Colpa di chi?
Estate 2007. Veronetta. Attacco violento a un locale del neo-consigliere Giampaolo Beschin, della “lista Tosi”.
Autunno 2007:
– aggressione al figlio di Graziano Perini, consigliere comunale dei “Comunisti italiani”;
– in via IV Novembre, davanti al negozio di Alessandro Castorina, segretario di “Fiamma tricolore”, scoppia una bomba carta;
– scoppia un’altra bomba carta presso il bar “La Cantineta”, in Borgo Venezia, frequentato, durante la campagna elettorale, da gruppi di destra;
– in via Portici, nei pressi di piazza Erbe, uno skinhead di “Fiamma Tricolore” viene vigliaccamente aggredito, colpito a mazzate e accoltellato da 7 giovani organizzati e con il volto coperto;
– in via Mazzini, tre militari paracadutisti vengono sbeffeggiati e pestati a sangue, con pugni, calci e colpi di manganello. La loro colpa: essere meridionali: “Terroni, puzzate. Andate via da qui”. Aggressori: quattro giovani veronesi, ultrà dell’Hellas, militanti in partiti di estrema destra.
– Il procuratore capo Papalia: “Il clima di aggressione politica in città si sta arroventando e sta preoccupando”.
-“Fiamma Tricolore” denuncia l’indifferenza degli organi inquirenti, considerati di parte; chiede le dimissioni di Prefetto e Questore a causa di indagini condotte a senso unico; organizza una marcia in città con slogan e comportamenti che continuiamo a sperare di poche persone. E il Sindaco è presente. Da parte sua nessun accenno al dialogo, alla necessità di cambiare strada: la città intera.
Ci limitiamo ai gesti violenti del 2007. Purtroppo negli anni successivi è successo di peggio, fino al delitto.
Qualcuno si è detto sorpreso di questi fatti. Ci vuole una bella faccia tosta! Proviamo a ricordare come erano allora la Lega Nord e il suo leader a Verona. Per chi ha seguito attentamente la campagna elettorale della primavera 2007 era facile prevedere che sarebbero accaduti fatti del genere. Il nostro blog “Progetto Verona” ha parlato chiaro: “L’atteggiamento violento e aggressivo del sindaco Tosi e di persone a lui vicine non può portare che a queste situazioni. Non ci vuole una grande intelligenza storica per saperlo”.
Occorre cambiare atteggiamento: tutti. Il vero politico prende iniziative di pace