L’Amministrazione Tosi guarda alle elezioni comunali del 2017. Ripete promesse e annunci su:
– Fondazione Arena (perché non si è intervenuti in occasione del centenario della stagione lirica?). Pesante è il debito di 25 milioni: 16 da restituire a Unicredit; due a Banco Popolare; 6 ai fornitori. Alcuni enti cittadini e grandi banche offrono un buon finanziamento. Si valuta un concorso internazionale per la copertura dell’anfiteatro,
– filobus,
– Ikea,
– ex Arsenale,
– aziende e enti pubblici,
– Eataly,
– ex Cartiere (aumentano, nel progetto, gli spazi commerciali),
– Ca’ del Bue (Urbaser ha progettato da anni i nuovi forni per bruciare i rifiuti solidi urbani e produrre energia, ma il Piano regionale dei rifiuti non prevedere Ca’ del Bue: non c’è la garanzia di sufficienti tonnellate di rifiuti da smaltire).
Con quali soldi?
Per il 2015, lo Stato versa al Comune di Verona 12 milioni in meno rispetto ai 26,5 del 2014. Urge ridurre le spese. Fin dal 2007 molti hanno consigliato al Comune di scegliere le opere che era in grado di realizzare, in base alle possibilità di spesa. Lo ha detto e ripetuto anche il sindaco Tosi, riferendosi però al Governo nazionale e ad altri Comuni. Ma l’Amministrazione Tosi ha continuato a tenere in piedi progetti su progetti, forse sperando nella buona stella leghista.
Finora: realizzazioni zero.