Filobus: febbraio porta cattive nuove.

Se ne potrà uscire?

Le ditte che dovrebbero realizzare il filobus si oppongono alla consegna dei lavori a stralci per diminuire i disagi degli automobilisti. Se consegnati tutti insieme i lavori dureranno tre anni; se si consegnano in tre stralci, i tempi si allungano e i costi aumenteranno di circa 7 milioni e mezzo. Ma l’Amministrazione ha deciso. Il rapporto tra Comune e aziende si blocca.

La conseguenza è che le aziende chiamate a realizzare il filobus hanno spedito una lettera pepata, che sottolinea che è sospesa ogni attività lavorativa, fino alla soluzione delle questioni aperte. Le contestazioni: non si sa ancora quale sarà il tipo di filobus prescelto. Con Hess si sta ancora trattando sul prezzo. E manca il nulla osta finale di Roma. Altre obiezioni di natura tecnica: decidere su piccole varianti stradali, sulla modifica della pista ciclabile di via San Giacomo, con costi aggiuntivi; sulla illuminazione pubblica; sulla compatibilità tra le fermate dei bus oggi esistenti e quelle previste in futuro per il filobus.

Comunque, dicono alcuni, niente cantieri in aprile-maggio. Anzi, dicono altri, la partenza dei cantieri non sarà prima di giugno. Visti i precedenti, in giugno si rinvierà a chissà quando.

In primavera Verona Fiere vive mesi delicati per le sue attività. Il culmine, dal 10 al 13 aprile 2016, sarà la cinquantesima edizione del Vinitaly. Nell’area dovrebbero essere in corso lavori per il filobus. Esigenze diverse. Problemi da risolvere.

L’Amministrazione chiede che Germano Zanella, ex presidente, e i 5 componenti dell’ex CdA di AMT restituiscano i soldi pagati in più del dovuto, da gennaio a settembre 2015. La questione nasce dalla decisione del Comune di tagliare gli stipendi degli amministratori delle aziende dall’1-1-2015. Si è passati da 40 a 30.000 euro per il presidente; da 22 a 16.000 euro per il vice presidente; da 15 a 10.000 euro per ogni consigliere. Ma dall’1-1 fino all’assemblea dello scorso settembre, lo stipendio non è diminuito. Nessuno ha obiettato; 4 su 5 hanno chiesto di restituire a rate.

La Sovrintendenza sarà solo una rispetto alle tre attuali. Se il nuovo responsabile sarà Fabrizio Magani il dialogo risulterà più facile anche sul filobus (per esempio sulle piazzole di sosta in centro storico). Se sarà Simonetta Bonomi tutto potrebbe diventare più complicato.

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