Fine marzo. Aumentano le polemiche in AMT. Il Comitato per l’avvio dei lavori del filobus non si riunisce da tempo. Il presidente Ederle presenta le dimissioni; il Sindaco le respinge: non è il caso di complicare ulteriormente le cose: “L’ho invitato a continuare il buon lavoro che sta facendo”. Il nodo è la frattura insanabile tra Ederle e Voi: convivenza impossibile. Si attende la risposta di Voi alla lettera del CdA che contesta il suo operato. Licenziare Voi però crea problemi. Meglio sostituirlo come Responsabile unico del progetto (Rup) del filobus. Ma i dirigenti comunali interpellati per un ‘distacco’ in AMT rispondono negativamente: troppe grane e compensi considerati inadeguati.
Bertucco (PD): “Ederle è uno dei presidenti meno produttivi della storia di AMT. Le sue dimissioni sono l’unica cosa sensata di fronte alla manifesta incapacità di portare avanti l’opera. Ma il Sindaco più deludente della storia della città che fa? Respinge le dimissioni. Tra gli addetti ai lavori, dentro e fuori Amministrazione, nessuno è disposto a scommettere sulla possibilità di portare avanti i lavori del filobus: non c’è un progetto esecutivo valido; non ci sono certezze sui costi; non è chiaro se sussistono i requisiti di legge da cui dipende il finanziamento pubblico”.
Il Sindaco giustifica: “Io e Ederle abbiamo preso in mano una situazione critica: eredità del passato”. Intanto incontra a Roma Renzi e il ministro Graziano del Rio: “Abbiamo discusso del mezzo da adottare. Una modifica del Codice della Strada consentirà l’uso di mezzi del trasporto pubblico lunghi 24 metri. Per sceglierli attendiamo la modifica legislativa”.
Sottosegretario Umberto Dal Basso De Caro: “Da parte della nostra Direzione nessun impedimento tecnico su mezzi di 24 metri. Il governo ha messo in salvo il finanziamento statale nonostante il fallimento di una azienda coinvolta nella progettazione dei mezzi”. Si tratta di portare in aula la riforma. Ci vuole un anno.
Bertucco: “Le carrozze da 24 metri vanno bene; ma il problema è un altro: il percorso previsto è idoneo a ospitare mezzi così grandi e lunghi, con pochi tratti di corsie preferenziali?”.
Esempio: un sistema semaforico può risolvere il nodo di via San Paolo?
Ancora: AGSM e AMT si accusano a vicenda per i sotto sevizi: AGSM chiede che il progetto indichi cosa si vuole realizzare, per poter prevedere gli interventi futuri.
Altro problema che si trascina da tempo: è approvato o no il bilancio AMT del 2014? L’assessore Toffali conferma che le difficoltà sono superate: la Giunta comunale ha coperto le spese. Si attende l’assemblea dei soci per l’approvazione definitiva. Il ritardo però è di due anni.
Bertucco: “Gli uffici comunali rilevano come ulteriori ritardi potrebbero comportare conseguenze negative per AMT; raccomandano di non ricorrere a consulenze esterne e di prevenire eventuali rischi a carico di AMT. Richieste che confermano la bontà della nostra scelta di inoltrare alla Procura un esposto sulle spese per sponsorizzazione”.