Michele Bertucco (PD): “Abbiamo visto la posa di due “prime pietre”. Ormai abbiamo capito che la consegna dei lavori per il filobus non significa apertura dei cantieri: se tutto va bene, avverrà tra qualche mese. Eppure il Sindaco annuncia che il 18 gennaio 2016 saranno avviati i cantieri. Non importa se non se ne vedrà neppure uno! A Brescia hanno realizzato la metrò di superficie; a Padova e a Mestre, partiti dopo di noi, hanno creato un sistema integrato di trasporto pubblico. E noi?
Lo Stato ha finanziato l’opera da anni. Ogni nostra inefficienza diventa sperpero di denaro pubblico.
Ci chiediamo: chi pagherà i costi di gestione dell’opera?
Ancora: il nuovo filobus possiede i requisiti di legge da cui dipende il finanziamento statale? La legge dice che il finanziamento deve “favorire l’installazione di sistemi di trasporto rapido di massa, a guida vincolata, in sede propria, per migliorare mobilità e condizioni ambientali”. Il venir meno di alcune caratteristiche del filobus (non sarà a guida vincolata e non ci sarà l’accostamento pilotato dei mezzi alle banchine) può creare problemi, tanto più che il Ministero non è stato interpellato sui cambiamenti progettuali intervenuti e non sono giunte risposte su importanti quesiti.
L’Amministrazione non ha tenuto conto della richiesta dei cittadini di trasparenza e rispetto: poco o nulla è stato pubblicato su un’opera pubblica di 150 milioni.
Dilettantismo su tutto il fronte”.
Al Comune che contesta che quelli posti sono “problemi superati, d’accordo con il Ministero”, e che “la guida vincolata è il filobus, che seguirà obbligatoriamente il tracciato dei fili elettrici sospesi nell’aria, tranne che in centro storico dove questo non accadrà per motivi ecologici, storici e architettonici”, Bertucco risponde: “Che senso ha realizzare un sistema che costa di più e non ha significativi vantaggi rispetto agli autobus doppi, a metano? Se non ci sarà il sistema di accostamento automatico alle banchine e se la capacità di trasporto delle carrozze sarà limitata a 140 passeggeri, cosa giustifica l’adozione di un sistema più costoso e invasivo degli affidabili e più economici bus doppi a metano?”.