Amministrazioni Tosi: opere poche – valori in basso
Dal 2007 a oggi, a Verona, è morto ogni segno di partecipazione popolare democratica. Qualcuno ricorda una assemblea con confronto pubblico sulle scelte compiute? Sì. Una: alla Gran Guardia, alcuni anni fa. Era però riservata a tecnici e vietata ai semplici cittadini. Nel primo anno di Amministrazione, il Sindaco ha partecipato ad alcune assemblee; come invitato, non organizzatore. In seguito ha evitato ogni confronto. Per il Sindaco del popolo è grossa! Per la democrazia è mortale.
Il Comune ha trascurato i quartieri e ha azzerato le Circoscrizioni, ignorandone i progetti, privandole di soldi e rendendole inabili a rispondere ai bisogni dei cittadini.
Le mafie a Verona? La Commissiona parlamentare Anti mafia, presieduta da Rosy Bindi, ha sostato per un paio di giorni a Verona. Si è parlato di mafie. L’evento avrebbe dovuto destare scalpore, ma i Veronesi non si smuovono. Di mafie e Verona si parla in documenti ministeriali nazionali e in una indagine condotta in Emilia Romagna: coinvolge 7 persone residenti nel veronese. In città se ne parla sempre più. La penetrazione delle mafie nel Veronese è data come certa, ma si tratta di sussurri. Solo Flavio Tosi ripete che sono fandonie;
che a Verona le mafie non ci sono. Pare di sentire Maroni, Ministro degli Interni: ripeteva che in Lombardia la mafia non esiste. Oggi nessuno più lo nega e si prende atto che le mafie in Lombardia sono radicate ovunque. Il solo fatto che Tosi neghi e neghi è sospetto. Le interdittive del prefetto Mulas hanno chiuso parecchie aziende in odore di mafia nel veronese. Si evidenzia (lo ha fatto presente il nuovo Questore di Verona qualche giorno fa) il timore della mafia o, per lo meno, di incrostazioni e legami che possono diventare pericolosi. Diventa indispensabile percorrere nuove strade, con un gruppo dirigente nuovo.
– basta parlare con i dipendenti comunali (quelli non beneficiati dall’Amministrazione) per rendersi conto della loro progressiva e pesante demotivazione, che va a danno soprattutto dei cittadini.