Cantieri lunghi, mezzi costosi, lotte interne

I conti del filobus non tornano

AMT apre la trattativa per far calare il prezzo del mezzo prescelto (Hess) che costa più di quanto preventivato all’inizio. Le aziende realizzatrici chiedono più soldi.

Il PD denuncia il “mostruoso ritardo dell’Amministrazione sul filobus” e, tenendo conto che il Sindaco non torna indietro sulla consegna dei lavori, gli pone cinque domande:

1)Perché l’Amministrazione ha consegnato i lavori prima di approvare la scelta del mezzo, discostandosi dal contratto d’appalto?

2)Perché l’Amministrazione si è accontentata di ricevere da Ati un progetto esecutivo incompleto (nonostante i pareri negativi di AGSM e di ATV) quando doveva pretendere la progettazione completa che, da contratto, avrebbe dovuto essere resa disponibile più di sei mesi prima?

3)Perché non è mai stato verificato se l’Ati appaltatrice possiede ancora i requisiti di legge per mantenere il contributo statale, così come da sollecitazione del Ministero, pervenuta in seguito al fallimento di Apts, l’azienda che avrebbe dovuto fornire il mezzo a guida vincolata?

4)Cosa ha spinto il Sindaco a mettere in discussione la lunghezza del mezzo, visto che era noto che il veicolo porta meno passeggeri degli attuali bus a metano?

5)Perché il CdA di AMT viene escluso dalle discussioni importanti? Decidono il Sindaco, il presidente e Francesco Marchi, consulente ombra che non ha titolo per partecipare al CdA di AMT. Qual è il ruolo di AMT? E’ un ente inutile o un paravento?

“Occorre chiarezza su aspetti cruciali prima che si generino ulteriori problemi”.

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