →
Quello che il sindaco Tosi dice e quello che fa (31)
“La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita” (Costituzione della Repubblica Italiana, n° 34)
Questione asili nido
Giugno 2008: iscrizioni ai nidi comunali. Tante domande e, in alcuni casi, posti contati. Le mamme veronesi chiedono che prima siano accolti i figli degli italiani: “Gli immigrati prendono quasi tutti i posti. Sui redditi vincono loro: li hanno più bassi di noi italiani, che dobbiamo ricorrere agli asili privati. Il Comune dovrebbe agevolarci”. Il caso limite è il nido “Della Valle” alle Golosine: i bambini inclusi sono quasi tutti figli di immigrati. Il malumore si allarga. Continua a leggere →
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