Dal Comune arriva un solo segnale sulle manovre in corso: l’applauso del sindaco Tosi: va bene Biasi alla guida del Fondo Property, che gestirà le proprietà immobiliari di Cariverona: “E’ giusto che sia così, per il valore della persona e perché andrà avanti la splendida collaborazione che c’è da anni tra Comune di Verona e Fondazione Cariverona”.
Applaude Alberto Giorgetti, deputato, già sottosegretario all’Economia: “Che le Fondazioni bancarie separino la parte patrimoniale dalla gestione della cassa è usuale. Fondazione Cariverona ha deciso bene: Biasi che gestisce il patrimonio significa stabilità, continuità ed equilibrio: crea un Fondo immobiliare e assicura il rinnovamento della Presidenza nella continuità della gestione. Da anni Cariverona svolge un ruolo di surroga di attività pubbliche; sostiene enti, aziende e credito; contribuisce al sociale e alla cultura. Continuerà in questa direzione. La nuova Presidenza potrà confrontarsi con chi ha gestito la storia della Fondazione, la sua presenza sul territorio e l’utilizzo del suo ingente patrimonio a favore della collettività. Corte Costituzionale e Ministero del Tesoro garantiscono alle Fondazioni l’autonomia di gestione interna e il Parlamento non interviene su queste vicende”.
La Lega Nord sta con Biasi. Paternoster, segretario: “Biasi ha investito oltre 50 milioni l’anno a favore del nostro territorio. Se i neoeletti Consiglio generale e CdA lo confermeranno alla guida di Property, sottoscriveremo. Sarà anche alleggerito il compenso ai consiglieri”.
C’è chi teme la concentrazione di potere
Cinzia Bonfrisco (senatrice Centro Destra): “Il patrimonio immobiliare è la principale garanzia del valore finanziario delle Fondazioni che, d’accordo con il Ministero dell’Economia, affermano di voler favorire il ricambio dei propri organi per mantenere una elevata responsabilità nei confronti del territorio, evitando influenze dominanti. Biasi, passando da Presidente di Cariverona alla guida di Property, assume quell’influenza dominante che il protocollo vuole evitare. Non si favorisce il ricambio auspicato”.
Nota. La Bonfrisco si appella al Protocollo firmato il 22 aprile 2015 tra Ministero dell’Economia (Padoan) e Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri (associazione casse di risparmio italiane), anche a nome di Cariverona: le parti “garantiscono il periodico ricambio negli organi delle Fondazioni al fine di mantenere un elevato grado di responsabilità nei confronti del territorio”.