Massignan: “Il Piano prevede nuove costruzioni per circa 111.000 mc. Premia i furbetti che, fingendosi coltivatori, hanno costruito finti annessi rustici.
In positivo si recupera patrimonio abbandonato. Il Comune deve dare le linee guida strategiche; spesso però ragiona caso per caso, sulla base di proposte di privati. E’ la prima volta che ci si basa sul recupero dell’esistente e non sull’espansione della città, prevedendo anche la demolizione di edifici che deturpano il paesaggio, come i capannoni abbandonati, per ricostruirli con criteri riqualificanti”.
Giorgio Gabanizza: “La Variante continua a delegare a privati la gestione del territorio, invitandoli, con l’ennesimo avviso pubblico, a segnalare proposte da inserire nel nuovo piano, senza indicare in che modo si intende salvaguardare il territorio, in particolare in aree di pregio: collina, edifici di valenza storica e architettonica, centri storici e Parco dell’Adige”.
Ciro Maschio (Fratelli d’Italia – presidente della Commissione Urbanistica – oggi all’opposizione):
“L’assessore è partito con il piede sbagliato: non è possibile che una proposta così importante non sia condivisa, prima, con i Consiglieri comunali, che l’hanno appresa dai giornali. Deve parlare in Consiglio. Forse è il “metodo Tosi”, per il quale i Consiglieri comunali sono poco più che schiaccia bottoni. Una riqualificazione urbanistica, con recupero mirato ed equilibrato di immobili, è condivisibile: può ridare slancio all’edilizia senza consumare territorio. Faremo approfondimenti e verifiche prima di portare la proposta al voto in commissione”.
Vittorio Di Dio, vice capogruppo lista Tosi: “Trasformare annessi rustici sulle Torricelle e nel Parco dell’Adige in case, ristoranti e agriturismo? L’Assessore non ci ha coinvolto. Rivendico la centralità del Consiglio comunale: parliamo in Consiglio prima di prendere una decisione politica su un tema così delicato. Non vorrei che si andasse avanti a furia di condoni edilizi”.