Inizio 2016. Per aiutare i costruttori, il Comune consente a chi ha terreni edificabili e su di essi paga le tasse di renderli non edificabili, smettendo di pagare le tasse, con obbligo dei proprietari di curare il verde.
Serpelloni, (Presidente costruttori edili): “L’Assessore comincia bene il suo mandato. Finora un progetto presentato nel P.I. poteva essere ridotto di non più del 15%. Se un costruttore aveva chiesto di edificare su 100.000 metri e adesso è in grado di farlo su 50.000, perché ripartire da zero?”.
Caleffi: “I progetti del P.I. decadranno se entro il 13 marzo 2017 non saranno attuati”.
Altre scelte dell’Amministrazione creano sgomento. Un esempio: in Villa Modena – via Zamboni – scompare l’area verde. Il parco è quasi del tutto raso al suolo e la collina è scavata per far posto a ville residenziali. Residenti: “E’ assassinio del territorio. Natura e collina non si toccano. Le ruspe hanno sradicato e fatto a pezzi alberi di oltre 100 anni. Come si è potuto autorizzare questo obbrobrio? Perché, invece di continuare a costruire e a distruggere l’ambiente, non si portano a termine le case iniziate e mai finite?”.
La svolta
Maggio 2016. L’assessore Caleffi presenta la Variante al P.I.: la modifica è radicale. Sono interessate la collina, il Parco dell’Adige, la ZAI storica e il centro città.
Collina. Il riferimento sono le colline (non solo le Torricelle) e il Parco dell’Adige. Da sempre la proposta di costruire sulle Torricelle solleva discussioni e polemiche. Caleffi: “In determinati casi, sarà possibile trasformare annessi rustici, vicini alle strade e ad altre zone abitate, in abitazioni, ristoranti, agriturismo”. La metratura minima per il riuso è di 90 mq. I proprietari potranno segnalare al Comune gli edifici da recuperare e riqualificare, con cambio di destinazione d’uso.
ZAI. I privati potranno presentare progetti di risanamento di corti rurali e capannoni, cambiandone la destinazione da industriale a commerciale. Metratura massima: 1.500 mq.
Centro storico, centri storici minori (frazioni), corti rurali, immobili in zone di valore ambientale: si possono recuperare e riqualificare. La richiesta va presentata al Comune entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso. Scadenza: 30 giugno.
La Giunta avrà trenta giorni per preparare la variante urbanistica. Richieste di informazione: molte. Il Consiglio comunale voterà due volte la Variante, lasciando almeno 60 giorni tra il primo e il secondo voto, per consentire ai cittadini di presentare le loro osservazioni.