Si complica la realizzazione del filobus. Ipotesi clamorosa: c’è chi dice che AMT potrebbe sciogliere il contratto firmato con le aziende che dovrebbero realizzare il nuovo mezzo di trasporto e partire da capo. Il direttore Voi avrebbe detto che le responsabilità maggiori nei ritardi dell’opera sarebbero delle imprese che hanno rallentato la scelta del filobus e la presentazione del progetto definitivo. Sarebbero allo studio penali.
Bertucco: “La conflittualità in AMT può minare la tenuta del progetto, fino alla rescissione del contratto. Consegnare i lavori senza aver scelto il mezzo ha messo azienda e Amministrazione fuori del contratto. Si deve partire dalla scelta del mezzo. L’Amministrazione non ha la visione d’insieme e manca della capacità di coordinamento per condurre in porto progetti complessi, come il filobus, che possono rilanciare Verona come grande città moderna: europea”.
Dal Ministero non arriva l’approvazione del mezzo. Il non sapere con quale tipo di filobus si avrà a che fare causa difficoltà alle imprese e ai progettisti.
A parte l’area in cui partiranno i lavori (tra la stazione di Porta Nuova e lo stadio) la progettazione sul resto del tragitto è in alto mare.
Tosi ribadisce che agli inizi di aprile il cantiere partirà. Non gli crediamo.
Bertucco: “Come può funzionare un’azienda dove presidente e direttore non si parlano? Il Sindaco mi rinfaccia di strumentalizzare il caso? Finora ho sempre dato notizie vere, a differenza di lui che ha più volte annunciato l’apertura dei cantieri. Anche l’ultima scadenza passerà invano. Serpeggiano i dubbi. Ogni giorno emergono problemi: mancanza di documentazione, nebulosità sul piano del traffico, mancanza di una guida, incapacità di approvare il bilancio consuntivo del 2014”.
Vittorio Di Dio: “Forse Bertucco vuole seminare il panico tra le imprese, per bloccare tutto. Sarebbe inaccettabile se qualcuno, in AMT, utilizzasse queste battute per creare scompiglio”.